IL PECCATO
391. Che cosa comporta per noi l'accoglienza della misericordia di Dio?
CATECHISMO - Essa comporta che riconosciamo le nostre colpe, pentendoci dei nostri peccati. Dio stesso con la sua Parola e il suo Spirito svela i nostri peccati, ci dona la verità della coscienza e la speranza del perdono.
LUMEN - Essa comporta che gli uomini si riconoscono colpevoli dei loro stessi pensieri, pentendosi anche di quello che non hanno fatto. La Chiesa, con la sua Parola e il suo Spirito, dilata i loro peccati, in modo da tenere legata la loro coscienza con l’illusoria speranza del perdono.
392. Che cos'è il peccato?
CATECHISMO - Il peccato è «una parola, un atto o un desiderio contrari alla Legge eterna» (sant'Agostino). È un'offesa a Dio, nella disobbedienza al suo amore. Esso ferisce la natura dell'uomo e attenta alla solidarietà umana. Cristo nella sua Passione svela pienamente la gravità del peccato e lo vince con la sua misericordia.
LUMEN - Il peccato è « una parola, un atto o un desiderio contrari alle norme della Chiesa ». Viene presentata come un'offesa a Dio e una disobbedienza al suo amore. Esso è connaturato alla natura dell'uomo e conduce alla sudditanza verso la religione. La Chiesa nella sua predicazione insiste continuamente sulla gravità del peccato e fa credere di poterlo vincere con la sua apparente misericordia.
393. Esiste una varietà dei peccati?
CATECHISMO - La varietà dei peccati è grande. Essi possono essere distinti secondo il loro oggetto o secondo le virtù o i comandamenti ai quali si oppongono. Possono riguardare direttamente Dio, il prossimo o noi stessi. Si possono inoltre distinguere in peccati di pensiero, di parola, di azione e di omissione.
LUMEN - La varietà dei peccati è grande. Essi possono essere distinti secondo il loro oggetto o secondo le virtù o i comandamenti ai quali vengono appositamente collegati. Possono riguardare direttamente Dio, il prossimo o noi stessi. Si possono inoltre distinguere in peccati di pensiero, di parola, di azione e di omissione.
394. Come si distingue il peccato, quanto alla gravità?
CATECHISMO - Si distingue in peccato mortale e veniale.
LUMEN – Il peccato viene distinto in mortale e veniale.
395. Quando si commette il peccato mortale?
CATECHISMO - Si commette il peccato mortale quando ci sono nel contempo materia grave, piena consapevolezza e deliberato consenso. Questo peccato distrugge in noi la carità, ci priva della grazia santificante, ci conduce alla morte eterna dell'inferno se non ci si pente. Viene perdonato in via ordinaria mediante i Sacramenti del Battesimo e della Penitenza o Riconciliazione.
LUMEN – Si commette un c.d. peccato mortale quando ci sono nel contempo materia grave, piena consapevolezza e deliberato consenso. Questo peccato dovrebbe privare l’uomo della benevolenza della Chiesa e convincerlo di meritare la morte eterna dell'inferno, ma lo si evita se ci si pente. Viene perdonato in via ordinaria mediante le donazioni in denaro e la sottomissione del pensiero.
396. Quando si commette il peccato veniale?
CATECHISMO - Il peccato veniale, che si differenzia essenzialmente dal peccato mortale, si commette quando si ha materia leggera, oppure anche grave, ma senza piena consapevolezza o totale consenso. Esso non rompe l'alleanza con Dio, ma indebolisce la carità; manifesta un affetto disordinato per i beni creati; ostacola i progressi dell'anima nell'esercizio delle virtù e nella pratica del bene morale; merita pene purificatorie temporali.
LUMEN - Il c.d. peccato veniale, che si differenzia dal peccato mortale, si commette quando si ha materia leggera, oppure anche grave, ma senza piena consapevolezza o totale consenso. Esso non rompe l'alleanza con la Chiesa, ma indebolisce la posizione del credente; determina un disordine tra i fedeli che ne vengono a conoscenza; ostacola i progressi del credente nella struttura della comunità; merita pene purificatorie economiche e di status.
397. Come prolifera in noi il peccato?
CATECHISMO - Il peccato trascina al peccato, e la sua ripetizione genera il vizio.
LUMEN - Il peccato è insito nella natura umana, e la sua ripetizione è inevitabile.
398. Che cosa sono i vizi?
CATECHISMO - I vizi, essendo il contrario delle virtù, sono abitudini perverse che ottenebrano la coscienza e inclinano al male. I vizi possono essere collegati ai sette peccati cosiddetti capitali, che sono: superbia, avarizia, invidia, ira, lussuria, golosità, pigrizia o accidia.
LUMEN - I vizi, essendo il contrario delle virtù, sono abitudini perverse che ottenebrano la coscienza e inclinano al male. I vizi possono essere collegati ai sette peccati cosiddetti capitali, che sono: superbia, avarizia, invidia, ira, lussuria, golosità, pigrizia o accidia.
399. Esiste una nostra responsabilità nei peccati commessi da altri?
CATECHISMO - Esiste questa responsabilità, quando vi cooperiamo colpevolmente.
LUMEN - Esiste questa responsabilità, quando un credente vi coopera consapevolmente.
400. Che cosa sono le strutture di peccato?
CATECHISMO - Sono situazioni sociali o istituzioni contrarie alla legge divina, espressione ed effetto di peccati personali.
LUMEN - Sono situazioni sociali o istituzioni contrarie agli interessi della Chiesa, che hanno come effetto automatico i peccati personali di coloro che vi partecipano.
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