Tra l'antico Homo Sapiens, progenitore dell'odierna umanità, e l'uomo di Neanderthal ci furono sicuramente molti contatti e rapporti, ma sulla loro natura gli antropologi non sono del tutto concordi.
Il post di oggi tratta appunto di questo argomento, con due brani di Pietro Melis tratti dal suo blog.
Lo stile è quello polemico e provocatorio tipico del personaggio, ma l'argomento è senza dubbio interessante.
LUMEN
Il post di oggi tratta appunto di questo argomento, con due brani di Pietro Melis tratti dal suo blog.
Lo stile è quello polemico e provocatorio tipico del personaggio, ma l'argomento è senza dubbio interessante.
LUMEN
<< In una trasmissione di Alberto Angela (Ulisse) è stato (,,,) opposto l'uomo di Neanderthal al succesivo Sapiens, come se il Neanderthal non fosse stato anch'esso un Homo sapiens. La contrapposizione di fatto non esiste, perché quello che Angela ha sempre definito Sapiens è in realtà il 'Sapiens Sapiens' e non il Sapiens.
Il Sapiens di Neanderthal aveva un volume del cervello di circa 1400 cm cubici, mentre il Sapiens sapiens, da cui derivò tutta l'umanità successiva, aveva un volume di circa 1200 cm cubici. Angela avrebbe dovuto spiegare che non è tanto il volume del cervello che fa l'intelligenza del cervello (altrimenti l'elefante avrebbe un'intelligenza superiore a quella umana) ma il numero dei neuroni e delle sinapsi (collegamenti tra i neuroni).
Angela ha riproposto la vecchia domanda: perché è avvenuta l'estinzione del Neanderthal? Su questo punto la sua esposizione è stata del tutto contraddittoria.
Egli ha affacciato la tesi secondo cui il sapiens sapiens, comparso circa 100 mila anni fa, e poi diffusosi prima nel Medioriente e poi in Asia, sino ad arrivare nelle Americhe quando lo stretto di Bering era unito alle Americhe, avrebbe costretto il Neanderthal in spazi molto ristretti in un 'Europa glaciale, venendo in contrasto con il Neanderthal per motivi di sopravvivenza, sino a forme di cannibalismo da parte del sapiens sapiens ai danni del Neanderthal.
La tesi più scientificamente accreditata è invece quella che induce a pensare che il Neanderthal si sia estinto circa 40.000 anni fa a causa della glaciazione che avvenne in Europa nell'arco di 10.000 anni e che nel frattempo si sia incrociato con il sapiens sapiens, e che dunque l'estinzione del Neanderthal sia stata solo apparente o parziale.
D'altra parte lo stesso Angela, alla fine dell'esposizione (...), ha detto che ancor oggi il 3% dei geni della popolazione attuale è costituita da geni del Neanderthal.
Inoltre come poteva esserci stata una guerra tra sapiens sapiens e sapiens Neanderthal se la popolazione terrestre di allora (non citata da Angela) è stata calcolata non superiore al milione? In rapporto a questa popolazione è difficile affermare che vi potesse essere stata una rivalità tra le due specie di sapiens. Le guerre sono sempre esistite come guerre di conquista di territori. Ma con una popolazione di appena un milione di abitanti umani come potevano esistere guerre tra le due specie di sapiens?
Tanto più che resti fossili del sapiens di Neanderthal sono stati trovati non soltanto a Neanderthal (una regione occidentale dell'attuale Germania) ma anche nel Medioriente, da cui il Neanderthal si sarebbe spostato in Europa. Anche per questo è da escludere che il sapiens sapiens sia stato la causa dell'apparente estinzione del Neanderthal.
L'unica cosa di nuovo che ho imparato (ammesso che la cosa sia scientificamente provata) è che il sapiens sapiens abbia sviluppato una maggiore intelligenza sulla base di una dieta, non basata sulla carne, come spesso è stato detto, ma su una dieta basata su molluschi di mare da quando il sapiens sapiens, prima di emigrare dall'Africa, si affacciò alle coste del Sudafrica. (…)
Per sostenere la tesi che il sapiens sapiens sia stato la causa dell'estinzione del Neanderthal Angela è giunto a dire che dai resti degli scheletri dei Neanderthal apparivano chiari segni di armi da taglio, che comproverebbero la morte violenta dei Neanderthal, ma poi, aggiungendo confusione, ha detto che non era da escludere che gli stessi Neanderthal si combattesero tra loro. E allora che c'entra il sapiens sapiens come causa dell'estinzione del Neanderthal? >>
<< Nonostante abbia dedicato molti anni allo studio dell'evoluzione biologica non ho potuto trarre da tali studi la spiegazione della causa della differenziazione delle razze.
Se è vero che la specie Homo deriva dall'Austrolophitecus e passò successivamente attraverso le fasi dell'Homo abilis, dell'Homo erectus, dell'Homo sapiens, dell'homo sapiens sapiens quando avvennero le diversità delle etnie che popolarono l'Europa e l'Asia? Non ho mai trovato la spiegazione del fatto che la specie Homo lasciando l'Africa cessò di appartenere al tipo negroide. Quando avvenne l'acquisizione degli occhi a mandorla in Cina e in altre parti dell'Asia?
Non mi soddisfa la spiegazione che fa riferimento all'ambiente. Dall'Africa l'Homo arrivò in Europa con il sapiens di Neanderthal e con il sapiens sapiens. Il sapiens di Neanderthal aveva un cranio di 1400 centimetri cubici mentre il cranio del sapiens sapiens dell'Europa, contemporaneo del sapiens di Neanderthal, aveva già allora un cranio di 1200 centimetri cubici.
Il Sapiens di Neanderthal aveva un volume del cervello di circa 1400 cm cubici, mentre il Sapiens sapiens, da cui derivò tutta l'umanità successiva, aveva un volume di circa 1200 cm cubici. Angela avrebbe dovuto spiegare che non è tanto il volume del cervello che fa l'intelligenza del cervello (altrimenti l'elefante avrebbe un'intelligenza superiore a quella umana) ma il numero dei neuroni e delle sinapsi (collegamenti tra i neuroni).
Angela ha riproposto la vecchia domanda: perché è avvenuta l'estinzione del Neanderthal? Su questo punto la sua esposizione è stata del tutto contraddittoria.
Egli ha affacciato la tesi secondo cui il sapiens sapiens, comparso circa 100 mila anni fa, e poi diffusosi prima nel Medioriente e poi in Asia, sino ad arrivare nelle Americhe quando lo stretto di Bering era unito alle Americhe, avrebbe costretto il Neanderthal in spazi molto ristretti in un 'Europa glaciale, venendo in contrasto con il Neanderthal per motivi di sopravvivenza, sino a forme di cannibalismo da parte del sapiens sapiens ai danni del Neanderthal.
La tesi più scientificamente accreditata è invece quella che induce a pensare che il Neanderthal si sia estinto circa 40.000 anni fa a causa della glaciazione che avvenne in Europa nell'arco di 10.000 anni e che nel frattempo si sia incrociato con il sapiens sapiens, e che dunque l'estinzione del Neanderthal sia stata solo apparente o parziale.
D'altra parte lo stesso Angela, alla fine dell'esposizione (...), ha detto che ancor oggi il 3% dei geni della popolazione attuale è costituita da geni del Neanderthal.
Inoltre come poteva esserci stata una guerra tra sapiens sapiens e sapiens Neanderthal se la popolazione terrestre di allora (non citata da Angela) è stata calcolata non superiore al milione? In rapporto a questa popolazione è difficile affermare che vi potesse essere stata una rivalità tra le due specie di sapiens. Le guerre sono sempre esistite come guerre di conquista di territori. Ma con una popolazione di appena un milione di abitanti umani come potevano esistere guerre tra le due specie di sapiens?
Tanto più che resti fossili del sapiens di Neanderthal sono stati trovati non soltanto a Neanderthal (una regione occidentale dell'attuale Germania) ma anche nel Medioriente, da cui il Neanderthal si sarebbe spostato in Europa. Anche per questo è da escludere che il sapiens sapiens sia stato la causa dell'apparente estinzione del Neanderthal.
L'unica cosa di nuovo che ho imparato (ammesso che la cosa sia scientificamente provata) è che il sapiens sapiens abbia sviluppato una maggiore intelligenza sulla base di una dieta, non basata sulla carne, come spesso è stato detto, ma su una dieta basata su molluschi di mare da quando il sapiens sapiens, prima di emigrare dall'Africa, si affacciò alle coste del Sudafrica. (…)
Per sostenere la tesi che il sapiens sapiens sia stato la causa dell'estinzione del Neanderthal Angela è giunto a dire che dai resti degli scheletri dei Neanderthal apparivano chiari segni di armi da taglio, che comproverebbero la morte violenta dei Neanderthal, ma poi, aggiungendo confusione, ha detto che non era da escludere che gli stessi Neanderthal si combattesero tra loro. E allora che c'entra il sapiens sapiens come causa dell'estinzione del Neanderthal? >>
<< Nonostante abbia dedicato molti anni allo studio dell'evoluzione biologica non ho potuto trarre da tali studi la spiegazione della causa della differenziazione delle razze.
Se è vero che la specie Homo deriva dall'Austrolophitecus e passò successivamente attraverso le fasi dell'Homo abilis, dell'Homo erectus, dell'Homo sapiens, dell'homo sapiens sapiens quando avvennero le diversità delle etnie che popolarono l'Europa e l'Asia? Non ho mai trovato la spiegazione del fatto che la specie Homo lasciando l'Africa cessò di appartenere al tipo negroide. Quando avvenne l'acquisizione degli occhi a mandorla in Cina e in altre parti dell'Asia?
Non mi soddisfa la spiegazione che fa riferimento all'ambiente. Dall'Africa l'Homo arrivò in Europa con il sapiens di Neanderthal e con il sapiens sapiens. Il sapiens di Neanderthal aveva un cranio di 1400 centimetri cubici mentre il cranio del sapiens sapiens dell'Europa, contemporaneo del sapiens di Neanderthal, aveva già allora un cranio di 1200 centimetri cubici.
Come mai è sparito il sapiens di Neanderthal? Non ho mai accettato la spiegazione che fa riferimento ad una lotta tra i due tipi di sapiens. Essendo le terre quasi disabitate gli spazi a disposizione dei due tipi di sapiens erano così grandi da consentire un insediamento pacifico.
Più verosimile è che il sapiens di Neanderthal si sia incrociato con il sapiens sapiens. E' stato infatti scoperto che nel DNA del sapiens sapiens è presente circa il 5% del DNA del sapiens di Neanderthal. Ma stupefacente è il fatto che questa piccola percentuale del DNA del sapiens di Neanderthal non sia presente nel DNA della popolazione negra dell'Africa. >>
PIETRO MELIS
Più verosimile è che il sapiens di Neanderthal si sia incrociato con il sapiens sapiens. E' stato infatti scoperto che nel DNA del sapiens sapiens è presente circa il 5% del DNA del sapiens di Neanderthal. Ma stupefacente è il fatto che questa piccola percentuale del DNA del sapiens di Neanderthal non sia presente nel DNA della popolazione negra dell'Africa. >>
PIETRO MELIS