BIG BANG
Credo che l'unica risposta sensata alla domanda "cosa c'era prima del Big Bang ?" sia questa: non lo sappiamo, non lo sapremo mai e, alla fin fine, non ce ne importa nulla.
Volendo proprio fare una ipotesi, ma solo per il gusto di farla, e dovendo escludere da un lato l'ipotesi Dio, in quanto ridicola, e dall’altro quella dei multi-versi, che non risolve nulla essendo un semplice rimando, potremmo concludere che la materia è eterna e finirla lì.
Tanto un’assurdità vale l'altra.
LUMEN
Credo che l'unica risposta sensata alla domanda "cosa c'era prima del Big Bang ?" sia questa: non lo sappiamo, non lo sapremo mai e, alla fin fine, non ce ne importa nulla.
Volendo proprio fare una ipotesi, ma solo per il gusto di farla, e dovendo escludere da un lato l'ipotesi Dio, in quanto ridicola, e dall’altro quella dei multi-versi, che non risolve nulla essendo un semplice rimando, potremmo concludere che la materia è eterna e finirla lì.
Tanto un’assurdità vale l'altra.
LUMEN
GIUSTO E INGIUSTO
Il confine tra “Giusto” ed ’”Ingiusto” non è un valore assoluto che “scende dal cielo”, ma è stabilito dalle leggi (scritte e non scritte) che governano una qualsiasi comunità.
Leggi che sono variabili, ed anche di molto, da tempo a tempo e da luogo a luogo, per cui ogni società ha - inevitabilmente e correttamente - il proprio concetto di giusto e ingiusto.
Dal che si possono dedurre 2 semplici corollari:
1 - ogni società, per funzionare, deve avere dei valori molto solidi e condivisi massimamente da tutti, altrimenti è il caos
2 - è abbastanza futile chiedersi se una società è più giusta di un'altra.
Il confine tra “Giusto” ed ’”Ingiusto” non è un valore assoluto che “scende dal cielo”, ma è stabilito dalle leggi (scritte e non scritte) che governano una qualsiasi comunità.
Leggi che sono variabili, ed anche di molto, da tempo a tempo e da luogo a luogo, per cui ogni società ha - inevitabilmente e correttamente - il proprio concetto di giusto e ingiusto.
Dal che si possono dedurre 2 semplici corollari:
1 - ogni società, per funzionare, deve avere dei valori molto solidi e condivisi massimamente da tutti, altrimenti è il caos
2 - è abbastanza futile chiedersi se una società è più giusta di un'altra.
LUMEN
PACIFISMO
Io sono un pacifista al 100 %, per cui posso dire che mi piacerebbe davvero tanto vedere la fine degli eserciti, delle armi e delle guerre.
Ma sono anche un “fenotipo consapevole”, per cui sono convinto che la terribile aggressività della nostra specie, innata per parte di gene ed a volte rinforzata per parte di meme (cultura), non ce lo consentirà mai.
Certo, adesso in Occidente si sta (abbastanza) in pace, ma il mondo è sempre in guerra da qualche parte e se il futuro è quello triste e povero che ci aspetta (per la ben nota crisi energetica ed ambientale in arrivo), le cose potranno solo peggiorare.
LUMEN
Io sono un pacifista al 100 %, per cui posso dire che mi piacerebbe davvero tanto vedere la fine degli eserciti, delle armi e delle guerre.
Ma sono anche un “fenotipo consapevole”, per cui sono convinto che la terribile aggressività della nostra specie, innata per parte di gene ed a volte rinforzata per parte di meme (cultura), non ce lo consentirà mai.
Certo, adesso in Occidente si sta (abbastanza) in pace, ma il mondo è sempre in guerra da qualche parte e se il futuro è quello triste e povero che ci aspetta (per la ben nota crisi energetica ed ambientale in arrivo), le cose potranno solo peggiorare.
LUMEN
ETA' DELL'ORO
Noi oggi siamo talmente impregnati dal mito della crescita - diventato il pensiero dominante della nostra cultura e della nostra società da alcuni secoli - da dimenticare che si tratta comunque di una NOVITA' culturale, portata dalla rivoluzione scientifica
Nei secoli (e nei millenni) passati il pensiero umano era votato o al mantenimento dell'equilibrio (da cui, il culto enorme delle conoscenze passate), o addirittura alla nostalgia per un passato migliore (la c.d. età dell'oro, presente in moltissimi miti ancestrali).
Ne consegue che tornare ad una società dell'equilibrio potrebbe non essere culturalmente impossibile, se non fosse che dovremmo forse rinunciare alla spinta propulsiva del pensiero scientifico. Un bel rebus...
LUMEN
Noi oggi siamo talmente impregnati dal mito della crescita - diventato il pensiero dominante della nostra cultura e della nostra società da alcuni secoli - da dimenticare che si tratta comunque di una NOVITA' culturale, portata dalla rivoluzione scientifica
Nei secoli (e nei millenni) passati il pensiero umano era votato o al mantenimento dell'equilibrio (da cui, il culto enorme delle conoscenze passate), o addirittura alla nostalgia per un passato migliore (la c.d. età dell'oro, presente in moltissimi miti ancestrali).
Ne consegue che tornare ad una società dell'equilibrio potrebbe non essere culturalmente impossibile, se non fosse che dovremmo forse rinunciare alla spinta propulsiva del pensiero scientifico. Un bel rebus...
LUMEN
GIOIA E SOFFERENZA
Diceva già Giacomo Leopardi che "piacer figlio d'affanno", per cui evitare la sofferenza ottunde anche la nostra capacità di gioire. Ma cercare di attenuare la sofferenza è non solo legittimo, ma anche inevitabile.
E allora ? L'ideale sarebbe di poter gioire delle cose che abbiamo, senza passare per il giogo della soffrìerenza.
Qualcuno, più fortunato, ci riesce, altri no. E se questi ultimi sono la maggioranza (come temo accada nel ricco occidente) ecco che è la società nel suo complesso che diventa infelice.
Mi è capitato di leggere che, nelle classifiche sulla felicità (percepita) dei vari popoli della terra, quelli più poveri del terzo mondo stanno spesso davanti ai ricchi occidentali. E' un apparente paradosso, ma la cosa, a livello antropologico, ha sicuramente delle spiegazioni più profonde.
LUMEN
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