martedì 2 giugno 2020

Obiezione, vostro Onore !

Il post di oggi contiene una piccola raccolta di gaffe, lapsus e strafalcioni giuridici tratti dal libro "Stupidario Giuridico", goliardicamente attribuito al 'noto' principe del foro avv. Massimo Della Pena. Per sorridere un po' coi drammi della giustizia.

LUMEN

 

 

A un primo esame sembra che il soggetto sia stato prima assassinato con un’arma da fuoco e successivamente bruciato vivo.



Agli arrestati sono stati contestati gravissimi capi di amputazione.


All'arrivo della seconda lettera, i carabinieri hanno individuato il mittente: si tratta di un anonimo già noto in paese.


Capisco la posizione della parte civile, ma cerchiamo di non uscire dal seminario.


Caro signore, lei rischia una denuncia per circoncisione di incapace!


Cercò più volte di illudere la sorveglianza.


Certi avvocati dovrebbero essere irradiati dall'album!


Circa la natura maligna del suo tumore, il mio cliente è in grado di esibire i risultati dell'autopsia che ha fatto pochi giorni fa.


Dapprincipio non ho voluto immischiarmi e li ho lasciati litigare in santa pace.


Dico questo senza malizia: abside iniuria verbis.


Durante il dibattimento in aula, i due detenuti venivano alle mani coi piedi.


È un avvocato particolarmente versato in tutte le branchie del diritto.


Ha detto proprio così. L’ho sentito con questi occhi!


Ha sparato ai vicini in preda a un ictus di follia.


I carabinieri e i pompieri dicono di no, ma io sono sicuro che è stato un incendio doloroso.


I tre sono entrambi pregiudicati.


Il cadavere, al piede destro, aveva una sola scarpa.


Il colpevole è stato finalmente individuato: si tratta di un insospettabile pregiudicato.


Il ladruncolo, nonostante i cani da guardia, due grossi ariani...


Il maniaco da vent'anni teneva la moglie rilegata in casa.


Il mio cliente, dopo essere vissuto per quasi un anno seduto su una spada di Damocle…


Il mio cliente non può certo vantare grandi ricchezze, né un nobile albero geologico.


L'assassino è stato travolto da un lapsus di follia.


L’avvocato ha detto che ora mi debbo presentare a una corte di Assisi.


L’istanza del sindaco, pertanto, va respinta perché la frase “il primo cittadino ha un’intelligenza fuori del comune”, pur prestandosi a un evidente doppio senso, di per sé non si può recepire univocamente come un insulto.


La giuria si è espressa all'unanimità meno due.


La procura in questo periodo è scossa da violente lotte intestinali.


Le fiamme hanno provocato incendi danni.


Lo spaccio ha luogo notte e giorno alla luce del sole.


Mi hanno sospeso la patente dicendo che ero ubriaco, a me che sono analcolico.


Mi trovavo in banca con mia moglie e mia cognata, e alla rapina abbiamo assistito ambetré.


Non ho potuto inseguire gli scippatori a causa del traffico cianotico.


Ormai, dopo tre anni di suppliche e ricorsi, non voglio più vivere di allusioni.


Per questo problema ci vorrebbe una legge con effetto radioattivo.


Purtroppo, come ben sappiamo, nemo propheta in casa.


Purtroppo in questo periodo la cancelleria è obesa dalle richieste.


Quei due sono entrati nel mio negozio camuffati da clienti.


Questo, vostro onore, significa mettere il carro sopra i buoi.


Secondo il magistrato, per poter procedere contro questo tipo di reato serve una legge ad O.K.


Si rimane in attesa dei rilievi della scientifica per sapere se ci sono orme dell’accusato sul manico del coltello.


Sono innocente, e non voglio diventare il capro respiratorio della situazione.


Sono riuscita a prendere il numero di targa, anche se per lo spavento avevo perso i sensi.


Sono stato interrogato come testimone oculistico.


Sono stato minacciato con un coltello di grosso calibro.


Spero che questa condanna gli serva da monitor.


Subito dopo, l’ambulanza è ripartita a sirene spietate.


Trattasi di associazione di stampa mafiosa.


Viene quasi da rimpiangere i tempi della sacrosanta inquisizione.


Volendo citare Plinio l’Anziano...

 

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