sabato 26 febbraio 2011

Andare al guinzaglio

EUGENIO – Lumen, tu dici spesso che la civiltà umana sta andando incontro ad una crisi demografica senza precedenti.
LUMEN – Sì. Quello demografico è uno dei problemi più tragici che dovremo affrontare nell’immediato futuro.

EUGENIO – Eppure sembra che pochissime persone, a cominciare dai leaders politici e sociali, ne siano veramente consapevoli e preoccupate.
LUMEN – Purtroppo è così.

EUGENIO – E come mai ?
LUMEN – Caro amico, fare figli non è soltanto un problema culturale o sociale, di cui si possa discutere razionalmente. Prima di tutto, viene il fatto che noi siamo dei fenotipi costruiti dal nostro DNA il quale, per definizione, è una  macchina replicatrice di spietata efficienza.

EUGENIO – Questo è vero.
LUMEN - Quindi la base della spinta demografica, essendo genetica, è fortissima. La sovrastruttura culturale può essere a favore o contro (dipende dai periodo storici) ma da sola può fare ben poco.

EUGENIO – La solita, dura lotta tra gene e cultura.
LUMEN – Appunto. Come dice Dawkins il guinzaglio può essere anche molto lungo, ma è il gene che lo tiene in mano e la cultura può allontanarsi solo fino a un certo punto.

EUGENIO – Quindi, tu sostieni che contro la spinta genetica c’è poco da fare.
LUMEN – Sì, ma non è solo questo. Quando parliamo di spinta demografica abbiamo, ahimè una ulteriore difficoltà: che la spinta culturale non è opposta a quella genetica, ma anzi si trova spesso (per una somma di motivi) a suo favore.

EUGENIO  - Questo è tristemente vero ed infatti la lista dei fautori della crescita demografica incontrollata è fin troppo lunga.
LUMEN - Quindi non abbiamo, come avviene in molti campi, una semplice lotta tra cultura e gene, una lotta difficile, ma non impossibile. Abbiamo una lotta, quasi impossibile, tra una cultura minoritaria ed il gene replicatore, aiutato dalla cultura dominante. Come si fa a vincere in queste condizioni ?

EUGENIO – Eppure molte persone sembrano immuni da questo vincolo genetico. Ci sono molte persone che conosco che non hanno avuto figli, spesso per una loro scelta ben precisa.
LUMEN -  E' vero. Molte persone hanno deciso di non riprodursi. Si potrebbe dire che,  con loro, la cultura della scelta consapevole ha avuto il sopravvento. Ma dalla prossima generazione i loro geni, che sono stati così gentili da lasciar comandare la cultura, non ci saranno più, e al posto dei loro mancati figli ci saranno i figli di quelli che ne vogliono tanti.

EUGENIO – E’ vero, accidenti. La logica della selezione naturale non lascia scampo.
LUMEN – Proprio così. Sui tempi lunghi della storia umana chi fa scelte passa in un soffio, mentre gli altri sono la maggioranza, per definizione.

EUGENIO – Ma non c’è una speranza, anche remota ?
LUMEN – Forse sì, ma si deve passare, necessariamente, per una maggior  consapevolezza a livello globale della nostra vera essenza.

EUGENIO – Spiegati meglio.
LUMEN - Solo quando la gente, tutta la gente, si renderà finalmente conto di essere figlia dei propri geni replicatori, ecco, allora forse sarà possibile smettere di subirli e provare a fare le nostre scelte.

EUGENIO – Mi sembra un passo molto difficile.
LUMEN – Difficile, certo, ma possibile. La scienza evoluzionistica ci ha già dato tutti gli strumenti per capire questa realtà e si tratta solo di diffonderla tra la gente come un dato di fatto, che sarà anche nuovo e sconvolgente sin che si vuole, ma è ormai assodato.

EUGENIO – Un po’ come quando abbiamo dovuto accettare che la terra non era al centro dell’universo.
LUMEN – Esattamente. Solo quando vi sarà una consapevolezza profonda e diffusa della nostra dipendenza genetica vi saranno finalmente i presupposti culturali per una decrescita della natalità voluta per scelta esplicita.