venerdì 25 marzo 2022

Punti di vista – 23

DISCORSI UFFICIALI
Tutti i discorsi ufficiali dei politici sono un seguito di bugie retoriche, di false lezioni di morale e di insulsi atteggiamenti patriottici. Dunque del tutto inadatti a fare chiarezza.
Anche se qualcuno potrebbe chiedere: “Ma chi è tanto stupido da prenderli sul serio?” E qui la tremenda risposta è: “Molta più gente di quanto non si creda”.
Se il pubblico fosse composto da gente razionale, questi signori temerebbero seriamente di essere fucilati sul posto da una gigantesca pernacchia. E starebbero zitti o direbbero la verità. O almeno non bugie insultanti per l’intelligenza.
Invece i politici continuano a dire balordaggini perché la gente non vede che sono balordaggini. E dunque loro ci contano.
GIANNI PARDO


UTOPIA
Qual è l’essenza di una società socialista? Noi riteniamo che essa si possa esprimere in quattro punti:
(1) vige l’eguaglianza sociale poiché sono abolite le classi sociali;
(2) lo Stato, in quanto organo coercitivo della classe dominante è in via d’estinzione assieme a questa;
(3) sono assicurati i diritti di libertà dei cittadini;
(4) il paese socialista è internazionalista, sostiene le forze rivoluzionarie e antimperialiste esterne.
MORENO PASQUINELLI


FRANCISCO FRANCO
Mussolini entrò in guerra contro la Francia perché nelle due o tre settimane precedenti sembrava che la Francia avesse perso la guerra e con essa tutte le potenze che si opponevano a Hitler.
E perché la Spagna, dopo aver subito il tragico salasso della Guerra Civile, evitò quello della Seconda Guerra Mondiale?
Perché nessuno, nemmeno Hitler personalmente, riuscì a piegare la diffidenza di Franco nei confronti di una facile vittoria.
Decisione per la quale il mondo occidentale, e ovviamente in primo luogo la stessa Spagna, dovrebbero eternamente dire grazie a Franco. Invece lo stramaledicono come dittatore.
In realtà, la dittatura è un pessimo regime, ma non tutti i dittatori sono uguali.
GIANNI PARDO


IPOCRISIA
La manifestazione più comune dell’ipocrisia nella nostra società è quella di chi dichiara di aderire a un ideale a cui NON ha intenzione di conformarsi nella pratica, ma si aspetta che lo facciano gli altri.
Scarica sugli altri i propri scarti. Fa fare agli altri il lavoro sporco.
GAIA BARACETTI


FEDELTA' POLITICA
Sì, capo. Certo, capo. Come no, capo.
Uno dei grandi temi della politica italiana – una variante del cabaret – è quello della fedeltà, forse perché si assiste a un campionario intero di capriole, giravolte, riposizionamenti, dispiegamenti tattici.
E’ la politica, bellezza, ed ogni testacoda è chiosato dai saggi con quella formuletta astuta secondo cui “solo i cretini non cambiano mai idea”.
Frase interessante, che non tiene conto però di un fatto conclamato: anche i cretini possono cambiare idea (e i furbi, ovvio, che la cambiano quando serve).
ALESSANDRO ROBECCHI


GESU' E I SUOI FRATELLI
Da una vita mi capita di segnalare che Gesù aveva cinque fratelli e per conseguenza sua madre non poteva essere vergine.
Per dimostrarlo ho citato non qualche eretico o qualche miscredente, ma soltanto tutti e quattro i vangeli. Uno di essi, di quei fratelli fornisce addirittura i nomi.
E poi c’è la storia, secondo cui la chiesa di Gerusalemme, dopo la morte di Gesà, fu guidata da suo fratello Giacomo.
Non ho convinto nessuno.
GIANNI PARDO

10 commenti:

  1. UTOPIA

    A livello meramente teorico, può darsi...
    Nella realtà effettuale, (com'e' noto) i regimi "a socialismo reale" sono stati tra quelli più autoritari, illiberali e statalisti/statolatrici in assoluto... Saluti

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    1. Appunto.
      Nulla può diventare più terrificante di una utopia che non può essere realizzata.

      Così, per esempio, negli anni più bui della dittatura sovietica, l'agricoltura veniva gestita con criteri Lamarkiani (anzichè Darwiniani) solo perchè apparivano più consoni allo spirito della rivoluzione.
      Il tutto con risultati devastanti per le coltivazioni dell'URSS (vedi Lisenko).

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  2. L'aggressivo militarismo clerico-nazionalista russo di qs ultimi tempi richiama alla mente/memoria proprio la summenzionata tendenza autoritario-egemonica sovietica (oltre che zarista), ancora una volta in funzione marcatamente antieuropea, antiilluminista e antioccidentale...

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    1. Provo ad azzardare una teoria 'antropologica'.
      Forse gli europei dell'est (russi e slavi) non hanno abbastanza talento commerciale per farci concorrenza su questo terreno.
      Allora cercano di spostarsi su un campo a loro più congeniale, che è quello dei 'muscoli', in cui possono più facilmente primeggiare.
      Spero di non aver scritto delle sciocchezze.

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    2. Probabilmente ha esercitato e continua ad esercitare una notevole influenza (anche) il tradizionale misticismo (a sfondo idealistico-romanticheggiante) del mondo russo-slavo, mai completamente rigettato nemmeno ai tempi dell'Unione Sovietica e che indubbiamente allontana qs ampia regione dalle democrazie liberali occidentali, tendenzialmente secolarizzate e cmq maggiormente aperte non soltanto agli scambi economico-commerciali ma anche al moderno pensiero scientifico... Saluti

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    3. Sono d'accordo.
      L'idealismo ha una grande forza trainante, ma non sempre porta nella direzione più utile.

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    4. > L'aggressivo militarismo clerico-nazionalista russo

      Francamente non guardo il dito, ma alla boria di invasati "morlamente" superiori dei guerrafondai liberal-dem degli SUA che stanno facendo quello che hanno programmato da anni, una guerra
      o - in Europa
      o - per separarla dall'Asia
      o - distruggere le vie di comunicazioni terrestri che potevano rendere inutile la loro potenza marittima
      o - prostrarne l'economia
      o- usando l'Ucraina e contro i russi
      o - che sono tra i pochi che resistono alla furia fodamentalistica arcobalenga.

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    5. o- usando l'Ucraina come arma contro i russi, per lavorarli ai fianchi

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. Certamente l'attuale guerra fa comodo a molti e la divisione tra buoni e cattivi è meno netta di quanto si creda.
    E la Cina, col suo formale distacco da super partes, sta acquisendo dei vantaggi geo-politici non indifferenti.

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