domenica 19 dicembre 2010

Pensierini - II

SPECIAZIONE
Uno dei fenomeni più spettacolari dell'evoluzione darwiniana è sicuramente quella che in biologia viene chiamata speciazione, ovvero la comparsa di nuove specie.
Come spiega Richard Dawkins nei suoi libri, la speciazione non è un evento che si verifica in natura in un certo momento, perchè le differenze genetiche tra genitori e figli sono sempre necessariamente minime (altrimenti il fenotipo non funziona).
Non esiste una particolare generazione in cui mamma uccello fa un figlio mammifero, o mamma scimmia fa un figlio homo sapiens.
La speciazione è un evento che noi possiamo ricostruire solo ex post, in senso esplicativo (tassonomico), quando è passato così tanto tempo che i discendenti di una certa coppia (a causa del sommarsi delle tante piccole variazioni intervenute), non sono più teoricamente interfertili con i loro progenitori.
Dawkins sostiene infatti che se TUTTI i singoli esseri vissuti sulla terra avessero lasciato il proprio fossile, per noi sarebbe letteralmente impossibile suddividerli in specie, in quanto la sequenza dei fenotipi sarebbe priva di cesure evidenti.
LUMEN

 
UOMINI E SCIMMIE
Nonostante l'opinione comune sull’argomento, non è vero, dal punto di vista evolutivo, che l'uomo discenda dalla scimmia.
L'uomo e le scimmie, infatti, si limitano a derivare da una specie comune, che nell'evoluzione biologica risale a circa 20 milioni di anni fa.
Solo circa 6 milioni di anni fa si verificò una scissione evolutiva, che portò alla distinzione tra le scimmie antropomorfe e l’australopithecus africanus, da cui poi, per passaggi successivi, arrivò l'homo erectus, l'homo abilis e quindi, circa 150 mila anni fa. l'homo sapiens.
LUMEN

 
SAGGEZZA AFRICANA
Un ottimo esempio di auto-controllo demografico da parte dell’uomo (cosa di cui la società attuale avrebbe un disperato bisogno, ma che appare molto difficile da ottenere) è stato raccontato da Luigi Luca Cavalli-Sforza in uno dei suoi libri.
Si trattava di una tribù di cacciatori-raccoglitori africani la quale, non avendo risorse stanziali, aveva necessità di trasferirsi periodicamente con tutta la truppa e le (scarse) masserizie.
Ora, in questo gruppo era invalsa una regola, molto importante e molto rispettato, che prevedeva una pausa di 4 anni tra una gravidanza e l'altra delle sue donne.
Questo perchè ogni nucleo familiare, al momento dello spostamento, poteva permettersi di portare con sè SOLTANTO UN BAMBINO piccolo incapace di camminare.
Ciò dimostra che quando l'homo sperimenta certi problemi sulla sua pelle, in modo diretto, diventa velocemente sapiens.
LUMEN


QUESTIONE DI CELLULE
Sull'eterna discussione di cosa siano il bene e il male, direi che la scienza è giunta a conclusioni ormai definitive.
Il BENE (benessere) è lo stato di equilibrio biochimico di una cellula (o di un insieme di cellule, nel caso di esseri pluricellulari), chiamato OMEOSTASI; mentre il MALE (malessere) è la sua perdita.
Il DOLORE è il meccanismo (creato dalla selezione naturale) che costringe la cellula (o l'essere pluricellulare) a "fare qualcosa" per ripristinare l'Omeostasi ed è quindi il prezzo che gli esseri viventi devono pagare per restare vivi.
La differenza tra il dolore fisico e quello psicologico, che si manifesta negli animali superiori, è puramente apparente, in quanto, dal punto di vista biochimico, si tratta della stessa cosa.
LUMEN

 

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