domenica 16 ottobre 2022

Geotermico vs. Nucleare

Il post di oggi è dedicato alle prospettive energetiche dell''Italia, esaminate da un punto di vista  oggettivo, cioè alla luce dei dati tecnico-scientifici in nostro possesso.
Il testo – tratto dal blog di Uriel Fanelli – mette a confronto le residue nostalgie nucleari con l'intrigante novità del 'Geo-Termico': una fonte che potrebbe diventare la 'punta di diamante' di tutte le nostre energie rinnovabili, a patto di trovare gli agganci politici giusti.
LUMEN


<< Ci sono due motivi per i quali oggi e’ meglio lasciar perdere il nucleare in Italia. Il primo e’ di ordine politico. Le universita’ che insegnavano ingegneria nucleare sono state chiuse piu’ di 30 anni fa, dopo il famoso referendum. E’ vero che l’ Italia ha fior di fisici, ma costruire e operare una centrale, oltre a loro, richiede un lavoro ingegneristico intenso. Se la vuoi anche sicura, efficiente, eccetera.

(Pertanto) la filiera del nucleare andrebbe ricostruita da zero, persino a partire dallo know how. E partire senza know-how significa partire senza brevetti. E partire senza brevetti significa comprare ogni cosa dall’estero, al prezzo che decidono altri, e in condizioni di oligopolio (non ci sono tante aziende che fanno reattori nucleari).

Questo da solo sarebbe un argomento, ma se andiamo avanti, ci troviamo al punto: ricostruire la filiera del nucleare in Italia sino a renderla autosufficiente richiede 20 anni. QUATTRO legislature. E’ semplicemente impossibile che un progetto controverso come il nucleare sopravviva quattro legislature. Punto.

Il secondo punto e’ quello industriale: se diciamo che dobbiamo uscire dalle fonti fossili entro il duemilachissaquando, stiamo dando una bruttisima notizia ad aziende come ENI e come Italgas. Diventa difficile pensare ad un futuro per loro. 
 
Il dramma qui e’ che occorre trovare un’alternativa al nucleare, la quale possa consentire ad ENI e Italgas di fare una transizione, e che possa consentire loro di valorizzare il patrimonio di know-how che hanno.

In questo senso, e’ facile individuare il Geotermico. Per diversi motivi:
= ENI ha un patrimonio di know-how geologico di enorme valore.
= ENI ha un patrimonio di know-how in trivellazioni di enorme valore.
= Italgas ha un patrimonio enorme nellla creazione di reti di tubi in zone urbane, che sono necessarie per il teleriscaldamento (Bergamo, Ferrara ed altre citta’ usano gia’ il teleriscaldamento, ed e’ un altro lato interessantissimo della geotermia).
= Il teleriscaldamento integra (come succedeva a Ferrara) la fonte geotermica con i termovalizzatori locali. .

Si tratta cioe’ di iniziare a coinvolgere questi attori, portandoli ad aumentare la quota di business sul Geotermico mentre diminuisce quella sulle fonti fossili. In questo modo, si salverebbero due realta’ industriali enormi.

In realta’, nel confronto tra geotermico e nucleare, il geotermico vince in tutti i modi possibili:
= non ha emissioni
= non fa scorie
= non ha pericoli di disastri come Chernobyl.
= la fonte e’ abbondante in Italia (l’uranio no).
= l’italia ha gia’ centrali, quindi ha gia’ brevetti.
= l’italia ha gia’ centrali, quindi ha gia’ ingegneri preparati.
E scalare una fonte esistente, ovviamente, e’ piu’ rapido. Non ci vuole un genio a capirlo.

La scelta del nucleare come fonte, in un paese che siede su due faglie geologiche, non si spiega. Ovunque in Italia si trivelli sotto i duemila metri si incontra una fonte di calore getermica: e per aziende come quelle petrolifere, duemila metri sono da principianti. In queste condizioni, questo amore folle per il nucleare e’ inspiegabile: l’Italia e’ seduta su una fonte di energia immensa, pulita e non rischiosa. >>


<< Esistono essenzialmente due tipi di geotermico: caldo e freddo. Con quello caldo potete far girare turbine e produrre energia, come si fa gia’ in diversi luoghi d’Italia e d’Europa. E del mondo.

Con il geotermico “freddo” essenzialmente ci scaldate le case. (...) Si costruisce un impianto di distribuzione per acqua calda, non abbastanza calda per le turbine, ma abbastanza calda da scaldare casa. In questo modo si risparmiano tantissime tonnellate di CO2 altrimenti prodotte dal metano domestico. (,,,)

[Purtroppo] siamo arrivati ad un punto di disinformazione cosi’ grande che, mentre si discute delle nuove forme “green” di produzione dell’energia, NON si menziona MAI la fonte piu’ “green” di tutte: il geotermico.

Nucleare (di qualsiasi generazione sia) e Geotermico sono due forme di energia estremamente distante (anche se si potrebbe obiettare che il decadimento di lantanidi e transuranici che scalda l’interno del pianeta li avvicini: ma il decadimento non e’ fissione) .

Ma quello che li accomuna di piu’ in Italia e’ che lo stesso identico meccanismo politico li sta bloccando: quel meccanismo politico che vuole ENI, Snam, ENEL, Italgas, essere le aziende che non vogliono MAI concorrenza alle energie fossili.

Anche a costo di raccontarvi che mescolando il metano con l’idrogeno si ottengano MENO gas serra: come se il vapore acqueo non lo fosse. Alla fine riempirete il paese di inutili pale e di silicio contaminato all’arseniuro di gallio, pur di non capire che siete seduti sulla piu’ grande fonte di energia pulita del pianeta: quella geotermica. >>.

URIEL FANELLI

8 commenti:

  1. Sono un ignorante in materia, ma mi stupisco che bastino 2.000 metri per arrivare a toccare il nucleo caldo della Terra, perché è di questo che stiamo parlando, vero?

    Il calore dell'interno della Terra, giusto?

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    1. Io non me ne intendo, però sembra che si trovi energia geo-termica anche poco sotto la superficie, nello strato chiamato 'crosta terrestre'.

      Ecco quello che ho trovato su wikipedia:
      << L'energia geotermica (...) si basa sullo sfruttamento del calore naturale del pianeta Terra, che possiede al suo interno, a partire dalla superficie terrestre, un gradiente geotermico, dovuto all'energia rilasciata dal decadimento nucleare naturale degli elementi radioattivi quali uranio, torio e potassio, contenuti naturalmente all'interno della Terra (nucleo, mantello e crosta terrestre). >>

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    2. Mi è venuta in mente la grotta dei cristalli di Naica, ma i numeri sono discordanti. Un sito dice che è profonda 120 metri e un altro 300, con temperatura di 48 gradi.

      Quindi, più in giù si va e più si manifesta il calore naturale della Terra.

      https://www.facebook.com/watch/?v=1118963401482771

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    3. Sì, dovrebbe esserci un aumento progressivo della temperatura man mano che si scende.

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  2. Geotermia come "la" soluzione?

    Lo pensavano anche gli Svizzeri (e alcuni lo pensano ancora).
    Dunque forza con le trivelle, andiamo a cercare l'acqua calda e salvifica nelle profondità della terra. Ma successe qualcosa di inatteso: le trivellazioni causarono un terremoto nella regione di Basilea dove erano in corso. Risultato: immediata sospensione delle ricerche geotermiche (ma qualcuno ci sta riprovando nel Giura).
    Il problema secondo me non è nucleare o non nucleare, geotermia e/o le orrende pale eoliche che distruggeranno il paesaggio fornendo una quantità di energia trascurabile, comunque non sufficiente.
    Il problema per me resta sempre lo stesso: l'impossibilità di una crescita infinita, sia economica che demografica. Invece non si fa che parlare di crescita, crescita, crescita come soluzione, anzi l'unica soluzione di tutti i mali. Possiamo e vogliamo davvero assicurare a tutti gli attuali abitanti della Terra - attualmente 8, ma presto persino dieci miliardi - il livello di vita occidentale? Secondo me non è possibile. Ieri la televisione ha proposto le immagini tristissime della situazione attuale ad Haiti (fame, sommosse). Ma il mondo è pieno di Haiti: "ovunque il guardo io giro" non vedo che miseria e tragedie (altro che "immenso Dio ti vedo" del buon Metastasio). Replica dei crescitisti demoniaci e imbecilli: appunto, ci vuole più crescita, sotto con la geotermia. Ma annate aff... !

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    1. Caro Sergio, anche se molti esaltano il geotermico solo per poter continuare con la solita crescita, nulla vieta di utilizzarlo come energia pulita in parallelo alla (auspicabile) riduzione della popolazione.
      In tal modo, si potrebbero facilmente sommare entrambi i benefici: riduzione dei combustibili inquinanti + riduzione della pressione antropica.
      Non credo che il geo-termico, di per sè, abbia molte colpe...

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    2. Non dico colpe, possibile che la geotermia possa essere d'aiuto, ma qualche dubbio sulla possibilità di ricorrervi su grande scala ce l'ho. E poi ho scritto sopra ciò che è successo a Basilea: un terremoto! Non ricordo più quanti gradi sulla scala Richter, non mi sembra che ci siano stati grossi danni, ma era pur sempre un terremoto chiaramente causato dalle trivellazioni e che ha indotto all'immediata sospensione dei lavori (e credo che a Basilea non ci riproveranno più: l'ultimo grande terremoto in Svizzera è avvenuto proprio a Basilea nel XIV s., la città fu totalmente distrutta anche per gli incendi che seguirono). In Svizzera ci sono varie zone altamente sismiche, Basilea appunto e il Vallese e anche la valle del Reno dove abito).
      L'umanità ha disperatamente bisogno di energia. Ma per fare che? Ieri Mattarella ha detto che bisogna procurare il cibo a "tutti", intendendo appunto l'intera umanità (8 o 10 o più miliardi?). La fissa di Mattarella e del papa è il cibo e vaccino per tutti, commovente. "Nessuno sarà lasciato indietro" (altra perla di Mattarella e di Draghi). Vai adesso a vedere quanto questi due hanno già messo da parte: loro indietro non ci restano di sicuro.

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    3. Hai ragione, mi ero dimenticato il problema del terremoto.
      A conferma che le tecnologie moderne hanno tutte una controindicazione.
      E che la cosa migliore che possiamo fare per evitare guai peggiori è di rispettare, per quanto possibile, l'equilibrio naturale del nostro pianeta.

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