GRUPPO
L'approccio del singolo nei confronti di un "gruppo" passa sempre attraverso tre fasi progressive, che si potrebbero denominare le tre "A": Accettazione, Approvazione, Ammirazione.
L'ACCETTAZIONE non è difficile da ottenere, basta conformarsi alle regole del gruppo.
Per l'APPROVAZIONE occorre impegno ed abnegazione ma non è un obbiettivo impossibile.
Per l'AMMIRAZIONE, invece, che è la più difficile ma anche la più ambita, occorre molta abilità, ed anche un po' di fortuna.
LUMEN
BUONISMO
Tra le cause del c.d. “buonismo” che pervade la nostra attuale società, la principale potrebbe essere la ricchezza facile portata dal petrolio.
L'uomo oscilla da sempre tra il "cattivismo" necessario per la difesa del proprio territorio ed il "buonismo" dettato dall'empatia per gli altri esseri umani.
Quando le vacche sono grasse, e quindi c'è ricchezza e benessere per tutti, prevale il “buonismo” dell'empatia; quando le vacche sono magre prevale il "cattivismo" della sopravvivenza.
In fondo, l’umanità è convissuta per molti secoli con la schiavitù, senza farsi troppi problemi né sentirsi incivile.
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FORMICHE
Ma se Dio è davvero un essere perfettissimo ed onnipotente, cosa volete che se ne faccia dell'adorazione di un branco di formiche frenetiche quali noi siamo ?
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ECONOMIA CLASSICA
La teoria economica neo-classica si fonda su una logica di tipo massimizzante: massimizzazione dell'utilità per i consumatori e dei profitti per le imprese.
Come dice Mauro Bonaiuti: << Quantità crescenti di beni e servizi significano necessariamente un benessere maggiore. In altre parole il consumatore non è mai sazio. Questo comportamento, tuttavia, è in contrasto con le leggi della termodinamica e della biologia. Al contrario, i sistemi biologici non mirano alla massimizzazione di alcuna variabile: troppo ossigeno comporta la combustione dei tessuti, come troppo poco porta ad uno stato di asfissia. >>
Questa contraddizione tra biologia ed economia è fondamentale ed occorre comprenderla appieno..
Conclude infatti Bonaiuti: << Auspicare una crescita continua del Prodotto Interno Lordo (PIL) nelle nostre società iper-industrializzate, è come augurare un ulteriore aumento della temperatura corporea ad un soggetto già febbricitante. >>
Con tutto quel che ne consegue.
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MEDIOEVO
C'era una soluzione ai problemi dell'Impero Romano in crisi ? Sì, c'era, ma occorreva pensare in termini di sistemi complessi.
Dice Ugo Bardi: << Mettendo insieme sempre più truppe e combattendo battaglie, gli Imperatori Romani stavano tirando la leva nella direzione sbagliata. Dovevano invertire la direzione: la soluzione non era più truppe, ma meno truppe. Non più burocrazia imperiale, ma meno burocrazia imperiale, non più tasse, ma meno tasse. >>
Alla fine, la soluzione era proprio lì ed era semplice: era la società del Medioevo.
Dice ancora Bardi: << Il Medioevo ha significato far piazza pulita della soffocante burocrazia imperiale; ha significato trasformare le costose legioni in milizie locali; avere gente che paga le tasse localmente. In breve, trasformare l'impero centralizzato in una costellazione di piccoli stati decentralizzati. Senza le terribili spese della corte Imperiale e della burocrazia Imperiale, questi piccoli stati avevano la possibilità di ricostruire la propria economia e dar vita ad una nuova fase di prosperità, come è in effetti accaduto durante il Medioevo. >>
Ma gli Imperatori romani non conoscevano ancora la dinamica dei sistemi complessi
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FIDUCIA
Pare assodato che il benessere di una nazione sia strettamente legato al livello di fiducia, o di sfiducia, che regna tra i cittadini.
Dice Angelo Panebianco: << "Coprirsi le spalle" è la regola da seguire dove i rapporti sono improntati alla sfiducia reciproca. Le società che crescono, che si sviluppano, che allargano la torta della ricchezza individuale e collettiva, sono, in Occidente almeno, le società in cui c'è una prevalenza di fiducia, anziché di sfiducia, nei rapporti interpersonali, nelle relazioni fra cittadini e fra cittadini e amministrazione statale. >>
Infatti, quanto più ampio è il capitale di fiducia sociale, tanto minore sarà il ricorso alla norma giuridica, al diritto codificato, per regolare e controllare i rapporti sociali.
<< Quando invece - conclude Panebianco - la fiducia sociale scarseggia o non c'è, essa dovrà essere surrogata da controlli burocratici intrusivi e dalla continua produzione di norme scritte. Le società che sperimentano declino economico sono sempre oberate da una sfiducia generalizzata e asfissiate da norme giuridiche complicate e barocche. >>
Purtroppo, passare dalla sfiducia alla fiducia sociale appare molto più facile a dirsi che a farsi.
LUMEN
Quante cose interessanti oggi.
RispondiEliminaCominciamo con la teologia. Effettivamente un essere perfettissimo non sente la necessità (non sarebbe perfetto!) di essere lodato, venerato, adorato. Non gli manca assolutamente niente, ha già tutto, e - sembra - anche un'alta opinione di sé (autostima alla massima potenza). Per cui effettivamente fanno un po' ridere questi officianti che credono di fare opera grata a Dio coi loro riti, genuflessioni, suffumigi intorno all'altare.
Più che opera grata a Dio è un'opera buffa per far colpo sui sudditi.
Dio non ha bisogno di tanti salamelecchi. Che diamine: è pur Dio, no?
Caro Sergio, in effetti tutta questa enfasi sull'adorazione e venerazione, mi pare che interessi molto di più al clero, nelle sue varie forme, che al loro presunto prinicipale.
RispondiEliminaSono convinto che loro, essendo uomini, provino molta gratificazione dalle genuflessioni più o meno metaforiche dei poveri credenti.
La fiducia. Che bella cosa. In mancanza di fiducia bisogna aumentare i controlli, è chiaro. Ma i continui controlli fanno aumentare anche il malumore e la voglia di eludere i controlli, anche questo è scontato. Non se ne esce. Rinunciare ai controlli non si può (homo homini lupus), intensificare i controlli può essere controproducente.
RispondiEliminaDiceva Dürrenmatt: "Se aumenta il traffico è chiaro che devono aumentare le norme del traffico."
Potrebbe essere che il problema (i problemi) non siano più gestibili perché il traffico (globale) è ormai fuori controllo.
Schiller: "Più una società è corrotta, più leggi si emanano." Nel tentativo (in genere o spesso inutile) di bloccare o ridurre la corruzione.
Quando i problemi non sono più gestibili per le dimensioni che hanno assunto bisognerebbe far tabula rasa e ricominciare a livelli elementari. Ma cosa significa "tabula rasa"? Mah, guerra, dittatura, carestia, fame, sconvolgimenti naturali. Insomma, i cavalieri dell'Apocalisse. Che non possiamo augurarci, ma che stanno forse arrivando.
Terminiamo però su una nota positiva per non essere accusati di catastrofismo, disfattismo, pessimismo ecc. e ripetiamo con Panebianco: "Che bella cosa la fiducia". Se non posso fidarmi di nessuno o solo di me stesso che vivere è?
Caro Sergio, la fiducia reciproca, nelle società umane, è fondamentale.
RispondiEliminaLe norme di legge, che ne sono l'inevitabile surroga nelle società complesse, funzionano solo fino ad un certo punto e lo vediamo benissimo ogni giorno.
Per questo, nei rapporti interpersonali, i piccoli gruppi unmani funzionano sempre meglio di quelli grandi (i quali però, ovviamente, danno altri vantaggi).