Quello che segue è il terzo dialogo virtuale con il professor Bart Ehrman, grande esperto di letteratura cristiana e di critica neo-testamentaria. Questa volta parleremo di un personaggio apparentemente marginale, ma a suo modo fondamentale nella narrazione evangelica, quello di Giuda, il traditore. E troveremo le solite, inevitabili, incongruenze. Lumen
LUMEN – Professor Ehrman, anzitutto bentornato.
LUMEN – Professor Ehrman, anzitutto bentornato.
EHRMAN – Grazie.
LUMEN – Quello di Giuda è uno dei personaggi evangelici più noti, quanto meno come simbolo negativo, ma di lui sappiamo piuttosto poco.
EHRMAN – Sì, i passi dei Vangeli che parlano di lui non sono molti.
EHRMAN – Sì, i passi dei Vangeli che parlano di lui non sono molti.
LUMEN - Quali sono le motivazioni riportate dai testi ufficiali per il tradimento di Giuda ?
EHRMAN – I quattro vangeli canonici, come spesso accade, non dicono tutti la stessa cosa.
EHRMAN – I quattro vangeli canonici, come spesso accade, non dicono tutti la stessa cosa.
LUMEN – Non mi stupisce.
EHRMAN – Incominciamo con i tre sinottici. Il collegamento tra i testi è evidente: in tutti e tre Giuda si reca dai sommi sacerdoti, in tutti e tre questi si «rallegrano» e gli promettono del denaro, in tutti e tre Giuda inizia a cercare l'occasione propizia per tradire Gesù. Le differenze riguardano, per l’appunto, la motivazione che spinge Giuda a tradire.
EHRMAN – Incominciamo con i tre sinottici. Il collegamento tra i testi è evidente: in tutti e tre Giuda si reca dai sommi sacerdoti, in tutti e tre questi si «rallegrano» e gli promettono del denaro, in tutti e tre Giuda inizia a cercare l'occasione propizia per tradire Gesù. Le differenze riguardano, per l’appunto, la motivazione che spinge Giuda a tradire.
LUMEN – Che sarebbero ?
EHRMAN - Il Vangelo di Marco non ne fa esplicita menzione. Nel Vangelo secondo Matteo, invece, si dice espressamente che fu Giuda a chiedere del denaro per il suo tradimento. L'autore del Vangelo di Luca, infine, è l'unico ad informarci del fatto che, prima che Giuda si rechi dai sommi sacerdoti, Satana entra dentro di lui.
EHRMAN - Il Vangelo di Marco non ne fa esplicita menzione. Nel Vangelo secondo Matteo, invece, si dice espressamente che fu Giuda a chiedere del denaro per il suo tradimento. L'autore del Vangelo di Luca, infine, è l'unico ad informarci del fatto che, prima che Giuda si rechi dai sommi sacerdoti, Satana entra dentro di lui.
LUMEN – E Giovanni ?
EHRMAN – Giovanni si discosta, come suo solito, dai sinottici, e racconta di una rivelazione che Gesù fa ai propri apostoli: << Rispose Gesù: «Non ho forse scelto io voi, i Dodici ? Eppure uno di voi è un diavolo !». Egli parlava di Giuda, figlio di Simone Iscariota: questi infatti stava per tradirlo, uno dei Dodici. >>. In Giovanni, dunque, Giuda è definito "diavolo" da Gesù: verosimilmente l'autore vuol farci capire che Giuda è cattivo e tradisce per questo motivo.
LUMEN – E passiamo alla morte di Giuda.
EHRMAN – Com’è noto, Giuda tradisce Gesù consegnandolo ai suoi nemici, ed iniziando così una catena di eventi che porta alla morte di Gesù. Ma cosa accade poi a Giuda ? Il Vangelo secondo Marco e il Vangelo secondo Giovanni non menzionano il suo destino.
EHRMAN – Com’è noto, Giuda tradisce Gesù consegnandolo ai suoi nemici, ed iniziando così una catena di eventi che porta alla morte di Gesù. Ma cosa accade poi a Giuda ? Il Vangelo secondo Marco e il Vangelo secondo Giovanni non menzionano il suo destino.
LUMEN – E gli altri ?
EHRMAN – Nel Vangelo secondo Matteo si narra: << Allora Giuda, il traditore, vedendo che Gesù era stato condannato, si pentì e riportò le trenta monete d'argento ai sommi sacerdoti e agli anziani 4 dicendo: «Ho peccato, perché ho tradito sangue innocente». Ma quelli dissero: «Che ci riguarda ? Veditela tu !». Ed egli, gettate le monete d'argento nel tempio, si allontanò e andò ad impiccarsi. Ma i sommi sacerdoti, raccolto quel denaro, dissero: «Non è lecito metterlo nel tesoro, perché è prezzo di sangue». E tenuto consiglio, comprarono con esso il Campo del vasaio per la sepoltura degli stranieri. Perciò quel campo fu denominato "Campo di sangue" fino al giorno d'oggi. Allora si adempì quanto era stato detto dal profeta Geremia: E presero trenta denari d'argento, il prezzo del venduto, che i figli di Israele avevano mercanteggiato, e li diedero per il campo del vasaio, come mi aveva ordinato il Signore. >>
EHRMAN – Nel Vangelo secondo Matteo si narra: << Allora Giuda, il traditore, vedendo che Gesù era stato condannato, si pentì e riportò le trenta monete d'argento ai sommi sacerdoti e agli anziani 4 dicendo: «Ho peccato, perché ho tradito sangue innocente». Ma quelli dissero: «Che ci riguarda ? Veditela tu !». Ed egli, gettate le monete d'argento nel tempio, si allontanò e andò ad impiccarsi. Ma i sommi sacerdoti, raccolto quel denaro, dissero: «Non è lecito metterlo nel tesoro, perché è prezzo di sangue». E tenuto consiglio, comprarono con esso il Campo del vasaio per la sepoltura degli stranieri. Perciò quel campo fu denominato "Campo di sangue" fino al giorno d'oggi. Allora si adempì quanto era stato detto dal profeta Geremia: E presero trenta denari d'argento, il prezzo del venduto, che i figli di Israele avevano mercanteggiato, e li diedero per il campo del vasaio, come mi aveva ordinato il Signore. >>
LUMEN – E questa è la versione comune, che tutti conoscono.
EHRMAN – Ma non è l’unica, c’è anche Luca.
EHRMAN – Ma non è l’unica, c’è anche Luca.
LUMEN – Il vangelo di Luca ?
EHRMAN – No. Anche nel Vangelo secondo Luca non vi è traccia del destino di Giuda, ma l'autore di Luca scrisse anche gli Atti degli apostoli.
EHRMAN – No. Anche nel Vangelo secondo Luca non vi è traccia del destino di Giuda, ma l'autore di Luca scrisse anche gli Atti degli apostoli.
LUMEN – Giusto. E cosa dice qui Luca ?
EHRMAN – Negli Atti degli Apostoli è narrata un'altra versione dei fatti. << Giuda comprò un pezzo di terra con i proventi del suo delitto e poi precipitando in avanti si squarciò in mezzo e si sparsero fuori tutte le sue viscere. La cosa è divenuta così nota a tutti gli abitanti di Gerusalemme, che quel terreno è stato chiamato nella loro lingua Akeldamà, cioè Campo di sangue. >>
LUMEN – Una differenza notevole, direi.
EHRMAN – Appunto. In Matteo, Giuda si pente, va dai sommi sacerdoti per restituire loro il denaro, poi va ad impiccarsi. Negli Atti, Giuda non si pente, non va dai sommi sacerdoti a restituire loro il denaro e non si suicida impiccandosi.
LUMEN – Cosa dobbiamo pensare, quindi ?
EHRMAN – Che, come spesso accade, non possiamo giungere a nessuna conclusione certa. Le differenze sono rilevanti e inconciliabili, e non possono essere composte.
EHRMAN – Che, come spesso accade, non possiamo giungere a nessuna conclusione certa. Le differenze sono rilevanti e inconciliabili, e non possono essere composte.
LUMEN – Possiamo però fare qualche riflessione al riguardo.
EHRMAN – Certo. La prima è che dopo la stesura di Marco, il più antico dei canonici, gli evangelisti successivi hanno sentito il bisogno di spiegare le ragioni del tradimento di Giuda, soprattutto Matteo e Luca, i quali hanno indipendentemente l'uno dall'altro proposto un movente legato al denaro e la possessione satanica, rispettivamente.
LUMEN – Che però sono in contraddizione.
EHRMAN – Non solo. Queste spiegazioni non sembrano neppure soddisfacenti, specie alla luce del fatto che il tradimento di Giuda sembra essere un evento necessario della passione, senza il quale la morte e la risurrezione di Gesù non sarebbero potute avvenire. Un indizio di questa insoddisfazione è l'esistenza del Vangelo secondo Giuda, un testo gnostico in cui Giuda tradisce Gesù, ma lo fa per ordine del suo stesso maestro, in quanto a Giuda è destinata una conoscenza superiore.
EHRMAN – Non solo. Queste spiegazioni non sembrano neppure soddisfacenti, specie alla luce del fatto che il tradimento di Giuda sembra essere un evento necessario della passione, senza il quale la morte e la risurrezione di Gesù non sarebbero potute avvenire. Un indizio di questa insoddisfazione è l'esistenza del Vangelo secondo Giuda, un testo gnostico in cui Giuda tradisce Gesù, ma lo fa per ordine del suo stesso maestro, in quanto a Giuda è destinata una conoscenza superiore.
LUMEN – In effetti Giuda era vittima del suo destino.
EHRMAN - La seconda riflessione riguarda l'erroneo riferimento alla profezia di Geremia contenuto nel racconto del Vangelo secondo Matteo. Il problema deriva dal fatto che Matteo qui cita una profezia ("E presero trenta denari d'argento, il prezzo del venduto, che i figli di Israele avevano mercanteggiato, e li diedero per il campo del vasaio, come mi aveva ordinato il Signore") che nel libro di Geremia non esiste.
LUMEN – Questa poi…
EHRMAN – Qui, i commentatori cristiani hanno dovuto compiere acrobazie esegetiche di altissimo livello.
LUMEN – Me lo immagino. E come ne sono usciti ?
EHRMAN – Affermando che Matteo, in questo passo, non si riferiva in realtà a Geremia, come ha scritto, ma a Zaccaria: << Poi dissi loro: «Se vi pare giusto, datemi la mia paga; se no, lasciate stare». Essi allora pesarono trenta sicli d'argento come mia paga. Ma il Signore mi disse: «Getta nel tesoro questa bella somma, con cui sono stato da loro valutato !». Io presi i trenta sicli d'argento e li gettai nel tesoro della casa del Signore >>.
LUMEN – E’ come si spiega un errore simile ?
EHRMAN – Perché l'autore di Matteo, come fa spesso, cerca di dimostrare che nella vita di Gesù sono soddisfatte le profezie dell'Antico Testamento, ma anche questa volta fa un po' di confusione, dato che la profezia di Zaccaria riguarda il gettare il denaro nel tesoro, mentre Matteo la considera soddisfatta quando con quel denaro, non accreditabile al tesoro del Tempio per motivi di purità, viene acquistato il campo del vasaio.
LUMEN – Quindi più si leggono i Vangeli, meno si capisce e si comprende.
EHRMAN – A volte è proprio così.
EHRMAN – A volte è proprio così.
LUMEN – Grazie professore.