domenica 3 ottobre 2010

Demografia italiana

Una lettera di Maria Luisa Cohen sul tema della demografia in Italia, pubblicata sulla nota rubrica "Italians" di Beppe Severgnini. Da leggere e meditare. 
LUMEN


Bassa natalità italiana: non è una iattura
<< Caro Severgnini, l'argomento della nostra bassa natalità, che tempo fa costituiva uno dei favoriti temi, è tutto d'un colpo sparito, per lasciare posto a problemi più immediati, come la crisi finanziaria. 
Eppure la cosiddetta sindrome delle culle vuote resta a testimoniare, secondo i commentatori, una prova del decadimento della nostra società. Il confronto con l'ascesa della natalità americana è invece testimonianza della sua vitalità. 
Vorrei qui illustrare brevemente i lati oscuri (tanto oscuri che nessuno sembra vederli) dell'esuberanza demografica, che non è una benedizione ma causa negativi riflessi economici e ambientali. 
L'Italia non è spopolata e bisognosa di più abitanti, anzi: abbiamo insieme ad altre nazioni europee, la più alta (rectius: una delle più alte - ndr) densità di popolazione mondiale. 
Media nazionale: italiana: 191 abitanti per kmq, il che vuol dire che un italiano (media nazionale) dispone solo 0,52 parti di ettaro pro capite. La media europea è 127 abitanti per Kmq pari a 0,78 ettari per persona; quella mondiale è: 44 abitanti per Kmq pari a 2,27 ettari per persona. 
Crisi economica a parte, che dovrà fatalmente limitare la nostra fecondità, si tratta anche delle risorse disponibili (in declino), spazio per ospitare tutti gli auspicati nuovi nati, che aumenteranno ferocemente la competizione per il lavoro. 
Lascio da parte, per mancanza di spazio, gli Stati Uniti, che già si trovano a gestire iatture ambientali ed economiche. Le nostre preoccupazioni sono mal dirette: guardiamo invece alle vere emergenze come la scarsezza idrica, la riduzione delle fonti di energia, i cambiamenti climatici. 
L'amore per i figli si dimostra soprattutto nell'offrire loro le migliori possibilità: più cresce il numero di abitanti/consumatori, e più cala lo standard di vita per tutti. >>
MARIA LUISA COHEN

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