LUMEN – L’Imperatore Costantino ! Quale onore !
COSTANTINO – Comodo, comodo. Anzi, Commodo, Commodo (eh, eh, eh…).
LUMEN – Vi vedo di buon umore.
COSTANTINO – Non mi lamento.
LUMEN - Stavo leggendo del Concilio di Nicea.
COSTANTINO – Ah, bei tempi, quelli.
LUMEN – E’ stato un grande successo politico, ma anche teologico per voi. Soprattutto il “Credo”.
COSTANTINO – Non lo nego. In effetti, abbiamo ottenuto
un grande risultato. Adesso tutti i cristiani hanno un punto di
riferimento sicuro, in cui credere ciecamente.
LUMEN – Beh, proprio ciecamente non direi.
COSTANTINO – Ma cosa dite ? Il Credo è la base della fede cristiana. Tutti lo recitano con profondo rispetto.
LUMEN – Lo recitano, certo. Ma non tutti lo intendono
alla lettera. Sicuramente non lo fanno i credenti fortunati, che sono la
maggioranza.
COSTANTINO – Che storia è questa ? Chi sarebbero questi “credenti fortunati” ?
LUMEN – Sono quelli che si prendono il buono della
religione, ovvero la consolazione nelle difficoltà e la certezza del
paradiso, senza pagarne alcun prezzo.
COSTANTINO – Ma allora cosa pensano veramente di Dio queste persone ?
LUMEN – Se volete, ve lo posso spiegare.
COSTANTINO – Ve ne sarei grato. Ai miei tempi queste cose erano impensabili.
LUMEN – Ma i tempi cambiano ed oggi è tutto molto diverso.
COSTANTINO – “O tempora, o mores”, come diciamo noi.
LUMEN - Allora, voi incominciate a recitare il credo ed
io, man mano, vi spiego come ragionano, nel profondo del loro cuore, i
credenti fortunati di oggi.
COSTANTINO – D’accordo, cominciamo. Credo in un solo Dio.
LUMEN –
Credo in Dio, in Gesù, nella Madonna (anzi nelle Madonne) nei Santi, nei Beati e in tutti coloro che mi possono dare una mano.
COSTANTINO – Padre onnipotente.
LUMEN –
Padre onnipotente che, se lo vuole, può anche farmi vincere alla lotteria.
COSTANTINO - Creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.
LUMEN –
Creatore del cielo, della terra e di tutto quanto, anche perché la fisica è così complicata e astrusa che non ci capisco nulla.
COSTANTINO - Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, Unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre.
LUMEN –
Credo in Gesù Cristo, che è buono,
bello, biondo ed ha gli occhi azzurri. Che sia generato, creato,
unigenito o consustanziato (che bella parolona) non lo so e non me ne
importa.
COSTANTINO - Per mezzo di Lui tutte le cose sono state create.
LUMEN –
Le cose sono state create da Dio padre, quello vecchio con la barba bianca. Gesù è arrivato dopo e faceva i miracoli.
COSTANTINO - Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo
LUMEN –
Discese dal cielo su una stella cometa, e nacque in una stalla (o era una grotta ?).
COSTANTINO - E per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo.
LUMEN –
Fu partorito da una povera ragazza
che si chiamava Maria, che era vergine prima, ma che sicuramente non era
più vergine dopo. Maria era la moglie di Giuseppe, ma rimase incinta
per l’intervento di un angelo .
COSTANTINO - Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto.
LUMEN –
Fu condannato a morte dagli Ebrei,
che erano brutti e cattivi, e poi torturato e infine crocefisso dai
Romani, anche se Ponzio Pilato aveva cercato di lavarsene le mani.
COSTANTINO - Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre.
LUMEN –
Il giorno di Pasqua, non si sa come, è
uscito dalla tomba, si è fatto vedere dai vecchi amici, che non ci
volevano credere, e poi è tornato in cielo a fare il vice di suo padre.
COSTANTINO - E di nuovo verrà, nella gloria per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.
LUMEN –
E poi forse un giorno tornerà sulla terra, ma chissà quando.
COSTANTINO - Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio.
LUMEN –
Dello Spirito Santo non mi sono mai
interessato molto, perché in fondo si tratta di una semplice colomba,
anche se bella e bianca.
COSTANTINO - Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
LUMEN –
I Profeti sono roba vecchia e superata. Esistevano ai tempi della Bibbia, poi sono spariti dalla circolazione.
COSTANTINO - Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica.
LUMEN –
Vado in Chiesa quasi tutte le
domeniche (se non ho altri impegni) e poi a Natale e a Pasqua. E quando
il Papa passa in televisione non me lo perdo. E’ un vero spettacolo, con
tutte quei paramenti sacri ed i vestiti colorati.
E poi, la Basilica di San Pietro è proprio bella.
COSTANTINO - Professo un solo Battesimo per il perdono dei peccati.
LUMEN –
Quando ero piccolo mi hanno
battezzato, ma non credo che fosse per i peccati, perchè ero appena
nato. Comunque, adesso, per il perdono dei peccati vado dal confessore e
mi trovo benissimo.
COSTANTINO - Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà.
LUMEN –
Non ho capito bene se in Paradiso ci
andrò subito dopo la morte, o in un momento successivo. Ma io, in
Paradiso, ci finisco di sicuro. Perché sappiamo tutti che Dio è
immensamente buono e siccome, in fondo, non ho mai ammazzato
nessuno, perché non dovrebbe perdonare anche me ?
COSTANTINO – Per la Santissima Trinità ! Ci sono dei Cristiani che pensano queste cose ?
LUMEN – Proprio così. E sono la maggioranza.
COSTANTINO – Ma questa gente non andrà mai in Paradiso.
LUMEN – Su questo sono d’accordo con voi. Ma loro non lo sanno.
Sì, mi sono divertito, come si divertiranno molti altri ex. Non mi stanco di ripetere che il cristianesimo è morto, nonostante le coreografie vaticane e le centinaia di milioni di cattolici ufficialmente ancora esistenti. Sicuramente ci sono ancora non pochi veri credenti che recitano il Credo con convinzione anche se non capiscono bene quello che dicono e cosa certi termini significhino, per es. "della stessa sostanza del padre" (traduzione moderna del "consubstantialis patri"). Per decidere se Gesù era davvero consustanziale (homousion) o solo simile al padre (homoiusion) ci furono morti ammazzati. Si ammazzarono per una "i" di differenza! Indubbiamente si trattava di differenza naturalmente sostanziale, perché se Gesù veniva dichiarato solo simile al padre non poteva essere Dio e sarebbero sorti altri problemi teologici. Si può dire che sostanziale (o della stessa sostanza) fu una soluzione altamente razionale per salvare capra e cavoli (evitare il politeismo, confermare l'avvenuta deificazione di Gesù - che nessuno nei Vangeli si sogna di chiamare Dio, cosa impossibile per dei veri ebrei come lo erano gli apostoli).
RispondiEliminaC'è qualcuno che sa spiegarmi la differenza tra "generato e non creato" (genitum non factum)? Francamente non lo so, con tutto che sono stato dai preti per tanti anni (non avrò fatto attenzione).
Sì, il credente medio cattolico ha una visione molto utilitaristica della religione e non ha certo aspirazioni al martirio (a cui lo invitava Giovanni Paolo II - della serie: "armiamoci e partite!").
Però la religione ha effettivamente anche una funzione terapeutica, serve o dovrebbe servire anche a vivere, a stare meglio - già di qua! (Così dicono un teologo contemporaneo da me molto apprezzato - ma come psicologo - e anche uno storico dell'ateismo che consiglia di tenersi la propria religione se aiuta davvero a vivere).
È davvero singolare come credenze così strane e assurde abbiano resistito duemila anni - e abbiano prodotto una fioritura di arte e pensiero ammirabili, dobbiamo convenire. Ma in bel documentario sui templi dell'antica Grecia, anch'essi ammirabili, il commentatore diceva: "non servono più, hanno esaurito la loro funzione", sono ormai solo testimonianze di antiche credenze, e come tali interessanti e anche esteticamente apprezzabili.
<< C'è qualcuno che sa spiegarmi la differenza tra "generato e non creato" (genitum non factum)? Francamente non lo so >>
RispondiEliminaCaro Sergio, se devo essere sincero non lo neppure io, e come noi credo il 90 % dei fedeli.
D'altra parte l'esistenza di un Dio "uno e trino" è una impossibilità logica che nessuna sottigliezza potrà mai superare.
Certo, Cristo non poteva essere stato creato, perchè sarebbe stato di rango inferiore a Dio, però era pur sempre suo figlio.
Quindi si sono inventati il termine generato che, per qualche strano cavillo teologico che ignoro, vorrebbe esprimere un concetto diverso.
Come diceva quel tale: quanto spreco di intelligenza umana c'è nello studio della teologia.
«D'altra parte l'esistenza di un Dio "uno e trino" è una impossibilità logica che nessuna sottigliezza potrà mai superare.»
RispondiEliminaUn'impossibilità logica forse, perché la nostra ragione di formiche è limitata. E qui ci soccorre la fede: non possiamo capire e - mi diceva un prete - non lo capiremo nemmeno "di là" perché la Trinità è un mistero, un grande mistero. L'importante è ... non pensare troppo, tanto non ci arriviamo.
Ma chi dice che la Trinità non è un mistero, ma una balla - sia scomunicato (e rosolato).
Tutte le cosiddette questioni teologiche erano e sono questioni di potere. Roma locuta, causa finita - si diceva una volta. È chiaro che non si può discutere all'infinito, una buona volta deve essere posta la parola "fine" alla discussione, è logico. E chi non ci sta deve essere dichiarato nemico e se necessario va eliminato. La Chiesa ha applicato il concetto del Principe prima di Machiavelli! Machiavelli era sicuramente un buon cristiano!
Caro Sergio, il Cristianesimo è, a ben vedere, un politeismo camuffato da monoteismo (altrimenti come avrebbe potuto diventare l'erede della civiltà di Roma, che era totalmente politeista?) e questo comporta i contorsionisti teologici più estremi.
RispondiEliminaI quali, evidentemente, hanno funzionato, visto che - dopo tanti secoli - sono ancora qui a pontificare, anche se, ultimamente, un po' più malconci di prima.
Già prima del cristianesimo esistevano "dei" doppi o trini. E' il caso di Giano bifronte, o del dio proto-romano con tre nomi "Semo Sancus Fidius" che appariva sotto l'aspetto di tre diverse personalità divine. Ma al tempo degli dei pre-cristiani non c'era tutto questo antropomorfismo del dio. Una divinità era spesso identificata con un ente naturale, ad esempio una fonte o una foresta. E' con questa religione medio-orientale che si è introdotto un fanatico monoteismo in cui il dio è a simiglianza di Homo sapiens (e non il contrario) e addirittura s'è incarnato in un esemplare della specie Homo (del gruppo dei primati). E' così avvenuto che la foresta e la fonte hanno perso ogni senso di sacralità e rispetto e si è introdotto invece l'adorazione antropocentrica. Il cristianesimo ha ispirato grandi bellezze d'arte, ma anche grandi stragi. Ma ha soprattutto messo l'uomo davanti a tutto condannando il mondo a essere la discarica e il magazzino dei materiali di questa scimmia arrogante. Prima ce ne liberiamo meglio è.
RispondiElimina<< si è introdotto un fanatico monoteismo in cui il dio è a simiglianza di Homo sapiens. (...) E' così avvenuto che la foresta e la fonte hanno perso ogni senso di sacralità e rispetto e si è introdotto invece l'adorazione antropocentrica. >>
RispondiEliminaCaro Agobit condivido senz'altro questa tua affermazione, e mi convinco sempre di più che il Monoteismo, tra tutte le forme di religione, è la peggiore.
E pensare che molti filosofi (per non parlare dei teologi) considerano il superamento del politeismo una grande conquista dell'intelletto umano. Mah.