Le esplorazioni spaziali vengono considerate, dai governi ma anche dalla gente comune, come uno dei risultati più gloriosi dell'umanità, ed è vero.
Ma, come dimostra questo post, possono essere viste anche in un'ottica critica.
Da un lato c'è lo scetticismo per l'effettiva utilità di tutti gli sforzi profusi e dei miliardi spesi, (anche se poi molte tecnologia spaziali hanno avuto delle ricadute utili nella vita sulla Terra).
Dall'altro ci sono i dubbi, a volte anche scientifici, sull'effettivo raggiungimento di certi obbiettivi (a partire dal mitico sbarco sulla Luna del 1969).
Forse dovremmo occuparci di problemi più Terra-Terra.
LUMEN
Ma, come dimostra questo post, possono essere viste anche in un'ottica critica.
Da un lato c'è lo scetticismo per l'effettiva utilità di tutti gli sforzi profusi e dei miliardi spesi, (anche se poi molte tecnologia spaziali hanno avuto delle ricadute utili nella vita sulla Terra).
Dall'altro ci sono i dubbi, a volte anche scientifici, sull'effettivo raggiungimento di certi obbiettivi (a partire dal mitico sbarco sulla Luna del 1969).
Forse dovremmo occuparci di problemi più Terra-Terra.
LUMEN
CONQUISTE INUTILI
La vicenda della Conquista dello Spazio è stata gonfiata da troppa retorica, da troppa politica, e perfino da troppa propaganda militare.
La prima colpa l’ebbe l’Unione Sovietica che strombazzò il primo Sputnik come il sorpasso della Russia sull’America. Per non parlare del successo di avere inviato il primo uomo in orbita. Era successo che la Russia si era interessata prima degli Stati Uniti a quel genere di prodezze.
Così, quando poi questi ultimi si credettero in dovere di accettare la sfida, partirono con l’handicap del tempo perduto. Ma vinsero lo stesso. Tanto che quando, nel 1969, Armstrong e Aldrin atterrarono sulla Luna, la prodezza ebbe soprattutto il valore di una riconferma del primato scientifico e militare americano.
Poi, su questo, si innestò l’esplosione di retorica provocata dall’entusiasmo dell’intero mondo. Si parlò di nuova era (l’era spaziale, appunto), di conquista dello spazio, di future mete mirabolanti.
Le persone di buon senso non si facevano di queste illusioni. Armstrong e Aldrin erano due eroi dal coraggio fenomenale, ma l’impresa non avrebbe condotto a nulla. Il suo significato era semplicemente militare, e in questo senso con l’atterraggio sulla Luna la Nasa aveva completato la sua missione. Oltre non si poteva andare. (…)
La Luna è totalmente inutile, dal punto di vista economico. Non solo non contiene né aria né acqua, ma è, secondo i momenti, o troppo calda (la faccia illuminata dal Sole) o troppo fredda. Se anche i ciottoli che la ricoprono fossero d’oro, per quanto costa andarci, raccoglierli e tornare, probabilmente costa meno l’oro delle miniere africane.
L’uomo non ha conquistato e non conquisterà mai lo spazio. Nessuno può conquistarlo. Lo stesso pianeta Marte, di cui tanto si parla, non soltanto è una meta lontana, difficile ed estremamente costosa, ma andare su quel pianeta non servirebbe assolutamente a niente. Se non a dire: «Ci siamo stati».
GIANNI PARDO
TECNOLOGIA ANNI '60
Quindi, limitandoci all'ultimo anno [e mezzo] di esplorazioni lunari, coi supercomputer e le AI, i rilevatori laser e le scansioni del terreno in HD, la sonda giapponese Hakuto-R si è schiantata (un eventuale equipaggio sarebbe morto), la sonda russa Luna 25 si è schiantata (un eventuale equipaggio sarebbe morto), la sonda USA Peregrine si è guastata dopo pochi minuti di volo (un eventuale equipaggio sarebbe morto), la sonda giapponese SLIM è atterrata capovolta (un eventuale equipaggio sarebbe morto).
La sonda indiana Chandrayaan 3 è atterrata e ha trasmesso poche foto e tre brevissimi video.
Invece grazie alla straordinaria tecnologia degli anni '60 (purtroppo perduta) gli americani nel 1969-72, con un'astronave senza schermatura per le radiazioni e con astronauti protetti dalle temperature estreme solo da miracolose tute raffreddate con 5 litri d'acqua, hanno portato in bellezza 12 astronauti.
Si sono trattenuti sulla Luna fino a tre giorni, nei quali hanno perfino ballato, cantato, giocato a golf e fatto rally con un'auto pieghevole tenuta nel bagagliaio del LEM, trasmesso in diretta ore e ore di video, girato filmati e scattato centinaia di ottime foto. E ovviamente scavato col piccone e riportato 383 kg. di rocce.
Poi sono decollati, hanno centrato l'astronave madre che passava in cielo a 6000 km./h, l'hanno agganciata e sono tornati a Terra freschi e riposati.
GIULIANO BRUNI
COMPLOTTO LUNARE
Esistono numerose prove indipendenti, cioè non fornite dalla Nasa, sull’autenticità delle missioni [lunari].
Per esempio, sonde inviate in orbita lunare da altri Paesi – il Giappone, l’India e persino un Paese rivale degli Stati Uniti come la Cina – hanno fotografato gli oggetti lasciati sul satellite dalle missioni Apollo.
Inoltre, nessun esperto (astronauta, ingegnere aerospaziale, astrofisico, geologo che ha esaminato le rocce lunari) ha mai sollevato dubbi sulle missioni, nemmeno tra gli esperti non americani.
Falsificare sei viaggi sulla Luna sarebbe stato impossibile. Non sarebbe stato realizzabile, in particolare, un enorme set cinematografico privo di atmosfera.
Inoltre, sarebbe stato necessario lanciare comunque i razzi Saturn V (i lanci avvennero sotto gli occhi del pubblico) e falsificare migliaia di fotografie, centinaia di ore di videoregistrazioni e comunicazioni con le basi sulla Terra, nonché un’infinità di documenti tecnici, tutti perfettamente coerenti tra loro (e oggi consultabili in internet sia per Apollo 11 sia per le altre missioni).
Infine, sarebbe stato necessario garantirsi il silenzio di migliaia e migliaia di cittadini: le missioni Apollo coinvolsero complessivamente 400.000 persone e, se tutto fosse stato finto, una grossa parte di loro doveva essere messa a parte del complotto.
GEOPOP
LA VERSIONE DI ECO
La prova scientificamente inoppugnabile è una sola: gli unici che potevano controllare se lo sbarco [sulla Luna] era avvenuto (perché avevano già inviato lassù delle telecamere e avevano altre sofisticate possibilità di monitoraggio), e gli unici che avevano tutto l'interesse a sbugiardare gli americani, erano i russi.
Se i russi sono stati zitti significa che lo sbarco sulla Luna era vero. Fine del dibattito.
UMBERTO ECO
La vicenda della Conquista dello Spazio è stata gonfiata da troppa retorica, da troppa politica, e perfino da troppa propaganda militare.
La prima colpa l’ebbe l’Unione Sovietica che strombazzò il primo Sputnik come il sorpasso della Russia sull’America. Per non parlare del successo di avere inviato il primo uomo in orbita. Era successo che la Russia si era interessata prima degli Stati Uniti a quel genere di prodezze.
Così, quando poi questi ultimi si credettero in dovere di accettare la sfida, partirono con l’handicap del tempo perduto. Ma vinsero lo stesso. Tanto che quando, nel 1969, Armstrong e Aldrin atterrarono sulla Luna, la prodezza ebbe soprattutto il valore di una riconferma del primato scientifico e militare americano.
Poi, su questo, si innestò l’esplosione di retorica provocata dall’entusiasmo dell’intero mondo. Si parlò di nuova era (l’era spaziale, appunto), di conquista dello spazio, di future mete mirabolanti.
Le persone di buon senso non si facevano di queste illusioni. Armstrong e Aldrin erano due eroi dal coraggio fenomenale, ma l’impresa non avrebbe condotto a nulla. Il suo significato era semplicemente militare, e in questo senso con l’atterraggio sulla Luna la Nasa aveva completato la sua missione. Oltre non si poteva andare. (…)
La Luna è totalmente inutile, dal punto di vista economico. Non solo non contiene né aria né acqua, ma è, secondo i momenti, o troppo calda (la faccia illuminata dal Sole) o troppo fredda. Se anche i ciottoli che la ricoprono fossero d’oro, per quanto costa andarci, raccoglierli e tornare, probabilmente costa meno l’oro delle miniere africane.
L’uomo non ha conquistato e non conquisterà mai lo spazio. Nessuno può conquistarlo. Lo stesso pianeta Marte, di cui tanto si parla, non soltanto è una meta lontana, difficile ed estremamente costosa, ma andare su quel pianeta non servirebbe assolutamente a niente. Se non a dire: «Ci siamo stati».
GIANNI PARDO
TECNOLOGIA ANNI '60
Quindi, limitandoci all'ultimo anno [e mezzo] di esplorazioni lunari, coi supercomputer e le AI, i rilevatori laser e le scansioni del terreno in HD, la sonda giapponese Hakuto-R si è schiantata (un eventuale equipaggio sarebbe morto), la sonda russa Luna 25 si è schiantata (un eventuale equipaggio sarebbe morto), la sonda USA Peregrine si è guastata dopo pochi minuti di volo (un eventuale equipaggio sarebbe morto), la sonda giapponese SLIM è atterrata capovolta (un eventuale equipaggio sarebbe morto).
La sonda indiana Chandrayaan 3 è atterrata e ha trasmesso poche foto e tre brevissimi video.
Invece grazie alla straordinaria tecnologia degli anni '60 (purtroppo perduta) gli americani nel 1969-72, con un'astronave senza schermatura per le radiazioni e con astronauti protetti dalle temperature estreme solo da miracolose tute raffreddate con 5 litri d'acqua, hanno portato in bellezza 12 astronauti.
Si sono trattenuti sulla Luna fino a tre giorni, nei quali hanno perfino ballato, cantato, giocato a golf e fatto rally con un'auto pieghevole tenuta nel bagagliaio del LEM, trasmesso in diretta ore e ore di video, girato filmati e scattato centinaia di ottime foto. E ovviamente scavato col piccone e riportato 383 kg. di rocce.
Poi sono decollati, hanno centrato l'astronave madre che passava in cielo a 6000 km./h, l'hanno agganciata e sono tornati a Terra freschi e riposati.
GIULIANO BRUNI
COMPLOTTO LUNARE
Esistono numerose prove indipendenti, cioè non fornite dalla Nasa, sull’autenticità delle missioni [lunari].
Per esempio, sonde inviate in orbita lunare da altri Paesi – il Giappone, l’India e persino un Paese rivale degli Stati Uniti come la Cina – hanno fotografato gli oggetti lasciati sul satellite dalle missioni Apollo.
Inoltre, nessun esperto (astronauta, ingegnere aerospaziale, astrofisico, geologo che ha esaminato le rocce lunari) ha mai sollevato dubbi sulle missioni, nemmeno tra gli esperti non americani.
Falsificare sei viaggi sulla Luna sarebbe stato impossibile. Non sarebbe stato realizzabile, in particolare, un enorme set cinematografico privo di atmosfera.
Inoltre, sarebbe stato necessario lanciare comunque i razzi Saturn V (i lanci avvennero sotto gli occhi del pubblico) e falsificare migliaia di fotografie, centinaia di ore di videoregistrazioni e comunicazioni con le basi sulla Terra, nonché un’infinità di documenti tecnici, tutti perfettamente coerenti tra loro (e oggi consultabili in internet sia per Apollo 11 sia per le altre missioni).
Infine, sarebbe stato necessario garantirsi il silenzio di migliaia e migliaia di cittadini: le missioni Apollo coinvolsero complessivamente 400.000 persone e, se tutto fosse stato finto, una grossa parte di loro doveva essere messa a parte del complotto.
GEOPOP
LA VERSIONE DI ECO
La prova scientificamente inoppugnabile è una sola: gli unici che potevano controllare se lo sbarco [sulla Luna] era avvenuto (perché avevano già inviato lassù delle telecamere e avevano altre sofisticate possibilità di monitoraggio), e gli unici che avevano tutto l'interesse a sbugiardare gli americani, erano i russi.
Se i russi sono stati zitti significa che lo sbarco sulla Luna era vero. Fine del dibattito.
UMBERTO ECO
Argomento ricco e stimolante: in sintesi (a mio avviso) le esplorazioni spaziali rappresentano una delle migliori testimonianze della "forza gentile" dell'intelligenza scientifico-tecnica (viceversa spesso accusata di indicibili abomini...), hanno avuto numerose utili ricadute pratiche e hanno inoltre avviato l'importante comparto della Space Economy. Quanto alle immancabili teorie cospirazioniste, mi sembra che le parole qui riportate da Geopop e da U.Eco lascino ben pochi margini a qualsivoglia discussione non viziata da pregiudizi ideologico-politici. Saluti
RispondiEliminaAppioppato sette più a Lumen perché stavolta ha scelto con cura le parole da non dire. Fine diplomatico, va letto fra le righe. Sottoscrivo la sua glossa nell'ottica di cui sopra...
RispondiEliminaSulla luna non c'è andato nessuno. Semplicemente perché non si può oltrepassare la cupola che sovrasta il nostro habitat piano o piatto, ovviamente. E come dovrebbe essere sennò? Anche il massone Eco ce lo dice, con la sua non-risposta....o no?
Ci sarebbero più cose da fare qui sul nostro piano, Orazio, di tutte le stelle che tu asserisci popolare lo spazio infinito...
"Sulla luna non c'è andato nessuno."
EliminaScusa, Mauro, ma su cosa si basa questa affermazione?
A me pare inverosimile che si sia trattato di una colossale messinscena, e questo è anche, ne sono sicuro il parere di Lumen e di altri frequentatori del blog. Nota che a me dell'allunaggio non me ne fregò niente. Ricordo benissimo la generale euforia per la straordinaria impresa in quell'estate del 1969, io era assolutamente indifferente a quell'americanata. Lo stesso non posso credere a un'allucinazione mondiale. Mi dirai forse che sono maestri nell'abbindolare il popolino. Ma poi che ci siano andati o meno qui siamo inguaiati come prima, anzi più di prima, altro che "un primo passo dell'umanità" per la conquista dello spazio.
Leggendo da un po' di anni siti che si occupano di complotti lunari ho visto materiale con cui si potrebbe riempire un libro, e bello grosso:
RispondiEliminaNon sono mai andati sulla luna, è tutto un film diretto da Stanley Kubrik (come se fosse stato lui a creare gli effetti speciali di odissea nello spazio..)
Non sono andati sulla luna ma ci hanno trovato gli alieni che hanno proibito di tornarci.
Non sono andati sulla luna ma c'erano già colonie umane su Marte.
Sono andati con una missione segreta, apollo 20, per recuperare un'astronave aliena...
E via con complotti di tutti i generi...
C'è anche la terra piatta e la famosa cupola.
"L’uomo non ha conquistato e non conquisterà mai lo spazio."
RispondiEliminaPer il momento non se ne parla proprio e nemmeno in un più o meno lontanto futuro. Ma non sarei così assertivo come Pardo, a parte che parlare di "conquista dello spazio" è abbastanza ridicolo (incredibile come l'uomo ami gonfiare il petto). Prima o poi l'uomo dovrà lasciare la Terra per non finire arrosto e Marte potrebbe essere un'alternativa, anche secondo Margherita Hack. Bisognerebbe rendere abitabile il pianeta, cosa che appare per il momento fantascientifica, ma fra diecimila, centomila anni chissà. Se il genere umano esisterà ancora ovviamente. Ma mai dire mai. Altre civiltà della Via Lattea, più avanzate della nostra, forse ci osservano. E secondo Hawkins potrebbero avere benissimo cattive intenzioni ... Intanto vediamo come si può arrivare a fine secolo in condizioni decenti, non è sicuro.
Terra piatta è riduttivo e canzonatorio, pure offensivo per chi si offende. Io no, a me non cambia nulla, né vengo qua a far proseliti eccetera eccetera . Esiste il vasto piano orizzontale, quello sì....Ho riscoperto la genesi, da agnostico quale io sono, ovvero il resoconto della creazione, abbastanza fedele, e comune a tutte o quasi le civiltà e/o le leggende dei popoli terrestri.
RispondiEliminaIl complotto, quello vero, è ordito dal potere, dalle elites finanziarie, religiose ed aristocratiche ai danni del popolino, fino all'ultimo machiavello, recente, del tappo di plastica che non si stacca dalla bottiglia.... Tutte afflizioni, cilicio per i prigionieri eccetera eccetera.
La luna è una luce, il sole pure, i pianeti son stelle vaganti, lo spazio a noi concesso è limitato dalle pareti del terrario-acquario che ci "ospita " , porzione circoscritta del vasto piano orizzontale.
E comunque si potrebbe parlare per ore di forza di gravità ma l'acqua nel frattempo mai si attaccherebbe ad una sfera. Specialmente se appoggiata sul nulla, roteante su se stessa a mach 1.4 di velocità ....
Come si sia finiti in questo merdaio io non so. Importante non ritornarci, se possibile.
Ringrazio tutti gli amici del blog per i loro commenti, a quali non ho molto da aggiungere avendo una conoscenza molto modesta dell'astronomia e dei viaggi spaziali.
RispondiEliminaMi sento però di fare una precisazione di carattere personale: io credo nelle leggi della natura e pertanto respingo tutto ciò che ne risulta in contrasto (a cominciare dalla Terra piatta); la teoria del complotto lunare, però, sembra una cosa diversa, che viola solo la nostra fiducia nei Governi e negli esseri umani in generale.
Per questo ritengo che se possa discutere.
Caro Lumen, come ho già detto il termine terra piatta indispone pure me, che non sono certo un sostenitore della spinning ball, o sfera roteante, anche se al contrario di te non penso che le leggi della natura abbiano più significato, valenza, se afferenti ad una miriade di pallette più o meno infuocate, piuttosto che ad un vasto piano orizzontale....Rispetto il tuo punto di vista.
RispondiEliminaIo aspetto che il famoso telescopio orbitante Hubble sia puntato verso la terra, aspetto finalmente una foto reale del mio penitenziario, non un fotomontaggio peraltro di pessima fattura. Tanto per dirne una.
Ho smesso da tempo di lambiccarmi il cervello coi dogmi religiosi e con quelli scientifici, entrambi parto di nenti malate e/o diaboliche. Mi faccio bastare il mio cervello, il mio istinto, dei quali mi fido ormai quasi ciecamente...
"Ho smesso da tempo di lambiccarmi il cervello coi dogmi religiosi e con quelli scientifici"
EliminaMa la scienza non ha dogmi, ha addirittura abolito il concetto di verità o meglio di verità assoluta. Tutte le nostre conoscenze sono o sarebbero transitorie, valide oggi domani chissà. Non credo si possano mettere sullo stesso piano dogmi religiosi e enunciati scientifici. Confesso però, essendo un debole di mente, di essere ancora attaccato al concetto di verità. Non mi sembra che il principio di non contraddizione sia valido solo momentaneamente. E la velocità della luce è o non è di ca. 300'000 km al secondo? Pare invece che il bigbang e il bigcrunch siano solo teorie, anche se mi pare universalmente riconosciute. Insomma, i dogmi religiosi sono pure sciocchezze, ma la scienza è una cosa abbastanza seria, ci permette di scambiarci messaggi via email, una cosa semplicemente pazzesca (un messaggio arriva in Australia in una frazione di secondo, appunto alla velocità della luce). Una volta una lettera ci metteva settimane e mesi! I religiosi distinguono tra scienza e scientismo, la prima sarebbe una cosa seria, il secondo invece ideologia. Il bue che dà del cornuto all'asino!
Proprio così: non solo la scienza non ha dogmi, ma si fonda proprio sull'ammissione dell'ignoranza.
EliminaLa missione degli scienziati è quella di ricercare sempre cose nuove: e non si cerca ciò che si sa, ma solo ciò che non si sa.
Uno storico faceva notare che, in passato, le persone erano ignoranti, ma non lo sapevano.
Partivano dal presupposto che Dio, tramite i libri sacri, avesse comunicato loro tutto quello che era importante sapere ed erano soddisfatti così.
Poi qualcuno si è reso conto che c'erano molte cose sconosciute che erano ugualmente importanti, ha ammesso la propria ignoranza ed ha deciso di scoprirle.
In tal modo è nata la mentalità scientifica e poi, con la sua diffusione, quella che si può definire l'Era della Scienza.
Di cui noi oggi beneficiamo a piene mani, anche se a volte ci sentiamo autorizzati a criticarla.
Il concetto di 'verità' appartiene originariamente all'ambito logico-filosofico: attingendo in maniera adeguata a tale concetto la Scienza moderna può mantenere la propria naturale "tensione" verso la conoscenza della realtà (concetto peraltro a sua volta abbastanza problematico...) SENZA CADERE nell'insidiosa trappola del possesso di verità assolute (tipiche invece dell'ambito religioso-confessionale).
EliminaGiusta precisazione la tua: 'verità' e 'realtà' non sono sempre sinonimi.
EliminaX Sergio
RispondiEliminaSpesso si fa confusione sul termine teoria, molti che sostengono cose eterodosse, tipo la terra piatta, respingono le osservazioni che non gli garbano dicendo che sono "teorie", in termini scientifici le teorie sono gruppi di concetti che spiegano le osservazioni e permettono di prevedere eventi futuri, ad esempio la teoria della gravità permette di prevedere la caduta dei corpi e di determinarne la velocità.
Cose non sufficientemente provate, come il big bang e il big crunch dovrebbero essere definite ipotesi e non teorie, naturalmente nuove scoperte possono confermare le ipotesi o confutarle. Questa è la differenza tra la scienza e la creduloneria.
Direi che, a livello lessicale, si possono individuare tre termini diversi:
Eliminaleggi (quando non ci sono più dubbi), teorie (quando ci sono ancora dei margini di precisazione) ed ipotesi (quando si sta ancora lavorando alla soluzione).
Correggetemi se sbaglio.
Ragazzi, qui finisce che mi fate fare la figura del sempliciotto Renzo al cospetto dell'Azzeccagarbugli. Non che io sia permaloso, però....:-))
RispondiEliminaIo aborro la scienza dogmatica, cugina stretta del fideismo religioso. Questo si.
Venendo al nostro habitat, alla sua forma, mi sia consentito dire, come diceva Fanfani, che l'ipotesi della sfera è appunto una ipotesi, ben lungi dall'essere una legge, posto nulla si può dimostrare aldilà di ogni ragionevole dubbio. Ergo l'ipotesi opposta, quella del piano orizzontale va accettata, come ipotesi posto che non la si può negare aldilà di ogni ragionevole dubbio. La seconda ipotesi è la più logica. Il che poco non è ...
Tranquillo Mauro, qui c'è posto per tutti.
EliminaBasta che si tratti di persone cortesi e civili (e tu appartieni ampiamente alla categoria).
Scherzavo Lumen, scherzavo...
RispondiEliminaUna delle traduzioni di Nasa dall'ebraico è menzogna....
Che uomini, che macchine, fotografiche. Avevano una Hassemblad a tracolla, veramente sulla panza, sopra la tutina da apicultori, una macchinetta fotografica di plastica e guttaperca. Capace però di resistere ad escursioni termiche più cento, meno cento...e la pellicola interna? Avrebbe dovuto fondersi, a rigor di logica. O no?
Meditate gente, meditate.
La questione del "falso allunaggio'" può fare riflettere su quelle che si definiscono "teorie del complotto", che sono resistenti alle critiche perché seguono una logica circolare: non ci sono prove certe che l'uomo sia sbarcato sulla luna e, di conseguenza, non ci sono prove per negare che si tratti di una messinscena. Questo modo di pensare garantisce a chi si sente vittima la più completa garanzia verità. È un modo comodo di pensare che entra in crisi solo quando appare una evidenza scientifica che smonta il complotto in questione. E quando si scoprono gli altarini, si arriva anche a pensare che la scienza si inganni (è il caso recente della pugile che ha fatto cronaca).
RispondiEliminaCaro Agostino, le teorie del complotto prosperano soprattutto per la scarsa credibilità delle dichiarazioni ufficiali dei Governi.
EliminaE questo è un problema molto serio.
Hasselblad, nome giusto della macchinetta fotografica portata nello spazio, roba da decine di dollari da Wall Mart, regalo per la prima comunione et similia. Però resistente alle estreme temperature ma non solo, operativa pure nel vuoto pneumatico, stante le mancanza, così dicono, di atmosfera sul nostro satellite eccetera eccetera. Ma come si fa, come si fa, a credere a questi cialtroni, gente che prende a pugni il nostro intelletto, la logica comune, il comune senso del pudore, se vogliamo.
RispondiEliminaNel film Capricorn One ammettono l'inganno sulle missioni extra terrestri.
"Hasselblad, nome giusto della macchinetta fotografica portata nello spazio, roba da decine di dollari da Wall Mart, regalo per la prima comunione et similia"...fossi in te non andrei a dire una cosa simile a Göteborg, è vero che gli svedesi sono gente tranquilla, ma non si sa mai... Le macchine fotografiche usate nelle missioni Apollo erano state costruite tenendo conto delle particolari condizioni (eran state già testate nelle missioni mercury e gemini). Quanto a Capricorn one è strano che chi realizza complotti non possa fare a meno di farci un film per farlo sapere.
Elimina@ Madscientist
EliminaHo sentito parlare delle Fasce di Van Allen, che sarebbero molto pericolose, quasi letali, per i cosmonauti che le devono attraversare, e quindi, necessariamente, per le navicelle dirette sulla Luna.
Tu cosa ne pensi ?
@ Lumen
EliminaRimanere a lungo nella zona delle fasce di Van Allen è senza dubbio pericoloso, ma attraversare in poco tempo viaggiando ad oltre 10 km al secondo comporta un assorbimento di radiazioni pari ad una TAC. Inoltr ci sono regioni meno dense, basta passare la zona approffitando di quelle.
Ti ringrazio molto.
EliminaCome saprai, è una delle obiezioni scientifiche più serie in merito ai viaggi lunari.
Scusa se ti correggo Lumen, trattasi di una delle obiezioni teoriche, non scientifiche, posto nessuno mai le attraversò e forse mai le attraverserà, e poi, per andare dove? Comunque sia, dopo le cosiddette fasce troveremmo la cupola solida che separa le acque di sotto da quelle di sopra secondo la genesi, a mio avviso invece circoscrive il nostro caravanserraglio. Andare nello spazio? Per trovinare sltri siti? Ma per favore, prima bonifichiamo i nidi di vipera terragni, magari migliorando noi stessi. Superando le congenite fasce di stronzaggine che ci avvilippano. Mi si passi il termine grossier... Qualcuno poi mi spieghi la propulsione dei razzi spaziale che spingerebhrro sul nulla....
EliminaFine miei interventi al riguardo. Madscientist è ferrato e mi congratulo, non solo lui peraltro.
<< Dio disse: «Sia il firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque».
EliminaDio fece il firmamento e separò le acque, che sono sotto il firmamento, dalle acque, che son sopra il firmamento. E così avvenne.
Dio chiamò il firmamento cielo. >>
Ti confesso che non ho mai capito bene il significato (simbolico) di questo passo: avrebbe diviso l'acqua del mare da quella della pioggia ? L'acqua salata dall'acqua dolce ?
Sembrerebbe il firmamento con le luci sotto, fosse simbolicamente posto a separare l'oceano di sopra da quello di sotto, ivi comprese le terre emerse . E si aprirono le cataratte del cielo, aperture attraverso le quali venne infiltrata l'acqua del diluvio universale? O forse la rottura di una enorme diga costruita in altura e che allago, ' buona parte del medio oriente? Mah.
EliminaLa genesi va letta fra le righe, fidandoci ahimè delle traduzioni degli spesso disonesti sacerdoti e ciurmaglia affine.
In effetti le traduzioni dall'ebraico antico sono tutto meno che semplici.
EliminaBiglino docet .
150 gradi al sole, meno 90 all'ombra....senza una protezione adeguata dubito le macchine fotografiche avrebbero funzionato. E la pellicola? Tutte teorie dato che sulla luna mai nessuno ha messo piede, specialmente in tenuta da gitante ai castelli e con scarsa provvista di ossigeno, viste
RispondiEliminaLe contenute dimensioni dello zaino posteriore dei sedicenti astronauti che alloggiava pure il sistema di raffreddamento tuta, se non erro.
Sembra le elites siano tenute a rivelare, in qualche modo, i loro misfatti. Curiosa la serie animata dei Simpson...
Tutti pareri personali, ribadisco.
,
E cmq volgere lo sguardo all'Universo (a partire ovviamente dal Sistema solare) oltre ad assecondare il "naturale" impulso umano alla Conoscenza può distrarre almeno un poco dalle numerose e spesso deprimenti criticita' presenti sulla Terra... Saluti
RispondiEliminaDiciamo che può farci coraggio nella soluzione dei problemi terrestri.
EliminaChe sono tanti, ma sono in buona parte risolvibili, perchè dipendono solo da noi.