sabato 24 agosto 2024

Pensierini – LXXV

OMBRELLO NUCLEARE
Secondo alcuni esperti di geo-politica (tra cui Alessandro Orsini), la presenza USA in Italia (con le sue numerose basi militari) non sarebbe neppure una garanzia di deterrenza nucleare.
Nel senso che se la Russia (per fare un esempio) mandasse una bomba atomica sugli USA, gli USA risponderebbero subito con la stessa moneta.
Ma se la Russia mandasse una atomica solo sull'Italia (o su qualsiasi altro paese europeo), gli USA non farebbero la stessa cosa, onde evitare l'escalation, con il rischio di ricevere un'atomica sul proprio territorio.
I latini dicevano: "cui commoda, eius et incommoda" (chi ha i vantaggi, deve accettare anche gli svantaggi).
Ma qui mi sembra che abbiamo solo i secondi senza i primi.
LUMEN


AMBIENTE
Temo che la sorte del nostro pianeta possa essere efficacemente riassunta da questo breve dialogo.
D – Buongiorno. Secondo Lei, la salvaguardia dell'ambiente e della natura è un problema importante ?
R – Certo. Importantissimo
D – Quindi, Lei pensa che i governanti della Terra debbano prendere provvedimenti per garantirla ?
R – Sicuramente.
D – Ma Lei, personalmente, quali rinunce è disposto a fare per il bene dell'ambiente ?
R – Nessuna. Ho già tanti problemi per i fatti miei.
D – Allora, tanti auguri.
R – Grazie
LUMEN


CRUDELTA'
Alcuni pessimisti ad oltranza hanno il sospetto che le elites economiche mondialiste stiano cercando di ridurre la popolazione mondiale non per un qualche calcolo ecologico, ma per semplice crudeltà.
Ora, le elites sono sicuramente egoiste e ciniche (devono esserlo, per conservare il potere), ma non sono necessariamente crudeli.
E d'altra parte la crudeltà è molto ben distribuita anche tra noi gente comune, basta guardarsi intorno.
Se le elites decidessero davvero di ridurre la popolazione mondiale (ma secondo me non lo stanno ancora facendo) lo farebbero solo per continuare a godersi il loro potere in un mondo più vivibile.
Mentre i deviati sociopatici, che esistono anche tra le elites, possono divertirsi con la crudeltà come e quando vogliono, indipendentemente dal livello della popolazione.
LUMEN


AZIENDA CULTURALE
La Chiesa Cattolica (come tutte le religioni) è una azienda culturale: non produce cose concrete, come automobili, cioccolato o saponette, ma solo immagini.
Pertanto quando l'azienda è in crisi, come sta succedendo attualmente, non possono concentrarsi sul prodotto, per cercare di migliorarlo; possono solo agire sulle immagini.
Quindi se l'attuale Papa ed i suoi più importanti collaboratori parlano di problemi sociali in modo generico, buonista e non teologico, ma riescono, con le loro parole, ad attirare i media di tutto il mondo, vuol dire che hanno usato le immagini giuste, e che hanno ragione loro.
Se parlassero - per dire - dell'Immacolata Concezione o della Transustanziazione, non riceverebbero mezzo rigo.
Forse questo non basterà per salvare la loro storia millenaria, ma non hanno molte alternative.
LUMEN


CONFORMISMO
Per molte persone la parola “conformismo” ha una valenza negativa, ma non è necessariamente così, perchè occorre distinguere il conformismo del comportamento da quello del pensiero.
Io posso tenere un comportamento conformista per vari motivi: per adeguarmi alle circostanze, per non mettere in imbarazzo gli altri, per evitare di mettermi nei guai, eccetera.
Ed in questo non ci vedo nulla di male.
Diverso è il conformismo del pensiero, per il quale le persone credono veramente che certi comportamenti siano giusti ed anzi obbligatori.
Questo non solo limita la libertà interiore delle persone, ma porta anche all'intolleranza e quindi alla violenza.
Ma si tratta di due conformismi molto diversi.
LUMEN

28 commenti:

  1. Alessandro Orsini conosce troppe cose, forse troppe,.mica è un rampollo della famiglia Orsini, aristocrazia nera eccetera eccetera? Anche il suo profilo è oscurato. Mah....

    Ritengo la spauracchio atomico un bau bau per il popolo bambino, ché una fissione dell'atomo in campo aperto provocherebbe una catastrofica reazione a catena, distruggendo il nostro habitat. Esistono devastanti bombe termiche, quelle sì, impiegate a Dresda, Tokyo, Hiroshima e Nagasaki..... La vera carneficina, ottocentomila morti evaporati dal calore avvenne a Tokyo, ma questa non viene ricordata quasi mai. Doppio mah.

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    1. Non mi è chiara la tua distinzione tra bombe atomiche e bombe termiche.
      Potresti specificare meglio ?

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  2. P.S. Orsini è un sociologo, ed anche piuttosto in gamba, ma non so nulla della sua famiglia di origine.
    Non credo che abbia ascendenti nobili, ma tutto è possibile.

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  3. Si pretenderebbe che la scissione o fissione atomica provocasse un immenso calore nel fornello, indi tumultuosi venti a 900 kmh che distruggerebbero ogni cosa nel raggio di diversi km dal fornello stesso. Io che non pretendo nulla, annoto che esistono miscele esplosive come il napalm, il fosforo le quali, senza scindere
    Un bel nulla, provocano danni ingenti a persone e cose...

    Inoltre sospetto che non sia tanto igienico andare a pastrugnare nei mattoncini che reggono questo ambaradan, specialmente senza protezione, ovvero liberando forze sconosciute nell'ambiente. Anche quei depravati di Ginevra fanno i balocchi dentro un tubo sottoterra. Un giorno qualcuno mi spiegherà i vantaggi che il CERN apporterà ai cassintegrati di Bagnoli, ai bombardati di Gaza

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    1. I vantaggi della scienza sono spesso a lungo termine.
      Ma, in genere, ci sono.

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  4. Mauro b.: "Anche quei depravati di Ginevra fanno i balocchi dentro un tubo sottoterra. Un giorno qualcuno mi spiegherà i vantaggi che il CERN apporterà ai cassintegrati di Bagnoli, ai bombardati di Gaza."

    Sabine Hossenfelder, una fisica quarantacinquenne molto brava, che sa spiegare le cose difficili della fisica, è del parere che i soldi spesi per il CERN sono buttati. Sono alla ricerca dell'ennesima particella subatomica che rivoluzionerebbe la fisica secondo loro ... Mi pare che ci lavorino 2000 fisici, immagino ben pagati.
    Sabine Hossenfelder: "Il libero arbitrio? Ma che significa?"

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    1. Caro Sergio, ti tjngrazio per il tuo intervento, che mi ha ricordato un vecchio post, dedicato proprio a Sabine Hossenfelder e al libero arbitrio.
      Chi fosse interessato, lo può trovare qui:
      http://ilfenotipoconsapevole.blogspot.com/2015/09/io-robot.html

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    2. Ho riletto tutto il post coi commenti, molti e lunghi anche miei, ma non me ne ricordavo più (è roba di quasi dieci anni fa). Sabine Hossenfelder l'ho incontrata di nuovo uno o due anni fa, in televisione. Era stata invitata dalla TV svizzera e aveva discusso nella trasmissione filosofica della domenica. Ottima impressione, poi l'ho vista recentemente sempre in tivù a parlarci della fine dell'universo (su cui esistono più teorie). Penso che sul libero arbitrio sia già stato detto tutto, non esiste, punto e basta. Tuttavia la società ha il diritto di sanzionare certi comportamenti pericolosi. Tempo fa Pardo aveva pubblicato un bel post sul diritto penale molto lucido e chiaro. Filosoficamente parlando nessuno è veramente colpevole di alcunché perché ogni azione è una sintesi necessaria di forze e cause in parte o anche in gran parte ignote, ma per motivi pratici la società deve comminare delle pene per i "delitti" commessi. L'unico vero e grande colpevole di tutti i delitti che si commettono è o sarebbe Dio, è lui che ha messo in moto questo baraccone con le sue ferree leggi. Non c'è effetto senza causa. Una delle prove dell'esistenza di Dio (secondo Aristotele e poi San Tommaso) è che deve esserci un inizio, una causa prima, il motore immobile eccetera che chiamiamo Dio. È logicamente la causa di tutto, veramente tutto. Dell'inferno la Chiesa non parla più perché se ne vergogna. L'idea di un Dio che condanna i peccatori per l'eternità - un'eternità di sofferenze atroci poi, il fuoco inestinguibile - fa ormai a pugni con la ragione e il buon senso. Ma ci era arrivato già Origene nel terzo secolo d. C.

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    3. << per motivi pratici la società deve comminare delle pene per i "delitti" commessi. >>

      Ovvio: si tratta dell'attribuzione allo Stato della vecchia vendetta familiare o tribale.
      Oggi però, proprio perchè sappiamo che il libero arbitrio è una finzione, il diritto penale dovrebbe essere utilizzato molto più per la prevenzione che per la punizione.
      Ma è un discorso lungo, che ci porterebbe troppo lontano.

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  5. Le testate, quelle tradizionali contro il muro, sono quelle che batterei a cagione delle fregnacce che ci raccontano. E che noi Pinocchi assorbiamo supinanente, senza colpo ferire, neanche un sopracciglio inarcato. Neanche....

    Posto sovente gli scenziati sono la versione in spolverina bianca dei sacerdoti felloni, posto questo, dicevo, mi domando come si faccia a credere a visibilii numerici di testate, quelle nucleari, a disposizione delle due super-impotenze, migliaia e migliaia, quasi che uno le tenesse a stagionare come i prosciutti di Langhirano, il Brunello di Montalcino. Oggi magari ti sparacchio una del '52, buona annata per le bombe atomiche tradizionali, poco prima di quelle H, all'idrogeno, e via discorrendo, roba da intenditori, fatta assaggiare anche al popolo. Suo malgrado.

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    1. Mah, gli armamenti mondiali sicuramente esistono, sono molto ampi e sono molto vari.
      Come fai a sapere che le testate nucleari sono solo un inganno e che non esistono fisicamente ?

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  6. Il territorio intorno a Chernobyl sarà interdetto per
    altri decenni, forse secoli. Per contro, sia ad Hiroshima che a Nagasaki i superstiti cominciarono ad organizzarsi già poche ore dopo il disastro, il sito non venne abbandonato, arrivarono i soccorsi e la città,
    Le città , furono ricostruite sulle macerie. E le radiazioni secolari? Che dice la scienza al riguardo ? A me cambia nulla sia che le bombe atomiche esistano oppure no ma io dubito, fortemente dubito, ne ho ben donde, ne ho pure il diritto, direi. Qui caro Lumen ci stanno prendendo per il bavero, cominciando dall'alfa fino all'omega....

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    1. Però esistono parecchie immagini (foto e filmati) del c.d. fungo atomico.
      Mi sembra difficile che siano tutte taroccate.

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    2. Vediamo un po: l'atomica sganciata su Hiroshima (little boy) conteneva circa 10 kg di materiale fissile (uranio arricchito), l'esplosione generò una colonna d'aria che diede origine al famoso fungo e trasportò i residui radioattivi nella stratosfera dove furono dispersi e distribuiti su una vasta area, quindi la radioattività a Hiroshima non salì di molto oltre il livello naturale. Nel caso di Chernobyl non ci fu in realtà nessuna esplosione ma solo un incendio che coinvolse un reattore contenete tonnellate di materiale. Non essendoci stata un'esplosione il materiale radioattivo rimase, per la maggior parte in zona contaminando l'area per un periodo lungo.

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    3. Non appena sganciata la/le bombe su Hiroshima i b29 superfortress, con cabina pressurizzata, si alzarono di quota sopra i 30.000 piedi, altezza stimata avrebbe raggiunto il fungo eccetera eccetera. 10 km, trentamila piedi circa non sono stratosfera, il fallout nucleare è inevitabile, a.mio avviso, ovvero sarebbe stato inevitabile se di bomba atomica si fosse trattato.
      ..

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    4. Ringrazio entrambi per i chiarimenti.
      Purtroppo sono e resto ignorante su questi argomenti.
      Pur essendo diffidente, però, mi verrebbe da confermare l'uso delle due bombe atomiche.

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    5. Da wiki:
      << La bomba atomica (o bomba a fissione nucleare) è un ordigno esplosivo appartenente al gruppo delle armi nucleari, la cui energia è interamente prodotta da una reazione a catena di fissione nucleare. (...)

      Il funzionamento di questi ordigni si basa sulla reazione di fissione nucleare, un processo di divisione del nucleo atomico, che avviene in un elemento pesante detto fissile, in due o più nuclei di massa inferiore, a seguito della collisione con un neutrone libero.
      La rottura del nucleo produce a sua volta, oltre a elementi più leggeri, anche alcuni ulteriori neutroni liberi, oltre ad una quantità molto significativa di energia.
      Se il materiale fissile ha un grado di concentrazione sufficiente ed è in una massa sufficientemente grande, detta "massa critica", i neutroni liberi prodotti a loro volta sono in grado di colpire nuovi nuclei di elemento fissile, producendo una reazione a catena incontrollata che si propaga per tutta la massa di materiale liberando un'immensa quantità di energia in un tempo brevissimo. (...)

      La prima bomba al plutonio (nome in codice The Gadget) fu fatta esplodere nel test Trinity il 16 luglio 1945 al poligono di Alamogordo, nel Nuovo Messico.
      La prima bomba all'uranio (Little Boy) fu sganciata sul centro della città di Hiroshima il 6 agosto 1945. La seconda bomba al plutonio, denominata in codice Fat Man, fu sganciata invece su Nagasaki il 9 agosto 1945.
      Questi sono stati gli unici casi d'impiego bellico di armi nucleari, nella forma del bombardamento strategico. >>

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    6. A parte la querelle, da me innescata circa l'esistenza o meno dell'atomica, mi sono fatto persuaso, come direbbe Montalbano, che I feroci bombardamenti su Hiroshima e Nagasaki siano stati una vendetta gesuita e francescana , per vendicare i 26 "martiri" cristiani di Nagasaki,gesuiti e francescani, alla fine del 1500. Costoro infatti erano operativi in Giappone da qualche anno, non tanto per portare la buona novella,
      ma per asservire il paese del sol levante alla cricca delle infami religioni abramitiche monoteiste. Furono sgamati e crocifissi sulla spiaggia. Se non erro.

      Stranamente esistevano covi gesuiti sia ad Hiroshima che a Nagasaki nel 1945, ma le famose
      bombe risparmiarono gli edifici ed i sacerdoti dentro. Ad onta tali sedi fossero a poca distanza dalle esplosioni...Dicono che li salvò Maria. Ed il rosario che stavano biascicando....

      Ci sono molti più inganni, Orazio....

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    7. Mi pare una spiegazione un po' troppo artificiosa, che viola il rasoio di Occam.

      Sulla scelta degli obbiettivi, in rete ho trovato questo:
      << Nel corso di una riunione negli Stati Uniti nel maggio del 1945 vennero suggeriti come obiettivi le città di Kyoto, Hiroshima, Yokohama, Kokura e Nagasaki oppure gli arsenali militari.
      Nel corso della riunione si decise di non utilizzare la bomba atomica esclusivamente su un obiettivo militare, per evitare di mancarlo, rischiando quindi di "sprecare" la bomba.
      Nella decisione finale dovevano essere tenuti in maggior conto gli effetti psicologici che l'utilizzo della bomba atomica doveva avere sul governo giapponese.
      Inoltre era opinione diffusa che la nuova bomba dovesse avere un effetto sufficientemente spettacolare affinché fosse riconosciuta a livello mondiale. >>

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    8. << Dicono che li salvò Maria. >>

      Questo mi sentirei di escluderlo, visto anche che l'assunzione in cielo della Madonna fu proclamata solo 5 anni dopo.

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    9. Per chi ci crede, forse la vergine miracolava già da precaria, non ancora assunta :-)

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  7. Hol(l)iwood, bosco sacro, forse il vero nome di un luogo dove realtà e finzione vanno a braccetto....

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  8. CRUDELTÀ
    Dato il costante incremento della popolazione (umana) mondiale in particolare dall'inizio della Rivoluzione industriale ad oggi (da 1 mld a ben 8 mld con prospettive di ulteriore crescita, sebbene forse rallentata...) viene da dire che qualsivoglia (presunto) piano delle famigerate élites economiche globaliste per ridurre la popolazione:
    1) non esiste
    oppure
    2) se esiste, costituisce un fallimento clamoroso e/o la controprova che qs élites controllano molto meno di quanto si possa pensare. Saluti

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    1. Hai detto bene.
      A occhio direi la prima (con un pizzico della seconda).

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  9. OMBRELLO NUCLEARE

    Ragionevolmente l'unica maniera a disposizione dei Paesi europei per poter trattare "alla pari" non soltanto con l'alleato statunitense ma anche con l'aggressiva e ostile Russia e con l'astuto Regime cinese sarebbe quella di arrivare a un'effettiva
    Federazione economico-politica europea, ma sfortunatamente oggi fare discorsi di qs tipo equivale (parafrasando il grande Darwin riguardo agli aspetti più "scottanti" della sua teoria dell'evoluzione biologica) a confessare un orribile crimine e quindi mi fermo qui... Saluti

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    1. Sono d'accordo.
      In fondo la deterrenza nucleare l'abbiamo già in casa (Francia), per cui basterebbe proseguire sulla strada dell'integrazione federale.
      A dispetto delle forze contrarie e dei problemi pratici da superare (a cominciare dalla lingua comune).

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