giovedì 3 aprile 2025

Pensierini – LXXXV

SCIENZA E CONOSCENZA
Essendo un grande ammiratore della Scienza, posso permettermi il lusso, per una volta, di parlarne in modo critico.
Il punto dolente è quello dei rapporti tra scienza e potere, a proposito dei quali Luca Pardi ha fatto questa acuta osservazione:
« La società industriale ha sviluppato e finanziato la scienza [solo] per progredire nel campo dell’ottimizzazione di ognuno dei [suoi] fattori produttivi, incluso quello dello sterminio dei concorrenti.
Le scienze dure come quelle soft, quelle naturali come quelle sociali servono a questo, aumentare la potenza. La conoscenza è solo un sottoprodotto ».
L'affermazione di Pardi è ineccepibile, perchè la storia lo ha dimostrato ampiamente, e quindi, anche se non fa piacere, bisogna accettarla.
Per fortuna, la conoscenza scientifica, una volta acquisita, resta comunque un valore a disposizione di tutti. E non è una cosa da poco.
LUMEN


INCREDIBILE MA FALSO
'Incredibile ma vero' è il titolo di una fortunata rubrica della Settimana Enigmistica, che riporta le notizie più strane e stravaganti, ma vere, che ci giungono dal mondo.
Si tratta di un ossimoro simpatico ed innocuo, che però, in caso di propaganda, può essere facilmente rovesciato in 'verosimile ma falso'.
I media sono sempre esistiti (anche prima dell'invenzione della stampa, quando si basavano sui raccoti orali), ma oggi, grazie alle tecnologia moderna, abbiamo raggiunto un livello di inter-connessione vertiginoso.
Mi chiedo quindi; ma il Web, nel quale navighiamo allegramente ogni giorno, come si pone ?
Si pone sostanzialmente a metà, nel senso che vi si trova (letteralmente) di tutto, ma che le verità e le falsità sono talmente intrecciate da rendere molto difficile l'orientamento.
Però, come si fa a rinunciare a questa cornucopia (quasi gratuita) della conoscenza, a questo contenitore infinito di cose interessanti ?
Io, nel mio piccolo, non ci riuscirei mai e quindi mi limito a richiamare un vecchio detto latino che mi sembra appropriato: SI SAPIS, SIS APIS, Se sei saggio, fai come l'ape (che sceglie fior da fiore).
LUMEN


STATO ETICO
Gli studiosi di socio-politica tendono a distinguere, a grandi linee, tra Stato Etico e Stato Laico.
I primi seguono, nelle loro leggi, una bel precisa ideologia (religiosa o di altro genere), mentre i secondi si dichiarano eticamente neutri.
Nelle pratica, però, le cose sono molto più sfumate ed al riguardo ho letto una bellissima frase di Roberto Pecchioli, che condivido senza riserve:
« Lo Stato eticamente neutro non esiste: attraverso leggi e politiche, i governanti inviano sempre messaggi di approvazione o disapprovazione ».
Non voglio dire che le autocrazie siano uguali alle democrazie liberali: le differenze ci sono e (per nostra fortuna) sono notevoli.
Ma è sempre molto difficile tenere il diavoletto etico fuori dalla porta.
LUMEN


CAPO-BRANCO
Si dice che, per un cane, il 'padrone' umano rappresenti una sorta di capo-branco, di 'maschio alfa' (anzi super-alfa).
Questo è vero, ma con una differenza importante: che il capo-branco è un suo simile, quindi anche un concorrente sessuale, mentre il 'padrone' umano non lo è.
Quindi, il cane lo sente superiore a sè (in genere, molto superiore), ma in modo diverso.
Tanto è vero che manifesta nei confronti del 'padrone umano' un affetto sincero e fiducioso, che non potrebbe mai riservare ad un semplice capo-branco.
LUMEN


CALO DEMOGRAFICO
Il calo demografico dell'occidente è un problema che sicuramente esiste.
Si può discutere (come ho fatto spesso nel blog) se sia un bene o sia un male, ma certamente non lo si può negare,
I natalisti si augurano che i governi intervengano attivamente, con norme e provvidenze, a favore della natalità, ma io credo che, anche volendo, non sia possibile fare molto.
I motivi della decrescita demografica, infatti, sono diversi, ma quello fondamentale è legato al lavoro fuori casa delle donne, che non hanno più il tempo materiale di seguire i figli di persona.
Se si vuole intervenire, pertanto, bisognerebbe farlo in quella direzione, ma il lavoro femminile è ormai uno dei pilastri dell'economia occidentale e, anche dal punto di vista ideologico (dei diritti civili), è diventato un tasto molto delicato.
Quindi nessun governo riuscirà mai ad intervenire su di esso.
LUMEN

39 commenti:

  1. Calo demografico

    "I motivi della decrescita demografica, infatti, sono diversi, ma quello fondamentale è legato al lavoro fuori casa delle donne, che non hanno più il tempo materiale di seguire i figli di persona."

    Ma secondo me a monte di tutto c'è la società dei consumi ovvero il boom economico del dopoguerra. Per consumare devi avere soldi e siccome uno stipendio non basta anche le donne sono state costrette a lavorare, con due stipendi si campa un po' meglio. Poi le donne ci hanno preso gusto ad essere economicamente indipendenti e ... tornare indietro è impossibile. Risultato: meno o addirittura zero figli (ma più gatti e cani, come deplora il papa). Persino in Cina il calo è drammatico e il governo può fare ben poco: i figli costano e anche i cinesi hanno scoperto i consumi. Ma personalmente non trovo il calo affatto drammatico, anzi mi sta bene. Agli inconvenienti che il calo causa si potrà rimediare, non sarà impossibile. Invece agli inconvenienti e guai causati dall'esplosione demografica sarà ben difficile o persino impossibile porre rimedio.

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    1. << Agli inconvenienti che il calo causa si potrà rimediare, non sarà impossibile. >>

      Caro Sergio, sono d'accordo con te.
      I rimedi ci sono, magari non sono ottimali e comportano qualche rinuncia, ma ci sono.
      Ed in cambio si avrebbe (finalmente) la salvaguardia dell'ambiente tanto desiderata, con un equilibrio ecologico davvero sostenibile.
      Ma bisogna volerlo, e bisogna accettare serenamente tutte le controindicazioni che ne derivano.
      Quale leader politico avrà mai il coraggio di sostenere un programma simile ?

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    2. Ma quale sarebbe o potrebbe essere il programma? La decrescita? Immagina una Meloni o Trump o chiunque che propongano una decrescita felice: sarebbero considerati dei pazzi persino dai Verdi. Ho sentito giorni fa Landini reclamare un grande piano industriale dal governo. Per fare che? Ovviamente per creare occupazione, sviluppo, progresso, ricchezza, benessere. Ho immaginato che si potrebbero scavare tunnel in tutte le montagne: lavoro a non finire per secoli, altro che il ponte di Messina che darà lavoro a qualche migliaio di lavoratori per un decennio soltanto.

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    3. Poscritto

      Nemmeno i Verdi osano più attaccare il mito della crescita infinita, verrebbero linciati. La gente vuole lavoro (ma non troppo faticoso, mi raccomando) e consumare, viaggiare, insomma godersi la vita.

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    4. L'Italia è messa male dal punto di vista demografico, ma la Corea del Sud si appresta a scomparire in tempi record. Tasso nazionale a 0,75, Seul addirittura 0,55.
      Nel video in basso un bel riassunto della situazione sud-coreana.
      https://www.youtube.com/watch?v=Ufmu1WD2TSk
      La Corea del Nord invece mantiene ancora attestandosi sul 1.7-1.8. Ironico. La dittatura meglio della democrazia capital-liberale? Orrore!

      In Italia vabbè è notizia recente che le nascite continuano a diminuire e continueranno a farlo perchè semplicemente ci sono sempre meno genitori fisici anno dopo anno.
      Leggevo qualche giorno fa una notizia dove le autoscuole lanciano l'allarme che ci sono sempre meno giovani patentati. Sicuramente incidono i sempre più alti costi di mantenimento di un'auto, sicuramente molti di loro vogliono fare gli "smart" girando col monopattino, e sicuramente in molti sono stati distrutti dalla propaganda verde che gli hanno fatto credere che l'automobile è il male assoluto. Però il fattore demografico incide davvero a mio avviso. Basta calcolarsi coi dati ISTAT il complessivo numerico tra le varie generazioni.
      Tra 15/20 anni però la situazione sarà ancora più catastrofica perchè le nuove patenti saranno meno di 1/3 rispetto quelle che si facevano negli anni 80/90.
      E le auto che si venderanno ai giovani saranno in proporzione.
      Quando dico meno di 1/3 semplicemente perché tra 15/20 anni dovrebbero, in media, prendere la patente i figli della mia generazione, i Millennials (1981-1996).
      Questa generazione è pari, complessivamente, a circa 11 mln.
      Se tutti figliassero, e non è vero mai, con l'attuale tasso di natalità dell' 1,18 i figli sarebbero "solo" 6 milioni.
      Tenendo conto che già ora solo la metà dei giovani circa prende la patente, stiamo passando da una generazione di almeno 8/9 milioni di patentati a 3!
      Sempre se tutti figliano ricordiamolo.
      Realisticamente saremo sotto i 2 milioni visto che degli 11 mln figlieranno se va bene forse un 50/60%.
      Meno auto in circolazione, meno necessità di riparazione, meno meccanici, meno gomme, meno olio, meno benzina bruciata. Insomma il sistema capitalistico è bello che andato. Buon declino a tutti.

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  2. Scienza e conoscenza

    Dunque conoscenza come sottoprodotto dello volontà di potenza. Secondo la lezione di Severino l'incremento della potenza è lo scopo primario di chi detiene il potere che foraggia la scienza. Dunque la scienza è innanzi tutto al servizio del potere, suo datore di lavoro. Americani, russi, cinesi, nordcoreani, israeliani, indiani ecc. continuano a incrementare e perfezionare le loro armi di distruzione di massa.

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    1. Sì, ma con un importante distinguo.
      Quello che resta subordinato alla volontà del potere è solo solo l'accesso ai necessari finanziamenti.
      I singoli scienziati invece (salvo rare eccezioni), nelle loro ricerche sono spinti da un sincero desiderio di conoscenza e di apprendimento.
      Per questo ci sono state molte scoperte che, pur partendo da presupposti moralmente discutibili, hanno poi portato un gran bene a tutta l'umanità.

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    2. Certo, nessun potere è davvero assoluto per fortuna. E ci saranno sempre sorprese, liete e meno liete, nelle ricerche scientifiche. Il potere non può reprimere tutte le iniziative nel suo proprio interesse, qualche libertà deve tollerarla. Anche se foraggiati dal potere molti studiosi si appassionano alle loro ricerche e incrementano anche la ricerca pura.

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    3. Oltretutto, come avrai notato, più il potere è assoluto ed ideologico, meno scoperte scientifiche vengono realizzate in quella nazione.
      O almeno, meno scoperte vengono diffuse all'esterno.

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    4. "La scienza al servizio del potere, suo datore di lavoro": la sintesi è chiara e spiega bene, purtroppo, il motivo per cui gli investimenti nella ricerca non sono orientati alla costruzione del bene comune ma alla sua distruzione. La volontà di potenza indossa la maschera della "sicurezza", della "pace", della "necessità", di una logica fatta di sola apparenza. Oggi l'Europa ha imboccato la strada della militarizzazione nonostante il basso impatto economico e occupazionale della spesa militare (Cfr. rapporto Arming Europe). Ciò significa che il progetto denominato ReArm Europe ha carattere essenzialmente politico. Il ragionamento che sostiene il riarmo è il seguente: se l'UE fosse dotata di un'efficace "difesa comune" non potrebbe essere attaccata e ciò sarebbe garanzia di sicurezza e di pace. In apparenza la logica che sostiene tale ragionamento sembrerebbe solida, ma così non è. Al contrario è fragilissima, in quanto fondata su una possibilità mai verificatasi nella storia: quella di due paesi bellicosi che arrivano ad avere un potenziale militare equivalente al punto da scoraggiare qualsiasi iniziativa di guerra. La corsa al riarmo porta infatti sempre e inevitabilmente con sé un progresso tecnologico fatto di continui sorpassi e quando un paese arriva ad avere qualcosa in più, l'altro deve adeguarsi e superarlo. Il riarmo conduce quindi ad altro riarmo, in una spirale infinita dove le minacce di aggressione aumentano esponenzialmente fino a condurre al conflitto. Le armi non sono dunque garanzia di sicurezza ma rappresentano al contrario il massimo dell'insicurezza. Ne consegue che l'idea di sentirsi più sicuri dotandosi di armi sempre più potenti non ha alcuna logica. Esiste un solo modo per avere la sicurezza e la pace, un modo che si esprime con una sola parola, caduta in disuso al punto da apparire straniera alle nostre orecchie, una parola sola, chiamata : dialogo.

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    5. A pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca - la famosa battuta di Andreotti passata alla storia.
      Secondo me la Russia non minaccia l'Europa perché non ha né i mezzi né gli uomini (i russi sono appena 140 milioni per la disperazione di Putin, Germania e Francia da sole surclassano demograficamente la Russia). In tre anni i russi non sono riusciti a piegare nemmeno l'Ucraina, dove vogliono andare oltre l'Ucraina? Certo hanno un arsenale nucleare di prim'ordine, ma non se ne possono servire: se ricorrono all'atomica è la fine - per la Russia e anche per l'occidente. L'atomica sembra un'arma spuntata, terribile ma inutilizzabile. Baltici e polacchi hanno il dente avvelenato contro la Russia per ragioni storiche e perciò fanno la faccia feroce (appollaiati ancora sulle spalle degli americani). Comunque ci dicono che bisogna prepararsi alla guerra con la Russia che scoppierebbe addirittura nel 2030, occorre dunque riarmarsi e creare un clima di guerra che giustifichi la spesa folle di 800 miliardi di euro. Per il momento gli europei non sono ancora terrorizzati come sperano e si augurano a Bruxelles. Che bella cosa avere un nemico, adesso lo spauracchio è la Russia che qualcuno tempo fa definì un Burkina Faso con l'atomica.
      Appena i russi hanno attaccato l'Ucraina l'altro spauracchio, il coronavirus, è sparito d'incanto. Per fortuna è arrivato subito la spauracchio di ricambio.
      Io non mi sono fatto terrorizzare dal covid (non mi sono vaccinato, nonostante i proclami terroristici di Draghi, Mattarella, Bergoglio e tutta l'accozaglia medica) e non temo Putin. Lo stesso qualcosa può andare sempre storto e può succedere il finimondo per sbaglio (avremmo davvero la fine della storia proclamata trent'anni fa da Fukuyama).
      P.S. A che serve il riarmo pazzesco che vogliono attuare senza l'atomica? Il galletto Macron si è detto disposto a mettere a disposizione i suoi quattro petardi atomici (ne ha di più Israele).

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    6. @ Agostino Roncallo

      Sono d'accordo con te che la corsa agli armamenti sia una strada molto pericolosa; io penso però che il progetto di riarmo europeo abbia un carattere più economico che politico.
      La UE non è minacciata da nessuno, men che meno dalla Russia, e questo i vertici della UE non possono non saperlo (saranno anche cinici, ma non sono degli sprovveduti).
      Penso quindi che il riarmo abbia solo la funzione di far affluire finanziamenti e soldi pubblici a determinati settori dell'industria europea. Ma che nessuno sia davvero intenzionato ad usare quelle armi.
      D'altra parte, anche se la UE NON è una democrazia, il sentimento popolare è ampiamente contrario alla propaganda bellica e questo, le elites, non lo possono ignorare (nel loro stesso interesse).

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    7. @ Sergio

      << Baltici e polacchi hanno il dente avvelenato contro la Russia per ragioni storiche e perciò fanno la faccia feroce. >>

      In effetti queste sono le uniche nazioni a cui l'orso russo possa ancora fare paura.
      Ma per tranquillizzarli dovrebbe bastare ampiamente l'ombrello della Nato.
      Loro saranno anche confinanti con la Russia, ma non sono nella situazione geo-politica dell'Ucraina, per cui - secondo tutti i migliori analisti del settore - non rischiano la stessa sorte.

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    8. @ lumen

      Massimo, se guardi il rapporto Arming Europe ti accorgerai che il riarmo non è una scelta economica: dati alla mano, gli investimenti nella sanità, per fare un esempio, renderebbero molto di più. La produzione di armamenti rappresenta solo una piccola parte del Pil. E non solo, ma finiscono per aumentare un debito pubblico ormai oltre la soglia di tolleranza. Il rischio recessione è molto alto.

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  3. Incredibile ma falso

    Mi sembra che non ti ricordi che sono stato io a segnalarti questo simpatico detto latino, si sapis sis sapis. Era una scritta e un ammonimento sopra lo schermo nella sala cinematografica dei salesiani a Caserta. E noi ragazzi traducevamo un po' alla carlona in napoletano: si sapisse, si sapisse ...

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    1. Caro Sergio, me lo ricordo benissimo.
      Non l'ho indicato nel pensierino, perchè non ci ho pensato.
      Ma il merito è tuo... ;-)

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  4. BOMBE ATOMICHE E ARABA FENICE
    Ma chi se l'è lasciata sfuggire la notizia, le notizie circa il numero di testate in Russia Usa, Francia eccetera, ma siamo pazzi? Cioè i funzionari, ministri Usa, poniamo, comunicano al mondo quante atomiche hanno, cone se un giocatore di poker mostrasse le carte. Ma vi sembra logico? Al massimo ne avranno duecento pronte all'uso, più qualche centinaio di ogive vuote, da riempire come I cannoli.

    Inoltre, una scissione o fissione dell'atomo all'aperto potrebbe innescare una reazione a catena, distruggendo il nostro habitat. Ad Hiroshima, Nagasaki, furono impiegate potenti bombe termiche, a mio parere.

    Politici, scenziati e militari sono dei gran bugiardi.

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  5. Dimenticavo I sacerdoti, fra i bugiardi.

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    1. Con una differenza: che i sacerdoti sono costretti a mentire per forza (essendo tutto finto), per cui, in qualche modo, sei preparato.
      Gli altri, invece, mentono per calcolo e, qualche volta, dicono anche la verità.
      Il che li rende ancora più pericolosi, perchè di fronte a loro non hai nessuna certezza.

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  6. Stato etico

    « Lo Stato eticamente neutro non esiste: attraverso leggi e politiche, i governanti inviano sempre messaggi di approvazione o disapprovazione »

    A cosa serve l'istruzione se non a creare dei bravi cittadini? Chiamala educazione, indottrinamento, condizionamento o altro ma lo scopo è quello di avere cittadini dal comportamento prevedibile. Quanto alla libertà di pensiero ed espressione essa non può non avere limiti. Non si tratta solo di punire per es. l'istigazione a delinquere, ma anche le idee troppo controcorrente. Una qualche forma di censura esisterà sempre. Ultimamente però sono messe al bando semplici espressioni di dissenso. Non posso nemmeno più dire che una persona mi è antipatica, che certe cose non le sopporto (sono discorsi d'odio).







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    1. Come c'è la Costituzione formale e quella materiale, così c'è la censura giuridica (ineccepibile, perchè vieta i comportamenti che costituiscono un reato) e la censura materiale, che (sostenuta da adeguata propaganda) si intrufola nei comportamenti quotidiani della gente.
      Con buona pace dell'art. 21 della Costituzione.

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  7. Una visione dei fatti controcorrente (molto controcorrente):
    multilateralismo (America, Russia, Cina) contro unilateralismo americano. Gli europei - anche dopo il ReArm Europe - staranno come le stelle a guardare...

    https://it.insideover.com/politica/trump-lancia-i-dazi-mentre-riceve-linviato-di-putin-tutto-tranne-che-una-coincidenza.html

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    1. Molto interessante.
      Certo, nel nuovo ordine multipolare ci sarebbe spazio anche per l'Europa occidentale, qualora fosse davvero unita.
      Ma ho l'impressione che l'attuale UE (con la sua struttura molto particolare) sia stato un modo per ingessare le diversità, ed impedire quindi una vera unione tra gli stati europei.
      Forse per evitare che il primato dell'economia e della finanza (tanto caro alle attuali elites) venisse messo in discussione dalla politica.

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    2. "Come "per ingessare le diversità ed impedire una vera unione" ? E chi era interessato a questo fine? Io ho sempre creduto e credo ancora che il fine ultimo sono gli Stati Uniti d'Europa, cioè la fine, il superamento degli Stati nazionali accusati di "sovranismo" (che cosa sia il sovranismo non l'ho ancora capito né che cosa vogliano gli antisovranisti, forse no borders no nations?

      Ma chi ha concepito e voluto e vuole ancora questi Stati Uniti di Europa? Lasciamo perdere gli "idealisti" di Ventotene. Il piano Kalergi risale agli Anni Venti. C'è chi dice che questi Stati Uniti d'Europa siano stati fortemente voluti dagli USA (ma perché?). Ma poi senti dire Bush che lui preferisce l' "Europa degli Stati Uniti" agli Stati Uniti d'Europa. E poi c'è chi sosteneva (tra cui Severino) che mai e poi mai gli USA avrebbero tollerato un'alleanza tra Unione Europea (o Stati Uniti d'Europa) e la Russia perchè quest'alleanza sarebbe stata economicamente un concorrente temibile per gli USA (economia europea con un mercato di mezzo miliardo di abitanti più risorse russe).
      Insomma, se ne sentono e dicono tante, difficile sapere chi ha ragione o chi c'è dietro questi giochi.
      Personalmente penso che l'unione economica (Spazio Economico Europeo) sarebbe bastata e non sarebbe male ritornare a questa casella di partenza. Però grazie alla pseudopandemia e alla guerra alla Russia ci avviciniamo sempre più ad un'effettiva unione politica, cioè agli Stati Uniti d'Europa che è negli auspici espliciti non sono delle sinistre e di + Europa, ma anche dei pezzi grossi (tra gli italiani Draghi, Mattarella, la Chiesa).

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    3. Da un punto di vista "ecologico" la guerra dei dazi porterà ad un rallentamento del commercio internazionale.
      Meno vendite internazionali equivalgono a meno emissioni di carbonio ovvero meno consumo di risorse fossili.
      Insomma Donaldo è anche lui un fautore della conservazione delle risorse fossili e le sue politiche posticiperanno il punto di esaurimento delle risorse. Chi lo avrebbe mai detto?
      Scherzi a parte, la globalizzazione dura ancora per poco. Tempo di scatenare le sanzioni appena la Cina fa un passo falso...
      Strano davvero però. All'improvviso la globalizzazione non va più bene. Sarà mica perchè si è rotto il giocattolo? Forse perchè gli europei e gli americani non comprano più i laptop HP ma i Lenovo, non prendono più gli Apple ma gli Huawei, non comprano più Tesla o Volkswagen ma BYD, SAIC o le MG o le DR cinesi ricarrozzate cinesi spacciate per europee?
      Beh e allora bisogna correre ai ripari altrimenti la Cina col surplus commerciale rafforza la forza militare e sono guai. Quindi fine del mercato libero cari miei. Fine della globalizzazione. Ognuno si arrangi come può. Nel mentre se le aziende europee abbandonano l'Europa per gli States è cosa buona e giusta visto che troveranno energia a basso costo. Così facendo la Rust Belt si scrolla un po' di ruggine e la classe media americana riprende un po' di ossigeno.

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    4. @ Sergio

      Io credo che lo spirito comunitario dei fondatori si sia perso per strada e che la UE attuale sia ormai arenata in uno status quo che non le consente più di proseguire verso una maggiore integrazione.
      L'introduzione dell'euro, pur con i suoi difetti, avrebbe dovuto essere un importante volano in questo senso, portando, ad esempio, ad una fiscalità comune.
      Ma ormai sono passati quasi 25 anni e non è successo praticamente nulla; non è un buon segno.

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    5. @ Gian

      In effetti la globalizzazione sembra un po' in crisi, non tanto per la circolazione delle idee (esaltata dai nuovi media) e dei capitali (facilitata dalle nuove tecnologie), ma per la circolazione delle merci.
      Dal punto di vista ambientale, questa è un'ottima notizia e viene il sospetto che, dietro alle decisioni politiche, ci sia la consapevolezza che il mondo dei trasporti sta andando incontro al suo picco (ecologico ed energetico) e che nulla sarà più come prima.
      Vedremo.

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  8. Leggo sempre con piacere i commenti dei frequentatori del blog, roba scritta bene e di contenuto, così come le repliche di Lumen sempre centrate anch'esse.

    Detto questo, come si usa dire adesso, trovo a volte temerario applicare la logica ai comportamenti delle elites, bande di satanassi della peggiore risma ed invisi pure a Lucifero.

    Tutto è scenografia, inganno e lo spettacolo durerà fintanto a loro farà comodo. Fino a quando tireranno l'ultimo sipario scoprendo un muro di mattoni grigi. *

    * Frank Zappa

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    1. Grazie per i complimenti.
      Quanto alle elites, io continuo a pensare che il loro comportamento, anche se cinico e egoista, sia comunque razionale.
      Ma siccome non le conosco, la mia è solo una ipotesi.

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  9. La profezia di Andreotti

    [Sabina Ciuffini]

    Ricorda, di quell’intervista, quando Andreotti a un certo punto la prese da parte e le spiegò il “futuro”. Le chiese, tra l’altro, se stesse festeggiando per la caduta del Muro di Berlino e, alla risposta positiva, replicò che “purtroppo con la caduta del Muro di Berlino succederanno delle cose gravi, perché in questo momento stiamo tenendo le cose in equilibrio e con la caduta del Muro di Berlino si riuniranno le due Germanie, si farà l’Europa Unita… potrebbe diventare una catastrofe”.

    Il resto dell'articolo:

    https://it.insideover.com/politica/andreotti-1989-quando-il-mondo-e-impazzito.html

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    1. Mah. Forse stiamo andando davvero verso la catastrofe; ma non credo che la caduta del muro di Berlino (ovvero la fine della guerra fredda) abbia delle particolari responsabilità.

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    2. In questo video di Tremonti c'è un bel riassunto storico sulla visione di quello che sarebbe dovuto diventare il mondo dopo la caduta del muro di Berlino e del disfacimento del nemico rosso che andava a controbilanciare il sistema occidentale.
      https://youtu.be/F5FSE4TO1ZU

      Interessante poi è il min 12:55 dove Tremonti cita gli illuminati.
      Complottista anche Tremonti? Un ex ministro delle finanze?
      In realtà, il nostro benessere ci è stato concesso per far schiattare di invidia i paesi che erano oltre la cortina di ferro così da indurli a farli passare dall'altra parte. Missione riuscita. Ma ora la coperta è corta. Il nostro benessere deve essere sacrificato per far star meglio chi è ora più vicino alla linea del fronte: i baltici, Polonia, Romania, Ucraina...e India che dovrà diventare la nuova fabbrica del mondo a scapito della Cina, e farà parte del primo tassello della nuova via del cotone a scapito di quella della seta cinese, ormai boicottata. Anche i paesi della penisola arabica avranno il loro posto, infatti la via del cotone passa per l'Arabia Saudita. Il principe saudita in un video di qualche anno fa disse che la nuova Europa sarà il Medio Oriente. E come dargli torto. Hanno la demografia (il tasso di natalità è abbondantemente superiore a 2) ed energia a basso costo. Noi Europei siamo destinati all'irrelevanza geopolitica ed economica. Crosetto a La7 ieri sera disse che il futuro è delle grandi potenze e che non saranno democratiche.
      Il G7 del futuro sarà composto da Usa, Russia, Cina, Arabia Saudita, India...
      Ma suvvia le cose le dicono. Buon declino a tutti.
      I prossimi pezzenti a cui toccherà solo una ciotolina di riso saranno gli europei.
      Tempo 20 anni al massimo. Giusto il tempo che si intreccino il declino demografico ed energetico.

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    3. E chiunque credi ancora che l'Unione Europea conti qualcosa "faccio parlare" Lucio Caracciolo, direttore di Limes, gruppo Gedi (chi vuol capire capisce)

      https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/02/18/ucraina-caracciolo-vertice-europa-parigi-guerra-meloni-trump/7882198/
      Io mi domando che cosa debba accadere perché ci si accorga del fatto che l’Europa non è un soggetto politico, tanto è vero che nessuno pensa che l’Unione Europea sia un soggetto politico con cui trattare di pace e di guerra”. Così a Otto e mezzo (La7) il direttore di Limes Lucio Caracciolo commenta il vertice che ha indetto il presidente francese Emmanuel Macron e che ha visto intorno a un tavolo 8 leader europei per rispondere allo strappo di Trump che ha escluso la Ue nelle trattative tra Russia e Ucraina.
      Caracciolo ricorda che l’Unione Europea “è figlia essenzialmente della decisione americana di restare in Europa e quindi di fondare la Nato, cioè di fondare l’impero europeo dell’America dopo la seconda guerra mondiale”

      Capito? L'Unione Europea è una fondazione americana. Punto. Siamo tutti parte di una grande colonia. Votare non serve a nulla, è tutto un grande show dove i vari re delle colonie sono scelti dall' Imperatore e le gestiscono per conto suo. E il nostro benessere è definito solo ed esclusivamente dalle decisioni dell'Impero.

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    4. << E il nostro benessere è definito solo ed esclusivamente dalle decisioni dell'Impero. >>
      Allora, se mi passi la battuta, abbiamo avuto fortuna.

      Comunque condivido in larga parte le tue considerazioni.
      Ho qualche dubbio, però, che l'Arabia Saudita possa diventare un 'big player' internazionale.
      Lo sarebbe il Medio Oriente islamico, se fosse unito e coeso.
      Ma, almeno per il momento, non lo è.

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  10. Calo demografico

    Tranquilli: su scala globale il calo demografico dell'Occidente verrà ampiamente compensato dalla crescita tuttora galoppante della popolazione in numerose aree del cd Terzo Mondo (a cominciare dall'Africa subsahariana)! E se/quando anche qs aree arriveranno finalmente a un valido sviluppo economico-sociale (ecologicamente sostenibile) si dovrebbe giungere a una stabilizzazione demografica mondiale accettabile... Ovviamente i possibili ostacoli in tale direzione sono molteplici e di varia natura (economica politica religiosa ecc.): speriamo bene! Ad ogni modo sarebbe ampiamente preferibile evitare le prebende atte a "premiare i conigli" che un po' tutti ma soprattutto i Governi autoritari e clerico-conservatori oggi dominanti vogliono (re)introdurre a spron battuto... Saluti

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    1. In un post dello scorso anno avevo citato una previsione degli esperti, secondo cui la popolazione mondiale dovrebbe smettere di crescere gia verso il 2030, per poi, lentamente, diminuire.
      Che dire ?
      Speriamo che abbiano ragione.

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    2. A me risulta invece che la popolazione mondiale continuerà a crescere fino a raggiungere i 10 miliardi verso il 2060 (in stime precedenti si parlava di un tetto di 9 miliardi per fine secolo). In seguito (dopo il 2060) la popolazione diminuirebbe, in alcune regioni in modo drastico, forse anche drammatico, ciò che comporterà sicuramente dei problemi, ma secondo me minori a quelli causati dall'esplosione demografica. E tuttavia si prevedono lo stesso 9 miliardi nel 2100 che sono sempre tanti, anzi troppi (il solito fesso dirà: comincia tu a farti da parte). Be', nel 2100 sicuramente non ci sarò più, anzi molto prima.
      Alcuni dicono che le elite vogliono ridurre la popolazione mondiale in modo drastico e criminale ammazzando alcuni miliardi di esseri umani (coi vaccini, le guerre, le epidemie, le crisi, le carestie). Io non ci credo, non sono dunque un complottista. Il calo demografico è un fatto, anche in Cina e in India, perché la gente vuole vivere meglio. La tendenza è secondo me irreversibile, ma in alcuni paesi l'incremento è ancora vistoso (specie in Nigeria) e creerà o potrebbe creare problemi anche in altri paesi.

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    3. Caro Sergio,
      le previsioni sul futuro sono sempre aleatorie, e quelle dei demografi non fanno eccezione.
      E' plausibile pertanto che esistano proiezioni diverse con date diverse,
      Tutti però, a quanto pare, concordano sul fatto che ci sarà un picco, con conseguente (lenta) riduzione.

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