NUOVA
EUROPA
Con
la firma [fra Macron e la Merkel] del Patto di Aquisgrana - non a
caso capitale del Sacro Romano Impero e luogo di sepoltura di Carlo
Magno - è avvenuto un salto di qualità.
L'asse
si consolida, diviene un vero e proprio sodalizio strategico. (…)
La
visione carolingia, con buona pace dell'europeismo irenico, deriva da
una diagnosi: l'Unione europea non tiene, le forze centrifughe sono
preponderanti su quelle centripete, ed è quindi destinata a
sgretolarsi.
Berlino
e Parigi fanno capire che essi non ritengono che dopo lo sfaldamento
si potrà tornare allo status quo ante Ue, ad una Comunità concorde
di stati nazionali formalmente sovrani.
Essi
considerano che le "inarrestabili" forze sotterranee che
stanno dietro alla globalizzazione spingeranno forzosamente gli stati
nazionali deboli e diventare vassalli delle grandi potenze
geopolitiche, economiche e militari.
MORENO
PASQUINELLI
DIGITALIZZAZIONE
GLOBALE
Non
basterebbero molte pagine per commentare l'ultima moda improvvisa e
globale della digitalizzazione a tappe forzate, che per qualcuno - i
soliti - dischiuderebbe «l’opportunità per pensare un mondo nuovo
e per pensare anche un umano nuovo».
Qui
si può solo abbozzare una ricognizione preliminare sul tema, con
l'intento (…) di raschiarne la patina retorica per ritrovarvi le
dinamiche più antiche e familiari di un progetto di dominio degli
uomini sugli uomini.
Di
cui la macchina è, insieme, lo strumento e il pretesto.
Da
questa ricognizione emergerà che l'«e-government», il governo
digitale, è esattamente ciò che dice di essere: l'ultima
carnevalesca livrea della tecno-crazia, del potere sedicente tecnico
che nel promettere la svolta storica di sottrarre le decisioni alle
debolezze degli uomini... le sottrae agli uomini deboli per
riservarle ai forti, come è sempre accaduto.
IL
PEDANTE
DIRITTO
DI ASILO
Io
non credo nel diritto d’asilo, soprattutto quando è applicato alle
masse e non ai singoli.
Se
in alcuni casi speciali l’asilo può aiutare non solo la persona
che lo chiede, ma anche la causa per la quale rischia la vita,
applicato alle masse si riduce solo a un’autorizzazione a invadere
il proprio territorio.
Inoltre,
quando sono le burocrazie ad essere chiamate ad applicare un
principio semplice a una realtà complessa, come succede in tutti gli
stati moderni, si verifica l’inevitabile conseguenza di ogni
burocratizzazione: il giusto diventa indistinguibile dallo sbagliato,
e i più furbi si aprono la strada a suon di cavilli e abusi.
Questo
è esattamente quello che sta succedendo: a causa dell’applicazione
di un principio semplice e rigido a una realtà complessa e mutevole,
ci stiamo riempiendo di persone mantenute a oltranza anche quando non
lo meriterebbero, e di potenziali aggressori nascosti tra gli
aggrediti.
GAIA
BARACETTI
CRESCITA
DEMOGRAFICA
La
crescita economica scatena la crescita demografica, fra le due si
attiva quindi una retroazione positiva che dura fin quando gli altri
fattori lo consentono.
Prima
o poi la crescita economica però rallenta e finisce, mentre la
crescita demografica continua ancora per qualche tempo, erodendo il
benessere acquisito nella fase precedente e generando quindi miseria,
paura e rabbia. Cioè creando i presupposti per scoppi di violenza di
vario genere.
Esattamente
quello che sta accadendo a noi proprio adesso.
JACOPO
SIMONETTA
SENSO
DI RESPONSABILITA’
A
forza di essere immerso in una società organizzata, estremamente
benevola ed estremamente facile, l’individuo vive in una realtà
immaginaria.
I
ragazzi che non vogliono né studiare né lavorare non sono mostri,
sono figli della loro epoca.
Avere
da mangiare e un tetto sulla testa non sono più cose collegate al
fatto di essersi procurato il cibo e il tetto.
E
allora perché dovrebbero strapazzarsi, i ragazzi? Gli stessi adulti
non pensano forse di avere un diritto al sussidio di disoccupazione?
La
società umana è divenuta talmente protettiva che si è perduto il
senso di responsabilità.
L’individuo
è pronto a commettere le più stupide imprudenze ché tanto, a
proteggerlo, dovrebbero pensarci gli altri. E poi i giudici gli danno
ragione.
L’uomo
moderno non si rende conto di vivere in un mondo artificiale.
L’eccesso di protezione lo rende infantile e lui si limita a
giocare all’adulto, senza esserlo.
GIANNI
PARDO