DEMOCRAZIA
Il
primo straordinario merito della democrazia è quello di potersi
coricare la sera senza il timore di essere prelevati nottetempo dalla
polizia segreta.
Questo
è l’approccio “minimalista” alla democrazia: da questo sistema
dobbiamo aspettarci la tutela delle libertà fondamentali (componente
“liberale”) e alcune regole fondamentali (come le regolari
elezioni o il principio della maggioranza) che aumentano per i
cittadini la probabilità di fare sentire la propria voce ma
soprattutto che favoriscono la rotazione del potere (impedendo che
posizioni di comando vengano mantenute in maniera esclusiva e per
troppo tempo da una manciata di individui).
Eccellente
la sintesi di Popper: la democrazia è rotazione del potere senza
spargimento di sangue.
Non
è poco, è invece moltissimo. È il nucleo centrale del valore della
democrazia, che non deve essere tralasciato soltanto perché da 70
anni viviamo in tempi di pace e diritti fondamentali tutelati.
GABIELE
GIACOMINI
SCIENZA
ECONOMICA
L’economia
è una scienza e tuttavia, mentre essa condivide con le altre il
fatto di essere complicata – soprattutto agli alti livelli – se
ne differenzia nell’incertezza e nell’incostanza dei risultati.
I
grandi economisti danno dei consigli che si rivelano catastrofici,
fanno previsioni che poi sono smentite dai fatti, formulano teorie
economiche che rimangono in auge anche per decenni, finché non ci si
accorge che esse provocavano più miseria che prosperità.
Una
volta Sergio Ricossa, un economista in cui il buon senso prevaleva
sull’enorme dottrina, scrisse che se gli economisti fossero in
grado di fare previsioni serie, giocherebbero in borsa e
diventerebbero miliardari, invece di rimanere attaccati come cozze al
loro stipendio di professori.
Probabilmente
l’andamento della macroeconomia, così come quello della Borsa,
dipende da una tale miriade di decisioni individuali, che in fin dei
conti risulta inconoscibile e imprevedibile.
GIANNI
PARDO
LAVORO
DIGITALE
L'autostrada
dell'informazione non è che ai suoi inizi e il posto di lavoro
virtuale è ancora in larga parte sperimentale, ma le loro
conseguenze sono fin troppo facili da prevedere alla luce della
storia recente.
Dopo
mezzo secolo di rivoluzione digitale, le persone oggi lavorano più a
lungo, in condizioni peggiori, con più ansia e più stress, meno
competenze, meno sicurezza, meno potere contrattuale, meno benefici e
salari più bassi.
In
questi anni la tecnologia informatica è stata chiaramente sviluppata
e utilizzata per de-mansionare, disciplinare e rimpiazzare il lavoro
umano, in un crescendo globale di proporzioni mai viste.
DAVID
NOBLE
RAZZISMO
E DEMOGRAFIA
Il
razzismo è un giudizio di inferiorità che pesa su un intero gruppo
di persone come conseguenza della loro nascita o, in un’estensione
più ampia, della loro appartenenza etnica o culturale. (…)
[Da
parte mia], al di là di preferenze e gusti personali, non ritengo si
possa considerare oggettivamente una cultura, una serie di tratti
somatici o una provenienza geografica superiore ad un’altra.
Non
ritengo nemmeno che il giudizio a priori di una persona, basato su
aspetto e provenienza, possa essere più importante del giudizio a
posteriori, basato sulla conoscenza del singolo individuo.
Intendo
giudizio in senso lato, come opinione. Quindi non sono razzista.
Però
lo stesso mi ritengo preoccupata per la crescita demografica
soprattutto in Africa, e in alcuni paesi arabi o asiatici, e per
l’assalto migratorio insostenibile (di cui comunque siamo
corresponsabili).
Sono
arrivata (…) alla conclusione che la crescita demografica africana
sia la più grande minaccia planetaria di questo momento storico e
che se non facciamo qualcosa ne verremo tutti travolti.
GAIA
BARACETTI
MARX
ECOLOGISTA
Qualcuno
ha affermato che Marx sarebbe stato un “ecologista ante-litteram”.
Ahimè, questa asserzione è falsa.
Certo
non mancano nel Capitale, come in altri scritti, le note in cui Marx
denuncia i danni prodotti dallo sviluppo dissennato dell’industria
capitalistica non solo all’ambiente (aria e acqua), ma alla salute,
anzitutto quella degli operai.
Ma
basta questo a farlo passare per “ecologista” ? No, non basta.
Diversi
sono i passi nel Capitale (…) in cui Marx afferma che per aria e
acqua non vale la regola della scarsità: «dall’appropriazione di
acqua e aria non deriva un danno per nessuno perché ne resta sempre
abbastanza, essendo esse illimitate».
Oggi
non solo sappiamo che acqua e aria non sono risorse illimitate, ma
conosciamo le leggi della termodinamica e dell’entropia, che Marx
evidentemente non prese in considerazione.
La
qual cosa non è certo una colpa per un uomo della sua epoca, anche
perché Rudolf Clausius introdusse il concetto di entropia nel 1864.
[Abbiamo
invece] una serie sterminata di citazioni che ci farebbero apparire
Marx come un portabandiera, non solo del massimo sviluppo delle forze
produttive, ma dei processi di industrializzazione e modernizzazione,
che egli considerava la ‘conditio sine qua non’ del progresso e
dell’emancipazione sociale.
LEONARDO
MAZZEI
1) Molto bene il brano di Giacomini, che tra l'altro evidenzia il prezioso (ma oggi drammaticamente rimesso in discussione) nesso tra Democrazia e Liberalismo
RispondiElimina2) L'Economia NON è una scienza esatta (con quel che ne consegue a livello teorico e soprattutto pratico)
3) Le inflazionate accuse di 'razzismo' (come quelle di 'sessismo' e similari) ormai riflettono un'ideologia uguale e contraria a quella che intendono combattere, bene G.Baracetti sul problema demografico afro-asiatico... Saluti
Il nesso tra democrazia e liberalismo è talmente fondamentale che a volte - dopo tanti decenni vissuti in loro compagnia - tendiamo a darlo per scontato.
EliminaMa non dobbiamo mai dimenticarlo, perchè c'è sempre il rischio di perdere entrambe.