giovedì 9 dicembre 2010

Un mondo di cemento

Un articolo di Ugo Bardi sulla crescente cementificazione del nostro pianeta ed in particolare dall'Italia (dal blog Effetto Cassandra). Lumen


<< E' un pianeta interessante, il nostro. Un pianeta di minatori; pieno di gente che scava, trivella, buca, raccoglie, trasforma, e costruisce. Dei vari minerali, quelli per uso per costruzione sono i più ampiamente scavati. A lungo andare, con questa tendenza, arriveremo all "Effetto Trantor" dal nome del pianeta capitale dell'Impero Galattico immaginato da Isaac Asimov nella sua serie di romanzi "Fondazione". Trantor era un pianeta completamente e totalmente ricoperto di edifici, che veniva continuamente rifornito di cibo e tutto il resto da astronavi interstellari che arrivavano dal resto della galassia. Non era molto pratico, e infatti Asimov ce lo fa vedere vuoto e abbandonato dopo il crollo dell'impero. Noi non siamo ancora arrivati a trantorizzare la terra, ma ci stiamo lavorando sopra con molto entusiasmo anche se non siamo il pianeta capitale di un impero galattico.

La trantorizzazione sembra particolarmente avanzata in Italia dove leggiamo in un articolo di Maria Cristina Treu che:

Secondo i dati Eurostat, in Italia nell’ultimo decennio del 2000 le costruzioni hanno sottratto all’agricoltura circa 2.800.000 ha di suolo. Ogni anno si consumano 100.000 ha di campagna, pressocchè il doppio della superficie del Parco Nazionale dell’Abruzzo. D’altra parte l’Italia è anche il primo paese d’Europa per disponibilità di abitazioni; ci sono circa 26 milioni di abitazioni, di cui il 20% non sono occupate, corrispondenti a un valore medio di 2 vani a persona. Ciononostante, il suolo agricolo è sempre ritenuto potenzialmente edificabile: in alcune regioni è necessario disporre di almeno un ettaro di terreno di proprietà per farsi una casa, in altre bastano 5000 o 3000 mq, a volte anche non accorpati, e spesso senza l’obbligo di registrare, a costruzione avvenuta, l’utilizzo del diritto edificatorio su una parte o sull’intera proprietà.

L'Italia è un paese di costruttori, e per costruire ci vuole principalmente cemento. Vediamo qui i dati presi da AITEC (www.aitecweb.com). Notate la caduta dopo il 1992, l'anno di inizio di tangentopoli. Poi ci siamo ampiamente ripresi e oggi abbiamo largamente superato il record di tangentopoli. Siamo a oltre 48 milioni di tonnellate di cemento l'anno, per 58 milioni di abitanti fanno la bellezza di 830 kg di cemento a persona all'anno. Per una famiglia di 4 persone immaginiamo che qualcuno depositi un blocco di quasi 10 kg di cemento tutte le mattine sulla soglia di casa.

In tutto il mondo si producono oggi circa 2.3 miliardi di tonnellate di cemento all'anno. Sembra che molta gente, poveracci, siano meno evoluti di noi, su una popolazione di 6.5 miliardi di persone fa la miseria di 340 kg all'anno per persona.

La Cina, grande paese di cementificatori, fa 1 miliardo di tonnellate all'anno da sola. Però sono anche tanti e non fanno altrettanto bene di noi; su 1.3 miliardi fanno soltanto 730 kg a persona, all'anno.

Ma, in realtà, il cemento è solo uno dei materiali che si usano per le costruzioni. Il resto è pietra, mattoni, asfalto, piastrelle e tutto il resto. Approssimativamente, il totale dei materiali da costruzione estratti è tre volte il solo cemento. Se l'Italia è in media con il resto del mondo, abbiamo oltre due tonnellate di materiali da costruzione a testa tutti gli anni.

L'Italia sembra dunque il paese che si è maggiormente impegnato nella trantorizzazione del pianeta. Quanto ci vorrà per arrivare a pavimentare tutto il territorio italiano? Questo è difficile a calcolarsi a partire dalla quantità di cemento e materiali da costruzioni prodotte. Si fabbricano ogni sorta di strutture, da edifici multipiano (parecchie tonnellate al mq) a pavimentazioni per strade e parcheggi, qualche kg per metro quadro.

Se comunque prendiamo il dato di Treu dell'articolo riportato prima, abbiamo circa 1000 km2 all'anno cementati. Su una superficie totale è di 300.000 km2 del territorio italiano, questo vuol dire cementarne l' 1% in tre anni. A questi ritmi, una persona che vive i normali 75 anni, potrà vedere nel corso della sua vita la cementazione di un quarto del totale del territorio. Tuttavia, se consideriamo la frazione già cementata, nonché l'espansione economica prevista da tutti coloro che si occupano di pianificazione, a questi ritmi in meno di un secolo l'Italia potrebbe essere trasformata in un unico tappeto di cemento, attraverso il quale spuntano le cime degli Appennini e delle Alpi.

La trantorizzazione dell'Italia è a portata di mano; non ci resta che costruire le astronavi e conquistare l'impero galattico. >>

UGO BARDI

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