giovedì 10 marzo 2022

Pensierini - XLVI

EQUILIBRIO
Viviamo in sottile equiibrio tra il piacere della ripetizione ed il piacere della novità.
E su questo equilibrio, a ben vedere, si fonda tutto il mondo della moda e dello spettacolo.
L'importante, per vivere serenamente, è che nessuna delle due tendenze prenda troppo il sopravvento.
LUMEN


FIDUCIA
La civiltà consiste nel fidarsi di persone che non si conoscono. Questo è il vero salto di qualità che ha reso possibile la società moderna.
E più la fiducia è diffusa, e ben riposta, più la società è prospera.
LUMEN


SPIRITI LIBERI
Per essere degli spiriti liberi non è necessario sbandierare le verità scomode ai quattro venti. E' sufficiente avere la capacità di pensarle, anche tenendole per sè.
LUMEN


CAMBIAMENTO
Quando arriva un cambiamento, c'è sempre qualcuno che ci perde e qualcuno che ci guadagna.
La cosa stupida è cercare di fermarlo; la cosa intelligente è capire dove porta, e mettersi dalla parte di quelli che ci guadagnano.
LUMEN


IL TROPPO STROPPIA
Possedere troppe 'cose' (in casa o nei luoghi dove viviamo) è peggio che averne poche.
Perchè poi, quando te ne serve una, non la trovi oppure non ti ricordi nemmeno più di averla. Quindi finisci per comprarne un'altra.
Ma nel frattempo hai tutto lo spazio occupato malamente.
LUMEN


GIOCO D'AZZARDO
Le persone che si dedicano al gioco d'azzardo si dividono in due categorie: quelli che giocano pochi euro alla settimana (schedine, lotterie, ecc.) e quelli che giocano somme elevate (bische e casinò).
Entrambe possono essere soddisfatti, perché raggiungono facilmente il loro scopo: i primi giocano per sognare, i secondi giocano per perdere.
Gli unici che 'giocano' per vincere (e ci riescono sempre) sono i gestori.
LUMEN


TEOLOGIA
La Teologia è stata per lunghi secoli la dottrina suprema del pensiero umano, tanto da far affermare, senza vergogna, che 'Philosophia ancilla Theologiae'.
Ma i tempi sono cambiati e quel poco che ne rimane assomiglia sempre di più alla sua sorella profana, l'Astrologia: una presa in giro basata sul nulla.
LUMEN


MEDAGLIE
Se è vero che ogni medaglia ha il suo rovescio, è anche vero, per fortuna, che ogni rovescio ha la sua medaglia.
LUMEN

11 commenti:

  1. TEOLOGIA
    La T. si basa su un (consapevole o meno che sia, qui poco importa) equivoco di fondo: ritenere che una materia prettamente FIDEISTICA possa/debba essere spiegata (anche) con argomentazioni RAZIONALI.
    Non a caso Borges definiva la T. "un ramo della narrativa di fantascienza" e Odifreddi ha sostenuto che "chi vuol essere logico NON può essere teo-logico". Con buona pace dei sempre agguerriti Neotomisti contemporanei... Saluti

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    1. Caro Claude, hai perfettamente ragione e la definizione di Borges mi pare ironicamente perfetta.

      Quanto alla tua domanda iniziale (se l'equivoco dei teologi fosse consapevole o meno) io ritengo che, almeno all'inizio, la loro buona fede fosse sincera.
      Il loro era solo un errore logico, in quanto consideravano come presupposto ex ante della loro ricerca (l'esistenza di Dio, che non era in discussione) quella che invece era solo una ipotesi da verificare ex post.
      Ma erano altri tempi.

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  2. Caro Lumen,
    carini i tuoi pensierini che sembrano oltretutto farina del tuo sacco, non colti qua e là, insomma riflessioni tue che mi fanno riflettere, grazie.

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    1. In effetti cerco di tenere ben distinti i pensierini miei (modesti e molto saltuari) dai 'pensieroni' altrui.
      L'importante è che i miei 25 lettori (copyright Manzoni) trovino sempre qualcosa di interessante su cui riflettere.

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  3. Una lancia per la teologia

    È un po' troppo facile per noi fare dell'ironia sulla teologia. Non si dice che siamo nani sulle spalle dei giganti? Non siamo più intelligenti dei grandi o cosiddetti del passato che prendevano sul serio la teologia. I teologi nel loro tentativo di razionalizzare la fede sono stati spesso sagaci, persino geniali. Per cui meritano un certo rispetto e non facili ironie. Io continuo ad avere un certo rispetto e persino simpatia per Tommaso d'Aquino (che fra parentesi è diventato "il" filosofo dei cattolici solo nel XIX secolo, prima era solo un rispettabile pensatore del medioevo). Partendo da premesse sbagliate o fantasiose è possibile sviluppare un discorso assolutamente razionale e logico. Quando S. Tommaso dice: è indubitabile che la Bibbia è la parola di Dio, dà per scontato che questa asserzione è l'evidenza stessa - per lui e per tanti altri geniali pensatori, filosofi e teologi. S. Tommaso e gli altri non avevano scelta, bisognava partire da lì, dalla parola di Dio. Anche i geni non possono sottrarsi alla corrente dominante di pensiero, il cosiddetto Zeitgeist.
    Oggi anche un ragazzino un po' sveglio può sbeffeggiare un teologo, ma senza alcun merito. Può farlo perché nel frattempo il pensiero e soprattutto la scienza hanno fatto passi da giganti.
    C'è stato un francescano geniale matematico, Bernardo Lully, che si era prefisso di "dimostrare" la "necessità" della Trinità. Non dovremmo ridere di questi tentativi, anche se ovviamente non prendiamo più troppo sul serio certe ricerche. Quando Fermín de Pas, il canonico della "Presidentessa", prepara la sua predica in cui vuole dimostrare che il dogma dell'infallibilità pontificia, appena proclamato da Pio IX, è una stringente necessità teologica suscita in me ammirazione, perché lo fa in modo assolutamente logico e razionale. Solo che la premessa era sbagliata ...

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    1. << I teologi nel loro tentativo di razionalizzare la fede sono stati spesso sagaci, persino geniali. Per cui meritano un certo rispetto. >>

      Caro Sergio, su questo ti do ragione: i teologi erano sicuramente le menti migliori dele loro epoche.
      Ma, come dici tu stesso in chiusura di commento era la premessa ad essere sbagliata.

      Ora, io non so quanta forza 'mentale' ci voglia per negare i presupposti fondamentali della propria epoca (lo Zeitgeist, come lo chiami tu), ma i più grandi pensatori della storia umana, in fondo, sono quelli che ci sono riusciti.

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  4. EQUILIBRIO e MEDAGLIE
    Qs due pensierini (s'il vous plait) si tengono l'un l'altro: un po' sulla falsariga del classico e profondo emblema taoista dello Yin e dello Yang... Saluti

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    1. Un accostamento acuto il tuo,caro Claude, a cui non avevo pensato. Grazie.

      D'altra parte l'equilibrio tra due tendenze contrapposte è tipico di tutti gli esseri viventi, sballottati per loro natura tra le esigenze del fenotipo (il singolo individuo) e quelle del pool genico (la discendenza).
      Una tensione difficile e crudele, che però ha consentito alla vita di essere ancora qui dopo miliardi di anni.

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    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. Di più: la (spesso faticosa e mai del tutto compiuta) RICERCA dell'EQUILIBRIO potrebbe quasi essere considerata il paradigma fondamentale di riferimento per i vari sistemi fisico-chimici, biologici, ambientali, economico-politici e psico-sociali (a parte questioni di carattere termodinamico: cfr studi di Prigogine & altri)...

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    1. Vero anche questo.
      Io mi intendo poco (purtroppo) di chimica e di fisica, ma la tendenza all'equilibrio, ed il ritorno ad esso in caso di perturbazione, sono concetti che ricorrono spesso.
      La stessa energia, così fondamentale per noi esseri viventi (che dobbiamo combattere contro l'entropia), è costituita da una situazione di squilibrio che tende ad annullarsi.

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