sabato 4 dicembre 2010

Beati i Poveri

CRISPINO – L’altro giorno, nel sermone, Don Antonino è stato eccezionale. Ma poi mi è successa una cosa strana.
LUMEN – Racconta.

CRISPINO – Parlava della povertà.
LUMEN – E che diceva ?

CRISPINO – Diceva che i poveri sono i veri prediletti di Dio.  Che chi si umilia sarà esaltato.  E  chi si esalta  sarà umiliato.  E che è più facile  che un cammello passi  per la  cruna di  ago, piuttosto che  un ricco  entri in Paradiso.  E che sono beati i poveri, perchè di essi è il Regno dei Cieli ...
LUMEN – E poi ?

CRISPINO – Che chi è ricco deve dare ai poveri, e che chi è povero deve pregare il Signore ed essere lieto della sua povertà, perchè la povertà è virtù !
LUMEN – Tu sei ricco, Crispino, molto ricco.

CRISPINO – Infatti le parole di don Antonino mi avevano turbato molto.  Possibile che io vivessi nel peccato ?  Non  lo credevo  Eppure l'insegnamento era chiaro: solo donando ai poveri potevo ottenere il regno dei  cieli.  Solo la carità assoluta era  il passaporto per la salvezza.
LUMEN – In effetti il senso del discorso era quello.

CRISPINO – Allora sono uscito dalla chiesa e ho preso in un attimo la mia decisione.  Non sono un uomo d'attesa; io, prendo le mie decisioni con rapidità  e le metto subito  in pratica.  Per questo  ho  avuto successo e sono diventato  ricco.
LUMEN – E cosa hai deciso ?

CRISPINO - Doveva donare  tutto a  un povero,  per salvarmi l'anima.
LUMEN – Accidenti, che decisione.

CRISPINO - Poco lontano  c’era quel poveraccio di Martino,  povero da sempre. Lo conosci, vero ?
LUMEN – Certo che lo conosco.

CRISPINO – Stava uscendo anche lui dalla chiesa, con il suo solito vestito vecchio e sformato. Era malandato come sempre, ma sorrideva..
LUMEN – Forse aveva tratto conforto dalle parole di Don Antonino.

CRISPNO – Lui era l’uomo giusto, per me.  Un povero, veramente povero. Gli avrei donato tutti i miei averi, compiendo il gesto sublime di carità che  mi avrebbe tolto dal peccato.
LUMEN – davvero un gesto importante.

CRISPINO – Allora mi sono avvicinato sorridendo a Martino e gli ho detto: “Caro  Martino, devo  darti  una  bellissima notizia.  Ho deciso  di regalarti  tutti i  miei beni,  tutte le  mie ricchezze, tutto il mio denaro. Da domani non sarai più  un poveraccio come ora, ma potrai comprare tutto quello che ti piacerà.
LUMEN – E lui ?

CRISPINO - Martino  mi ha guardato, dapprima  perplesso, poi  corrucciato e sul suo volto è comparsa una maschera di odio. Mi ha detto: “Figlio di Satana ! Tu  vuoi mandarmi all'inferno.  Sei invidioso della mia povertà.  Io sono un privilegiato,  io sono il figlio prediletto da Dio. Vai  via da  me !“
LUMEN – Ti ha mandato via ?

CRISPINO – Sì. Diceva “Io  ho raggiunto  finalmente il  Paradiso  e tu,  strumento  del Demonio,  vuoi mandarmi all'inferno ?.  Ma io non  ci casco.  Non accetto il tuo sporco tranello.  Tienteli i tuoi soldi, e non farti mai più vedere da me.” Si è voltato di colpo  e si  è allontanato a grandi  passi dalla piazza.
LUMEN – Che scena !

CRISPINO - Ma ti pare possibile ?
LUMEN – Caro Crispino, quando si “crede” tutto è possibile. Tutto e il contrario di tutto.
 

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