giovedì 20 febbraio 2025

Appunti di Ecologia - (2)

L'ILLUSIONE DELLA SOSTENIBILITA'
Dall’estrazione mineraria, alla produzione di cibo, dalla pesca, alla coltivazione del legname o alla deforestazione organizzata, alle più infime azioni quotidiane della nostra vita non c’è assolutamente nulla di sostenibile.
I famosi Sustainability Goals ? (…)  Sono fumo negli occhi.
Da secoli non c’è nulla di sostenibile, perché Homo sapiens è una specie intrinsecamente, ecologicamente insostenibile.
Che per nascondersi questo fatto si racconta delle frottole. Anche io ho contribuito e periodicamente contribuisco a costruire delle frottole.
La giustificazione di quelli come me è che ci siano frottole giuste e frottole sbagliate. Le frottole giuste sarebbero quelle che dovrebbero spingere la società, e quindi i suoi ceti dirigenti, a fare delle scelte meno suicide.
I comunisti residuali sostengono col ditino alzato, perché loro hanno sempre il ditino alzato nello spezzare il pane della conoscenza al popolo, che la società socialista ecc. ecc...; ma per favore!
Gli altri sono TINA (There is no alternative). Affetti dal priapismo crescista.
LUCA PARDI (Facebook)


IDEOLOGIA GREEN
"Tre quarti delle terre emerse sono diventate piu aride negli ultimi decenni". E ciò in modo permanente.
A denunciarlo è un nuovo rapporto della Convenzione delle Nazioni Unite per la lotta alla desertificazione (UNCCD), secondo il quale il fenomeno riguarda il 77,6% della superficie terrestre.
La dichiarazione rientra nelle sparate degli organismi sedicenti ambientalisti che fanno capo all'Onu e alla ideologia sposata dall'organizzazione, che riferisce [e collega] ogni evento, naturale o meno, al cambiamento climatico, al chiaro scopo di portare avanti la battaglia terzomondista pro nascite e per l'immigrazione libera in occidente.
In realta' l'aridita' e la desertificazione non hanno nulla a che vedere con il cosiddetto cambiamento climatico.
La desertificazione deriva dall'abbattimento delle foreste, dallo sfruttamento intensivo delle terre, dall'utilizzo massivo dell'acqua per scopi agricoli, per allevamenti, per essere incanalata e usata dai centri abitati in forte espansione, per nuovi insediamenti produttivi, tutti fenomeni collegati all'esplosione demografica senza limiti, i cui maggiori esempi possiamo vedere in Africa o nel continente indiano.
A cio si aggiunge lo sfruttamento delle terre, l'inquinamento con tossici delle acque, l'escavazione di milioni di tonnellate di terra da miniere, abbattimento e l'annientamento di savane e foreste allo scopo di estrarre terre rare, rame, e altri metalli utili alla fabbricazione dei nuovi motori elettrici (assolutamente green!) e delle batterie, dei componenti elettromagnetici dei rotori dell'eolico ecc.della cosiddetta economia green ecosostenibile. (…)
Aspettarsi dagli organismi dell'Onu la denuncia della vera causa della desertificazione, cioe l'enorme spaventoso e inarrestabile aumento della popolazione mondiale e delle connesse richieste di nuovi consumi e nuove produzioni, è impresa vana; le classi governative corrotte e criminali che governano tante autocrazie sfruttano l'ideologia green: più che le armi o il vecchio arnese del comunismo, la distruzione dell'economia occidentale passa oggi per la rivoluzione verde pseudo-ambientalista.
AGOBIT (Un pianeta non basta)


MOBILITA' CITTADINA
Si lamentano perché la città è piena di biciclette e monopattini. Hanno mai pensato che se tutti quelli che vanno in bici e monopattino andassero in auto sarebbe peggio anche per loro che usano l'auto?
Si lamentano anche perché la tramvia porta via spazio al traffico automobilistico. Hanno mai pensato che se tutti quelli che vanno in tramvia andassero in macchina sarebbe peggio?
Si lamentano perché gli autobus sono lenti, alcuni, sentiti con le mie orecchie, li definiscono "porta poveri di merda", e se tutti i poveri di merda andassero con una macchina di merda che situazione ci sarebbe in città?
Insieme all'oggetto della loro idolatria, l'automobile, sono una specie in via di estinzione. Una specie che si lamenta.
Un'altra questione è l'indisciplina di ciclisti, pedoni, monopattinisti ecc che non si distingue dall'indisciplina generale e che è ampiamente distribuita anche fra gli automobilisti.
La mobilità è diventata un luogo di esercizio dell'egoismo e dell'inciviltà della nostra società.
LUCA PARDI (Facebook)


AMBIENTE E POLITICA
Nessuno nega che la questione ambientale sia una questione politica, almeno nel mondo di chi si impegna attivamente, dei dirigenti di partito, degli amministratori.
Ma quando [loro] ci ragionano sopra, ci ragionano come se stessero aprendo un “file” a parte. Se li costringi a fare mente locale, ti rispondono, se però devono inserire queste risposte in una visione complessiva, fanno fatica.
Anche perchè spesso le risposte che ti danno sul tema ecologico sono contraddittorie, incoerenti, e proiettate in un futuro indistinto, rispetto alle risposte che ti danno su altri temi.
Sono moltissimi, ad esempio, i politici anche progressisti, totalmente in buona fede, sia chiaro, che quando parlano di economia e lavoro, parlano di crescita, necessità di aumentare i salari, soprattutto quelli bassi, “per stimolare i consumi”, poi quando parlano di ecologia, dicono che dobbiamo morigerarci, consumare meno.
Se fai loro notare la contraddizione, ti rispondono, che beh, sì, in effetti il problema ambientale è importante, e che in effetti dovremo prima o poi darci una bella regolata per davvero (...), e moderarci tutti un bel po’, il tutto in un futuro imprecisato, come se l’emergenza climatica non fosse un fatto di oggi.
IGOR GIUSSANI (Apocalottimismo)

47 commenti:

  1. Condivido totalmente il pensiero sull'illusione della sostenibilità. La razza umana è sempre stata più o meno insostenibile, e quest'ultima deriva dal numero, c'è poco da fare.
    Già ai tempi della mezzaluna fertile il primo esempio di civiltà provoco probabilmente il primo disastro ecologico della razza umana. L' agricoltura massiccia e la deforestazione su un territorio "instabile" provocò una serie di conseguenze che si autoalimentarono fra loro facendo diventare la mezzaluna fertile un deserto salato dove ormai non cresce più nulla. E questo senza manco le tecnologie moderne alimentate da combustibili fossili.
    Nell'articolo in basso un approfondimento sulla storia ecologica della mezzaluna fertile.

    https://www.latimes.com/archives/la-xpm-2003-jun-15-op-diamond15-story.html

    Il problema ora è che stiamo finendo di avvelenare l'ambiente con le "nuove" tecnologie "verdi" ed "ecologiche" (si, certo, come no) in una misura ben maggiore delle vecchie energie (fossili e nucleari). Mi spiego meglio. Con queste ultime l'inquinamento upstream è "limitato" a smaltire fanghi di perforazione, minerali di scarto di estrazione mineraria o scorie nucleari che tendono, come dire, a concentrare l'inquinamento nelle zone di produzione, tra l'altro distanti dalla civiltà. Con pale eoliche e pannelli solari ci accingiamo ad avvelenare tutti i suoli vicini alla civiltà!
    Le pale delle turbine eoliche fatte di vetroresina tendono ad erodersi col tempo e le particelle finiscono nei campi e nei torrenti. I pannelli solari sono poi a rischio di rilasciare tramite percolamento metalli pesanti e tossici nel terreno, e qualche idiota addirittura spinge per l'agri-fotovoltaico. Geni assoluti! Dai campi avvelenati alla tavola è un attimo! Già ora i nostri corpi sono avvelenati da microplastiche e PFAS con concentrazioni in aumento anno dopo anno.(https://www.rainews.it/articoli/2025/02/microplastiche-nel-cervello-umano-in-quantita-allarmanti-pari-a-un-intero-cucchiaino-f1be0398-eb25-4b6a-810d-66b512dd246e.html).

    Se poi provi ad accennare che tutti questi problemi derivano dal consumismo sfrenato ti guardano strano, come un pazzo da sottoporre a TSO. Il cambiamento vero sarebbe convincere le persone ad accettare a rinunciare l'inutile e rivedere un attimino le priorità nella vita, ma è una battaglia persa in partenza.
    Trasformare la popolazione in locuste affamate di consumi compulsivi è stato facile con l'abbondanza energetica fossile, ma trasformare queste locuste in formichine la vedo difficile...almeno con le buone, si intende.

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    1. Molto interessante il tuo riferimento al crollo ecologico della 'mezzaluna fertile'.
      In effetti, secondo molti studiosi (a cui ho dedicato dei post in passato) quasi tutte le civiltà crollano, sostanzialmente, per una crisi ecologica da sovra-sfruttamento del loro ambiente.

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    2. Quanto alle tue considerazioni finali sui consumi inutili, che condivido in pieno, mi permetto di riportare qui un mio vecchio 'pensierino' sull'argomento:

      << Le persone più sagge diffidano del consumismo, che considerano, con ragione, una limitazione della libertà personale (non solo economica), ed invitano quindi a respingerlo, limitando i propri acquisti alle sole cose necessarie.
      Il consiglio è ottimo, ma... facile a dirsi, difficile a farsi.
      Perchè l'uomo non ha bisogno solo del necessario materiale, ma anche di un'altra 'soddisfazione' specifica che potremmo definire psicologica, ovvero la sensazione di superiorità. Una sensazione che, se non è soddisfatta, ci fa sentire infelici: ed allora il desiderio di possedere non ha più limiti. (...)
      Temo quindi che il consumismo – tanto amato dai produttori e dai commercianti – possa dormire sonni tranquilli. >>

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    3. "Il cambiamento vero sarebbe convincere le persone ad accettare a rinunciare all'inutile e rivedere un attimino le priorità nella vita, ma è una battaglia persa in partenza."

      Allora non c'è più niente da fare. Le cose andranno come devono andare, si andrà a sbattere prima o poi, questo è sicuro, e dobbiamo farcene una ragione. Après nous le déluge. O forse faremo in tempo a goderci anche noi il diluvio?
      Draghi ha detto che la UE - che deve fare il salto di qualità e diventare gli Stati Uniti d'Europa - deve investire 700-800 miliardi ALL' ANNO per creare ricchezza, posti di lavoro, benessere ecc. ecc. Non se ne esce, l'ossessione è la crescita, tutti la vogliono: destra, sinistra, capitalisti, ex-post-filo-comunisti, politici, economisti, persino i preti. L'assoluta necessità della crescita non viene messa in dubbio da nessuno. Chi osasse obiettare qualcosa viene presso per pazzo.Certo l'ambiente è importante, come ammettono quasi a malincuore certuni - vedi il testo di Giussani - ma a questo penseremo dopo, anzi è necessaria una robusta e continua crescita per sviluppare tecnologie per la preservazione dell'ambiente. Prima scassiamo, poi ripariamo.

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    4. Caro Sergio,
      le elites attuali sono elites economiche, che hanno raggiunto il vertice del potere grazie alle ricchezze prodotte dal capitalismo.
      Ma il capitalismo, per la sua stessa natura, presuppone la crescita continua: non può esistere capitalismo senza crescita.
      Ergo: come potrebbero mai le elites attuali desiderare la propria fine ?

      La fine verrà pertanto subita da tutti in modo traumatico e poi nasceranno delle nuove elites di tipo diverso, anche se non sappiamo come saranno.

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    5. La maggior parte dell'umanità è disconnessa dalla realtà, dalla natura, figuriamoci se riescono a realizzare il loro impatto sull'ambiente e a interrogarsi sulla bontà delle loro azioni.
      Ho avuto la "fortuna" di assistere ad una scena tragicomica un paio di anni fa dove un mio coetaneo davanti a un mulo, esclamò: "che strano questo cavallo". Non ci volevo credere, davvero. Pensavo che scherzasse e invece no. Ma in fondo dovevo comprenderlo, la maggior parte della popolazione ormai vive in città. Un altro invece era convinto che le patate crescessero sugli alberi. Figurati se riesco a immaginare l'intera filiera della produzione di cibo animale e vegetale e il loro impatto sull'ambiente. Lo smaltimento dei liquami d'allevamento, le tonnellate di fertilizzanti e gasolio per alimentare le sempre più complesse attrezzature agricole che si rendono necessarie per sfamare l'attuale popolazione. Insomma, stiamo parlando di gente TOTALMENTE sconnessa dal mondo reale e naturale.
      Come vuoi che possano solo lontanamente immaginare l'impatto delle loro azioni, qualsiasi esse siano? Gente buona solo a fare presentazioni su PowerPoint, a mandare mail e nulla più. E stiamo parlando anche di gente laureata....in materie tecniche!
      E i discorsi che fanno sono poi di una bassezza culturale deprimente.
      La vita moderna ci ha prosciugato spiritualmente, lasciandoci intrappolati nell'ego e nell'illusione.

      Il cambiamento richiede di confrontarsi con i lati egoistici, irrazionali e distruttivi della natura umana. Le soluzioni economiche, politiche e tecnologiche hanno fallito per decenni e continueranno a fallire senza un profondo cambiamento psicologico.
      Non credo che questo grado di trasformazione psicologica sia però possibile su larga scala e quindi il collasso è e sarà l'unico scenario possibile, come è sempre accaduto nella storia e a innumerevoli civiltà prima di noi, quindi nulla di nuovo.

      Nel mentre però dobbiamo sorbirci le fantasiose idee di rilancio economiche basate sul nulla. La nostra unica speranza di salvezza sarà il declino dell'energia che toglierà il tappeto da sotto i piedi di tutti questi "illuminati" che vogliono continuare a spingere una società insostenibile.
      L'unica preoccupazione è quanto danno e miseria in più potranno infliggere a noi e al mondo prima che la loro fantasia tecnologico-finanziaria si esaurisca.

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    6. Una analisi perfetta, alla quale non ho nulla da aggiungere.
      Grazie Gian per il tuo contributo.

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  2. RICRESCITA SOSTENIBILE.
    anche un filosofo latino del primo secolo, il nome non lo ricordo, rilevava con preoccupazione quanto marmo, quanto travertino, erano impiegati nello sviluppo edilizio di Roma, il tutto a danno delle montagne marmifere eccetera eccetera. Concludeva dicendo "dove andremo a finire", o qualcosa del genere.

    Il cambiamento, il ravvedimento, dovrebbe iniziare dalle piccole cose, dimodoche' gli umani limitassero il loro parassitare l'ambiente che li ospita, più o meno loro malgrado.

    Donne, in minor misura uomini, di settant'anni e passa, potrebbero smettere di tingersi i capelli, ché, tanto, gli anni e la tosse non si nascondono. Così facendo, sarebbero prodotte molte meno migliaia di tonnellate di coloranti chimici, che poi finiscono nell'ambiente e nel sangue dei pitturati. Ricrescita graduale. Rivincita del bianco dal bulbo fino alla sommità del capello, per chi i capelli li ha, ovviamente.

    Il nonno, la nonna naturalmente canuti, avrebbero di tal fatta contribuito, nel loro piccolo,a far sì che il nipote. I nipoti, potessero contare su un futuro accettabile . Del resto i milioni don fatti fi lire, il.mare di gocce.

    Ricrescita doverosa e felice, in qualche modo

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    1. Il paradosso è che i capelli bianchi degli anziani (che tanti oggi si tingono per ringiovanire il look), sarebbero un portato 'positivo' dell'evoluzione.
      Avrebbe infatti lo scopo di evidenziare l'importanza ed il prestigio sociale degli anziani, in quanto portatori di esperienza e competenze.

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  3. Invito tutti, dopo aver felicemente evacuato, a fare un pensierino sul viaggio delle proprie feci. Ma sei scemo, mi direte. E invece, pensate un po', io ci penso e mi preoccupo. Due anni fa vidi un documentario sull'acqua. La gente apre il rubinetto e l'acqua scorre, è addirittura più pura dell'acqua minerale in commercio e cara. Ma la gente non ha la minima idea di come l'acqua incontaminata e pura sgorga dal loro rubinetto. Per permettere agli esseri umani e soprattuto agli abitanti delle grandi metropoli di disporre di acqua più o meno salubre a piacimento giorno e notte (ah, adesso mi faccio una doccia) le autorità o lo Stato fanno letteralmente miracoli.
    E cosa facciamo con gli scarichi del cesso? Nessun problema, dicono gli ignoranti e pure i laureati, abbiamo gli impianti di depurazione - che ogni giorno smaltiscono migliaia o forse milioni di tonnellate di sterco umano su scala globale. Intanto tali impianti sono un'invenzione recente e non ancora diffusi nel mondo intero. Per restare in casa nostra: che fine fanno le feci di Milano, Torino e Roma? Ma come, abbiamo i depuratori, dicono gli ignoranti e i laureati, se ne fa anche ottimo concime. Le schifezze di Napoli e dintorni (tre milioni di abitanti) finiscono tutte in mare, che bellezza, il mare è il depuratore dei napoletani. L'anno scorso sette depuratori di cittadine svizzere andarono fuori uso per il maltempo: tutta - scusate - la merda di quei paesi finirono nel Rodano e poi nel lago di Ginevra.
    Pensate che la Svizzera è praticamente interamente collegate ai depuratori, un'opera gigantesca di 50 miliardi di euro. Eh già, sti fottuti svizzeri hanno i soldi e possono permettersi questi lussi. Ma potrebbero fermarsi anche i depuratori svizzeri: per guasti, mancanza di energia, chissà attentati. E allora, cari miei, sarebbe la fine, altro che Covid: colera e malattie infettive dilagherebbero, moriremmo come le mosche.
    La gente tira lo sciacquone ed è tutta contenta, alleggerita, si capisce. Intanto la cacca va, nessun problema. Ah sì, nessun problema?

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    1. Mah, per il momento mi fido dei depuratori e dei controlli degli acquedotti cittadini.

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    2. Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio (non sempre). Il mio strano commento era un commento all'eccellente intervento di Gian. L'approvvigionamento idrico e lo smaltimento dei rifiuti, compresi quelli organici, sono della massima importanza, ne converrai, ma nessuno mai ne parla, a parte qualche esperto. Non troverai filosofi e filosofastri, politici, poeti ecc. ecc. che si occupano di tali questioni, apparentemente di bassa, bassissima lega. Loro volano alto, mica possono affrontare certe questioni, per altro risolte (da altri). Apri il rubinetto e l'acqua scorre, è naturale, normale, che c'è di strano o da discutere? Ma per rendere di nuovo potabili o fruibili le acque di scarico c'è un lavoro imponente a monte. L'acqua e il trattamento dei rifiuti sono importanti, anzi importantissimi, anzi necessari alla sopravvivenza, ma pochi ci pensano.

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    3. Hai colto nel segno, caro Sergio.
      La civiltà moderna da per scontate troppe cose importanti, che scontate non sono.
      Ed i cittadini, quando chiedono di più e di meglio, non pensano che potrebbero anche perdere quello che hanno già

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    4. Esattamente caro Sergio, tiri lo scarico e lo schifo scompare per magia. E per secoli questo è stato un problema che ha sempre colpito la civiltà umana, soprattutto i grandi conglomerati umani, e il culmine, nell'epoca "recente", si ebbe nell'allora nazione in cui nacque la rivoluzione industriale. Nella Londra del 1858, in un'estate insolitamente calda, quando i batteri che prosperavano nell'acqua fetida crearono quella che divenne nota come la "grande puzza".
      Nemmeno le tende imbevute di cloruro di calce riuscirono a contrastare l'odore di liquami che saliva dal Tamigi.
      Fu solo con l'ingegnere Joseph Bazalgette che si trovò una soluzione. Fu un'impresa davvero straordinaria che prevedeva la costruzione di decine di miglia di fognature di intercettazione sulle rive nord e sud del Tamigi, che servivano centinaia di miglia di fognature principali, collegandosi a 13.000 miglia di scarichi stradali minori. Le fognature erano progettate per trasportare gli effluenti verso la costa per gravità, terminando poi in gigantesche stazioni di pompaggio come quella di Crossness (splendidi gli interni, quando l'ingegneria aveva anche il compito di soddisfare il gusto estetico) azionata da 12 motori a vapore Cornish che necessitavano ciascuno di 5.000 tonnellate di carbone all'anno per funzionare. Sollevavano i liquami in enormi serbatoi che li scaricavano poi in mare con il giusto ciclo delle maree. L'obiettivo non era quello di trattare i liquami, ma semplicemente di liberarsene. Come dice (giustamente) il simpatico Vittorio Feltri: "il mare è il raccoglitore della m***a del mondo".
      La costruzione delle fogne ha richiesto milioni di mattoni e milione di tonnellate di malta. Non si possono produrre mattoni e malta in grandi quantità senza calore a buon mercato. L'unica fonte di calore su quella scala all'epoca era il carbone, che poteva essere ottenuto in quantità solo tramite estrazione mineraria "profonda". Con l'energia termica del carbone, gli ingegneri vittoriani potevano produrre mattoni e cemento in enormi nuove fornaci, anziché su scala relativamente piccola come in precedenza era consentito dall'uso del legno come fonte di calore.
      L'intero sistema fu una meraviglia dell'ingegneria vittoriana, ma fu reso fattibile solo dall'energia dei combustibili fossili. Il carbone proveniente da miniere profonde era diventato ampiamente disponibile solo alla fine del 1700, quando l'invenzione della macchina a vapore di Watt consentì ai minatori di pompare l'acqua che inondava i rami più profondi delle miniere .

      Continueremo con la fantasia della "normalità" finché i supermercati e le stazioni di servizio non ci forniranno più i "beni di sopravvivenza" necessari, e l'elettricità e l'acqua potabile inizieranno ad essere razionate. Poi le cose si metteranno male perché entreremo in modalità "negazione".
      I politici passeranno quindi alla modalità emergenza, ovvero ricorreranno all'esercito per controllare i disordini civili.
      Naturalmente è impossibile stabilire le tempistiche esatte di quando avverrà ma solo la traiettoria. Ma non è un qualcosa di troppo lontano, forse un decennio se le cose peggiorano rapidamente, o due nella migliore delle ipotesi.

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    5. << Naturalmente è impossibile stabilire le tempistiche esatte di quando avverrà ma solo la traiettoria. >>

      Esatto.
      Questo sfalsamento dei tempi ha consentito ai negazionisti più miopi di sbeffeggiare le previsioni del Club di Roma, ritardando ulteriormente qualsiasi contromisura utile.
      Ma la traiettoria resta quella.

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  4. E dunque, oltre a Guglielmo Tell,gli svizzeri saranno ricordati per il loro efficiente sistema di smaltimento della materia più vile, ovvero in quel paese non succede mai nulla, ed anche la cacca, incidente diuturno collettivo, viene trasformata in liquame depurato, avulso da odori e sapori, roba probabilmente ributtata in circolo con le solite assicurazioni eccetera eccetera. E la chimica usata per tale lavorazione, operazione, non reca nessun tipo di problematica ambientale? Mah, speriamo che tale brodaglia alla fin fine non tocchi alla serva Italia, come sembra accada per le scorie radioattive elvetiche eccetera eccetera.

    La sede di satanasso si trova in Svizzera, in Svizzera (a Zurigo) vi è pure la cassaforte della cacca, raccolta di feci umane a scopo di ricerche scientifiche sui batteri, mi par di ricordare. Paese di coprofagi o paese di me**a?

    Helvetia senza bidè , noiosa, sede di organizzazioni mondiali massoniche antiumane, ci resistetti poche ore, mi sentivo soffocare, mi mancava il nostro disordine , i bagni con le scritte sulle mattonelle e le tavolette a sghimbescio, il nostro maldestro sistema di smaltimento rifiuti tout court. Addio Lugano bella. E noiosa.

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    1. Helvetia noiosa ? Direi piuttosto: tranquilla.
      Quindi viva la noia (cioe la tranquillità).

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  5. Il degrado ambientale e i cambiamenti climatici (fenomeni ormai scientificamente inoppugnabili...) oggi sfortunatamente risultano schiacciati tra il negazionismo sempre più virulento delle Destre clerico-nazionaliste (oggi trionfanti) e l'irenismo moralistico e pauperista delle Sinistre exneopost-comuniste ... Entrambe inoltre bypassano tranquillamente il problema fondamentale: quello della crescita demografica terzomondiale. In tale deprimente quadro gli spazi per un Ambientalismo equilibrato, non-ideologico e attento anche alle legittime ragioni dell'Economia (di cui avremmo grande e urgente bisogno) appaiono estremamente limitati. Mala tempora currunt... Saluti

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    1. Un antropologo (non ricordo chi) ha detto una volta che gli uomini sono bravi a programmare il futuro, ma solo a livello personale.
      Quando operano a livello di gruppo, invece, le cose si complicano e diventano spesso un disastro.

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    2. Nota a fondo pagina:

      Ad ogni modo NON "rottamerei" completamente il concetto di Sostenibilità (ambientale): ad es. alcuni economisti minoritari hanno sostenuto un modello economico-scientifico "a ciambella" ovvero "steady-state" in grado di tenere insieme sufficiente tutela ambientale e relativa prosperità economica. Indubbiamente qualsiasi ipotesi di Sostenibilità NON può prescindere dal problema della costante crescita demografica umana globale e altrettanto indubbiamente implementare concretamente n qualsiasi modello di S. equivale a risolvere una complessa serie di Equazioni differenziali non lineari a derivate parziali... :( Saluti

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    3. In effetti quello che impatta sull'ambiente non è il consumo pro capite elevato, ma quello complessivo.
      Quindi riducendo la popolazione in modo adeguato si possono mantenere dei buoni standard di vita in modo sostenibile.
      Ma solo in questo modo: non ci sono altre strade.

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  6. Scusa Lumen,ma il blog di Free risulta rimosso. Ne sai qualcosa tu?
    Grazie

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    1. Me ne sono accorto anche io, ma non so dirti il motivo.
      Forse a Free sarà arrivata qualche comunicazione personale.

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  7. È come dici tu. Ho ricevuto email da Free. Blog rimosso eccetera eccetera..
    Un saluto
    Mauro

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    1. Ma per quale ragione? E cosa succede ora, Free può aprire un altro blog?

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  8. Violazioni delle norme, regole eccetera eccetera, forse a causa di qualche post non gradito. Se può riaprire non.saprei..

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    1. Spero proprio che possa riaprire, magari con un altro blog.

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  9. Caro Lumen,
    prima o poi sarà bloccato, chiuso o rimosso anche questo blog, vedrai. Non devo certo spiegarti perché: fake news, critiche all'ordine costituito o alla Costituzione, contumelie e offese al capo dello Stato e a capi di governo esteri, come l'autocrate (sic) del Vaticano, complottismi, crimini d'odio, volgarità (si distingue il frequentatore di un vicino paese) ecc. ecc. Quanto scommettiamo?

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    1. Mah, io sono ancora fiducioso.
      Qui si discute di tutto, ma in modo garbato e corretto.
      E anche voi lettori, quando commentate, lo fate in modo intelligente, senza esagerare.
      Spero quindi di poter continuare così.

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    2. La deriva autoritaria è quasi dietro l'angolo. Ovviamente non sarà nulla di quello visto nel 900 ma una sorta di "dittatura sobria" come mi piace definirla.
      Ai giovani poi il dittatore piace!

      https://www.orizzontescuola.it/il-sondaggio-choc-tra-i-giovani-nel-regno-unito-il-52-vorrebbe-un-dittatore-al-governo-cosi-sarebbe-un-posto-migliore/

      Nel mentre, false destre nazionaliste iniziano ad avanzare in Europa, ma ovviamente sono tutte manovrate dai veri padroni del vapore che necessiteranno, tra un 10/15 anni, di qualcuno che ci mette la faccia per garantire l'ordine in un continente in avanzato declino demografico, pensioni tagliate del 50%, sanità totalmente privatizzata, disoccupazione causa deindustrializzazione. Quello visto tra il 2020-2022 poi è stato un ottimo test di militarizzazione della società. Zone rosse, lasciapassare, posti di blocco, qualcuno voleva addirittura l'esercito per le strade!

      Il piano va avanti. Come davanti al miglior giocatore di scacchi questi immaginano una scacchiera già con 50 mosse possibili dell'avversario, sono 50-100 anni avanti.
      Se solo potessimo davvero conoscere chi muove i fili!
      Come diceva Edward Bernays in Propaganda:
      "La manipolazione consapevole e intelligente delle abitudini e delle opinioni organizzate delle masse è un elemento importante nella società democratica. Coloro che manipolano questo meccanismo invisibile della società costituiscono un governo invisibile che è il vero potere di governo del nostro paese.
      Siamo governati, le nostre menti sono plasmate, i nostri gusti formati, le nostre idee suggerite, in gran parte da uomini di cui non abbiamo mai sentito parlare."

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    3. "Nel mentre, false destre nazionaliste iniziano ad avanzare in Europa, ma ovviamente sono tutte manovrate dai veri padroni del vapore ..."

      Caro Gian, qui non ti seguo o non ti capisco. Dunque anche le destre sarebbero manipolate? Non lo posso escludere naturalmente. Destre "nazionaliste" ?! Tutti ce l'hanno col cosiddetto "sovranismo", dal papa al presidente della repubblica a Cerasa del Foglio. Sovranismo che sarebbe sinonimo dell'orrendo nazionalismo. In un più o meno lontano futuro forse l'umanità sarà pacificata, non ci saranno più frontiere, la libera circolazione sarà universale (no border, no nations) ecc. ecc. Ovviamente sarà abolita anche la proprietà privata (dicono quelli del WEF), la libertà di pensiero non esisterà più (dice Harari). Forse, chissà. Ma intanto esistono 192 o 194 Stati sovrani, anzi la sovranità di questi Stati è considerata sacrosanta proprio da quelli che ce l'hanno col sovranismo (la Russia deve ritirarsi completamente, non un centimetro quadrato dell'Ucraina può essere occupato, i confini e l'integrità territoriale sono sacrosanti ecc. ecc.).
      Ma i nostri sono tutti discorsi vacui, ogni resistenza è inutile perché il "potere" ci ha già tutti saldamente in mano, dobbiamo farcene una ragione? "Lasciate ogni speranza, poveri illusi"? Eppure mi sembra che anche tu fai opposizione e fare opposizione significa non essersi ancora arresi, completamente arresi.

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    4. Cari amici, io credo che occorra distinguere tra democrazie e autocrazie.
      Nelle seconde, nelle quali gli aspetti economici sono secondari, i vertici politici sono quelli che hanno il potere effettivo della nazione, avendo il monopolio della forza (militare).
      Nelle prime invece, la trave portante delle società è l'economia.
      Pertanto, incrociando i principi dell'elitismo con quelli del materialismo storico, abbiamo una situazione in cui il potere effettivo è nelle mani delle elites economiche e industriali, mentre la classe politica ha solo una funzione esecutiva e subordinata.

      Se questo è vero, anche i movimenti politici occidentali c.d. 'sovranisti' finiscono per avere un'identità più apparente che reale, essendo il potere, come detto, ubicato altrove.

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    5. La democrazia è l'illusione di contare qualcosa.
      Che quelli eletti poi facciano esclusivamente gli interessi del proprio paese è proprio impossibile (al limite noi in Italia abbiamo avuto un po' di margine di manovra fino al crollo del muro di Berlino).
      Ci sono al limite 4/5 nazioni totalmente autonome al mondo (USA, Russia, Cina, e al limite Iran e Turchia con certe limitazioni).
      Il resto sono sotto uno stato di vassallaggio più o meno spinto.
      Avevo previsto l'elezione della Meloni appena entrò nell' Aspen Institute.
      Sovranista? Dopo che ha svenduto la rete telefonica a KKR e vuole mettere in vendita i "gioielli di famiglia" tipo Eni, Poste?
      Gli sbarchi poi sotto il governo Meloni sono comunque elevati. Ma non dovevano portarli a zero?

      Diamo uno sguardo a quello che è successo ora in Germania? Merz ha lavorato per Black Rock, la leader dell' AFD, che dovrebbe rappresentare la reincarnazione del "pittore", è lesbica e ha lavorato per Goldman Sachs.
      Annamo bene, proprio bene, cit.
      Cioè entrambi i rappresentanti della "resistenza" hanno lavorato per i due colossi del potere finanziario dell' egemone.

      Qualcuno a questo punto potrebbe accusarmi di essere contro le destre, ma lo blocco subito dicendo che per me destra e sinistra sono due facce della stessa medaglia e non nutro particolari simpatie verso entrambi anche se anche io tendo verso idee di "destra", se ancora questo termine significa qualcosa.

      Eppure sono stati votati talmente tanti di quei politici, ognuno con diverse idee, modi di fare e ricette economiche in tutti questi decenni.
      Ad ogni giro di giostra però zio Ernesto che fa il muratore non ha visto aumentare il suo benessere ma ha dovuto stringere la cinghia anno dopo anno.
      Si realizza quindi di essere stati dei creduloni?
      No, macché, ora ci si indigna addirittura, però si continua ad andare a votare per i nuovi salvagenti per trogloditi da dare al popolo ogni tot anni.
      Ottimo, pollice in alto, bene così, pronti per la prossima fiaba...

      Nel frattempo "loro" ci fanno scannare tra di noi tra destra vs sinistra, etero vs gay, pro immigrazioni vs confini chiusi, elettrico vs endotermico, ecc.
      L’ importante è distogliere l’ attenzione del “gregge” da l’ unico conflitto sociale veramente importante: quello tra “pecore” e “pastori”.

      Quello che interessa veramente agli elettori è avere più soldi in tasca e questo è ottenibile solo ed esclusivamente dissipando più energia possibile.
      Ma ormai questo non è più possibile.

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    6. Scusa Gian, ma di nuovo non capisco. Ovvero mi sembra di capire che siamo comunque fregati e dobbiamo farcene una ragione ovvero rassegnarci. Al massimo possiamo goderci le briciole o qualcosa di più che le "elite benevole" occidentali (dice Lumen) ci elargiscono. Ribellarsi è vano per non dire sciocco. Mah, non so, questo discorso non mi piace.

      Dici anche che ci sono solo quattro o cinque nazioni, "totalmente" autonome, tra cui oltre gli USA, Russia e Cina, persino Iran e Turchia. Ma gli USA non hanno trilioni di debiti? Militarmente sono ancora al top, certamente. Ma debiti non significano dipendenza, meno sovranità? Assolutamente autonomo è o sarebbe solo Dio se esistesse.
      Ma che cosa possiamo allora ancora sperare? Non mi dire che in fondo vivere o sopravvivere è già tanto.

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    7. Poscritto

      Io ho votato per la Meloni sperando che bloccasse l'invasione: l'africanizzazione e islamizzazione dell'Italia non mi piacciono. Sono un po' anzi molto deluso, anche delle sue altre posizioni. Non sapevo che fosse stata cooptata dall'Istituo Aspen, come la Gruber.
      Ma se la democrazia è l'illusione di contare qualcosa tanto vale andare a votare. Ma tu hai votato l'ultima volta?

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    8. Sergio, in un certo senso sì, non abbiamo così tanta speranza. Possiamo al limite evitare i colpi che vengono sparati a caso sulla folla. Della serie "ognuno per se", fin quando il sistema paese tiene...

      Il debito pubblico esiste sin dai primi timidi esempi di civiltà. Consiglio la lettura del libro "Debito. I primi 5000 anni".
      Interessante è anche questo video con Alex Ricchebuono.

      https://www.youtube.com/live/zbsOSf3TUj8?feature=shared

      I debiti attuali sono basati sul disaccoppiamento del mondo finanziario col mondo reale.
      La moneta FIAT (che è non è un invenzione nata nel 1971 con l'abbandono del Gold Standard da parte USA) ha permesso un' incredibile crescita economica ma ciò è stato possibile solo grazie ad un aumento esponenziale dell' energia (fino al 1970).
      Se uno va a plottare il PIL e il consumo di energia primaria si vede esattamente come entrambi sono strettamente correlati.

      Durante tutta la storia umana "moderna" si è sempre raggiunto però un punto in cui i debiti non potevano essere ripagati e allora cosa si è fatto? Praticamente si è applicato il concetto "Chi ha avuto, ha avuto. Chi ha dato, ha dato".
      I debiti possono essere poderosamente sfalciati così come è successo alla Germania post WW2 per tenersela buona e occuparla militarmente evitando invece di applicare il Piano Morgenthau.
      La moneta è un' invenzione tutta umana che però non ha nessun senso nel mondo fisico dove esistono dei limiti geologici.

      P.s.
      Alle ultime nazionali non ho potuto votare perché ero fuori dalla mia regione di residenza, ma penso che hai capito quanto mi possa interessare ;)

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    9. Sono d'accordo sulla natura virtuale della moneta, in quanto quello che conta è solo il flusso di energia disponibile (entropia permettendo).

      Sono anche d'accordo sul fatto che tutti i debiti sono destinati, in ultima analisi, a non essere pagati.
      Chi riesce a passarli di mano si salva, chi resta con l'ultimo cerino pagherà il conto per tutti.

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  10. Un bel riassunto sulla storia del debito, questo Eric Toussaint mi manca, lo devo aggiungere in libreria.
    In alcuni parti dell'articolo vengono richiamati gli stessi esempi che ho già letto nel libro "Debito. I primi 5000 anni".

    https://www.gabriellagiudici.it/eric-toussaint-storia-dellannullamento-del-debito/

    Come disse Henry Ford: "Meno male che la popolazione non capisce il nostro sistema bancario e monetario, perché se lo capisse, credo che prima di domani scoppierebbe una rivoluzione".

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  11. "Se votare servisse a qualcosa non ce lo lascerebbero fare....."
    Mark Twain

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  12. Ma se credere che votando si possa, possa cambiare qualcosa, è - a essere benevoli - una pia illusione, perché allora andare ancora a votare? Eppure lo stesso Lumen, elitista convinto e non un ingenuo o un fesso, non si perde una sola votazione, adempie ogni volta al suo dovere civile di votare. Un illuso anche lui?
    In questo momento io non andrei a votare, anche perché non ci capisco più niente, sono piuttosto rassegnato.

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    1. Sull'utilità del voto, mi permetto di riciclare un mio vecchio pensierino:

      << Quello dell'astensionismo elettorale (votare o non votare ?) è un argomento difficile, in cui ci sono ben poche certezze.
      Ha ragione chi dice che votare il partito A, piuttosto che il partito B, fa ben poca differenza, perchè chi comanda sono comunque le elites economiche.
      Però io sono affezionato al nostro sistema democratico, perchè, anche se la potestà del popolo è solo formale, resta un sistema pacifico, in cui la rotazione delle elites avviene con modalità non violente.
      E questo è importante, per noi popolo comune, perchè nei sistemi più arretrati, in cui la lotta tra le elites è violenta, ci andiamo di mezzo anche noi.
      Sono inoltre convinto (ma la mia è solo un'ipotesi) che un forte astensionsimo possa indebolire il nostro sistema attuale, sostanzialmente pacifico, e rendere più facile una svolta autoritaria e violenta.
      Quindi io, nel mio piccolo, vado sempre a votare ed invito gli altri a fare lo stesso, indipendentemente dal partito scelto. Lumen >>

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  13. “Il tradimento degli elettori più rapido del mondo? Merz sopprime la svolta migratoria e il freno al debito il primo giorno dopo le elezioni.”

    “Pochi politici osano sputare in faccia ai propri elettori il primo giorno dopo le elezioni, ma nella migliore Germania di sempre molte cose sono diverse. Durante la campagna elettorale, il leader della CDU Merz e il suo partito continuavano a strombazzare con forza la chiusura delle frontiere e il rispetto del freno al debito: un giorno dopo la già debole vittoria, tutto questo è stato dimenticato. L’inversione di tendenza delle migrazioni? Annullato. Il freno al debito? All’improvviso una questione di negoziazione. Resta il fatto: il mondo intero ride della Germania. E soprattutto degli elettori della CDU che pensavano seriamente che con Merz le cose sarebbero cambiate.”

    https://report24.news/schnellster-waehlerverrat-der-welt-merz-beerdigt-migrationswende-und-schuldenbremse-an-tag-1/

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  14. Ha senso votare in una colonia? Solo per legittimare le remunerative cadreghe occupate da figuranti, pessimi attori eccetera eccetera? Credo di no e se disertassimo in massa le urne i nostri padroni troverebbero il sistema per far andare avanti comunque la baracca. Anche il fascismo fu una parentesi programmata, e Mussolini era probabilmente un agente inglese, anche se il tapino non si aspettava certo di finire a testa in giù. Gli era stato promesso un esilio nelle isole equatoriali britanniche ma qualcosa andò storto e.....

    Noi non facciamo testo, se non per diatribe eno gastronomiche. Vedi il guanciale o la pancetta per la migliore carbonara. Ahi serva Italia....

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. "... se disertassimo in massa le urne i nostri padroni troverebbero il sistema per far andare avanti comunque la baracca"

      Su questo non ci piove, lo stesso i nostri padroni ci tengono a che andiamo tutti a votare, persino i preti dal pulpito esortano i federli ad adempiere al loro dovere.
      E se la percentuale di votanti cala anche solo di qualche punto si stigmatizza la disaffezione degli elettori e si teme per la tenuta della democrazia. In Italia le percentuali di votanti sono altissime perché di vota ogni cinque anni o se cade il governo. In Svizzera in regime di democrazia diretta si vota più volte ogni anno sui più vari argomenti e le percentuali sono spesso bassissime, anche di appena il 30% o poco più, tanto che un socialdemocratico propose di dichiarare nulla una votazione a cui partecipasse meno del 50% degli elettori. Proposta bocciata, del resto chi non vota in qualche modo si è espresso, il voto non gli interessa.

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  15. L'astensionismo elevato potrebbe rappresentare una minaccia per la classe politica solo se il numero degli eletti fosse proporzionale ai voti validi: pochi votanti, pochi eletti.
    Ma con il sistema attuale, non ha conseguenze pratiche (se non, forse, di indebolimento della democrazia formale).

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