(Dal
libro “Perché non possiamo non dirci darwinisti” di Edoardo
Boncinelli” – Sesta parte. Lumen)
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Uno degli effetti non secondari di tutte queste scoperte [nel
campo della genetica e dell’embriologia - NdL]
è quello di aver ispirato nei biologi la nuova consapevolezza che
spesso non sono gli individui a evolvere, ma i processi di sviluppo.
Quasi
nessun individuo nasce infatti adulto, ma lo diventa e, nel cammino
verso questo stadio, lo sviluppo ontogenetico – tutto ciò che
accade nel periodo che intercorre tra la fecondazione e lo stadio
adulto – può prendere diverse strade.
Oggi
possiamo sostenere senza timore di smentita che la teoria evolutiva
degli organismi pluri-cellulari tratta innanzitutto dell'evoluzione
dei processi di sviluppo degli esseri in questione.
Non
è un caso quindi che si sia venuta a imporre di recente una nuova
disciplina, molto di moda negli ultimi tempi, che prende il nome di
Evo-Devo, una contrazione di Evolutionary Developmental Biology,
ovvero una biologia dello sviluppo studiata sotto il profilo
evoluzionistico. Si tratta di una scienza che si propone di indagare
contemporaneamente lo sviluppo embrionale e l'evoluzione in un unico
contesto disciplinare.
In
teoria si sarebbe dovuto procedere in questa direzione da sempre,
poiché l'evoluzione riguarda lo sviluppo, ma lo studio dello
sviluppo embrionale presenta delle difficoltà che solo di recente si
sono potute aggirare. L'uomo, poi ama coniare nuovi termini e così è
nata questa nuova disciplina.
Oggi
non esiste comunque uno studio embriologico che non rientri o non
possa rientrare nell'ambito dell' Evo-Devo. Come tutte le mode,
questa gode forse di una considerazione esagerata, ma sicuramente è
molto produttivo pensare in termini di evoluzione e sviluppo o di
evoluzione dello sviluppo.
A
seguito delle critiche scientifiche alla teoria dell'evoluzione, poi
metabolizzate, e delle continue clamorose scoperte nel campo della
genetica, della biologia dello sviluppo e molecolare, ma anche della
zoologia, della botanica e dell'ecologia, ha preso corpo una proposta
scientifica che oggi ci sembra l'unica valida e che possiamo chiamare
neodarwinismo contemporaneo.
Si
tratta di una teoria che da quindici anni circa si è stabilizzata e
di cui possiamo finalmente esporre i punti fondamentali, anche se non
è questa la sede per addentrarsi troppo a fondo nella sua
articolazione.
L'intera
situazione può essere facilmente riassunta con una considerazione di
carattere generale: se la teoria di Darwin e le sue prime varianti
risultavano assai difficili da accettare perché conferivano al caso
e a eventi casuali un'importanza secondo molti esagerata, il moderno
neo-darwinismo ha finito per assegnare al caso un ruolo ancora
maggiore, così che questo è divenuto protagonista assoluto della
vicenda evolutiva.
Abbiamo
già avuto modo di definire cosa si intende con il termine caso.
Vediamo quindi più specificamente di che cosa stiamo parlando e come
il caso entri di diritto in molte, moltissime vicende evolutive.
Se
i capisaldi della moderna teoria dell'evoluzione rimangono infatti
ancora oggi quelli della proposta originaria di Darwin, ci si rende
conto con sempre maggior evidenza del fatto che la vita non si
sarebbe evoluta, e non apparirebbe come è, se non ci fossero stati
nei secoli e nei millenni grandissimi sconvolgimenti di natura
essenzialmente casuale, che possiamo assegnare ad almeno tre grandi
categorie: quelli non biologici, quelli biologici esterni e quelli
genetici o biologici interni. >>
EDOARDO
BONCINELLI
(continua)
La pubblicazione di questi brevi stralci del libro di Boncinelli è giunta più o meno alla metà e conto di terminare entro la fine dell'anno.
RispondiEliminaSpero che li abbiate trovati interessanti.
In effetti avevo già letto l'ottimo Saggio di B. alcuni anni fa, ma sicuramente rileggerne alcune parti NON fa male, anzi può aiutare a comprenderlo meglio...
RispondiEliminaE' un saggio che si rilegge sempre volentieri, sia per l'argomento, sia per il talento divulgativo e la chiarezza espositiva di Boncinelli.
EliminaSe qualcuno degli amici del blog non lo ha ancora letto, glielo consiglio... caldamente (data la stagione :-)).