giovedì 2 giugno 2011

Le tre leggi del Fenotipo

LUMEN - Salve, Eugenio. Vedo che hai un libro con te. Cosa stai leggendo ?
EUGENIO – Un libro di Isaac Asimov sui Robot.

LUMEN - Bello. Scommetto che vengono citate anche le sue famose 3 leggi della robotica.
EUGENIO  – Sì, e devo dire che a me piacciono molto. La prima legge dice: “Un robot non può recare danno ad un essere umano”. La seconda legge dice “ Un robot deve eseguire gli ordini salvo che questo contrasti con la prima legge”. E la terza dice “Un robot deve proteggere la propria esistenza, salvo che questo contrasti con la prima o con la  seconda legge”.

LUMEN  – Esatto. Ebbene, anche il Fenotipo Consapevole ha le sue 3 leggi.
EUGENIO  – Ti ascolto.

LUMEN – Prima legge. “Un Fenotipo Consapevole non deve mai fare mai nulla contro di sé”.
EUGENIO  – Giusto. Sarebbe sciocco da parte sua.

LUMEN - In effetti il Fenotipo consapevole sa che la sua vita è importante ed unica e che non deve rovinarsela da solo.
EUGENIO  - C'è già la sorte avversa che ci pensa.

LUMEN - Proprio così. Quindi non aggiungerà mai pericolo a pericolo.
EUGENIO  -  Certo, però, che se ti guardi intorno...

LUMEN - Hai detto bene. Molti esseri umani non si rendono conto di questo e passano il tempo a farsi del male da soli. Per esempio si danno alla violenza aggressiva, vanno volontari in guerra, si battono per una donna, o per un uomo, si mettono volontariamente in situazioni di rischio per provarne l'ebbrezza e cose simili.
EUGENIO  - Ovviamente non si tratta di fenotipi consapevoli.

LUMEN - Certamente no, sono semplici schiavi del genoma.
EUGENIO  - Andiamo avanti.

LUMEN – Seconda legge “Un Fenotipo Consapevole deve adeguarsi alla società in cui vive, salvo che questo non contrasti con la prima legge”.
EUGENIO  – Questa è più sottile. Fammi qualche esempio.

LUMEN - Un vero fenotipo consapevole, essendo necessariamente in minoranza, pensa in modo molto diverso da quello corrente nella società  cui vive.
EUGENIO  - E' inevitabile.

LUMEN - Però deve stare attento a quello che dice ed a come si comporta  perchè non verrebbe compreso e la cosa gli sarebbe nociva. Così, per esempio, pur essendo necessariamente ateo, se vive in una società bigotta, non andrà a dirlo in piazza, ma si limiterà a vivere l'ateismo dentro di sè. Dovrà venire allo scoperto solo e soltanto se l'accettazione passiva del pensiero corrente rischia di causarrgli un danno, perchè in tal modo violerebbe la prima legge.
EUGENIO  - Mi pare giusto.

LUMEN - E infine, lerza legge “Un Fenotipo Consapevole deve godersi la vita, salvo che questo contrasti con la prima o con la  seconda legge”.
EUGENIO  – Perfetto, direi.

LUMEN – Quindi tutti i divertimenti sono leciti purchè sani, e quindi vanno esclusi quelli, molto seguiti dai fenotipi schiavi, che fanno del male a chi li pratica: droga , alcolismo, rischi sessuali, eccetera. Questo non è godersi la vita, ma rovinarsela con assoluta certezza e un fenotipo consapevole non lo farà mai. E se i propri divertimenti sono in contrasto con la società corrente, si cercherà di viverli nel silenzio, in modo riservato.
EUGENIO - In fondo, si tratta semplicemente di vivere in maniera piena e consapevole.

LUMEN - Già, ma pare una cosa troppo difficile per la maggioranza delle persone, schiave del proprio genoma. Per questo diventare un Fenotipo Consapevole è l'unico modo per godersi al meglio la vita, ma è anche, purtroppo, una posizione di minoranza e non tutti ci possono riuscire.
EUGENIO - E come si pone il Fenotipo Consapevole nei confronti dei guai che la vita ci presenta ?

LUMEN - Direi che anche qui possiamo usare la regola del tre.
EUGENIO - Ovvero ?

LUMEN - Il Fenotipo Consapevole, di fronte ai problemi della vita,  deve essere "Prudente, Intelligente e Saggio".
EUGENIO - Spiegati meglio.

LUMEN - Anzitutto deve essere "Prudente", per evitare di aggiungere altri guai, causati da se stesso, a quelli che la sorte gli porta naturalmente.
EUGENIO - Giusto. Troppa gente va a cercarsi i problemi da sola.

LUMEN - Poi deve essere  "Intelligente", per affrontare e risolvere al meglio i problemi che hanno una soluzione.
EUGENIO: In effetti molti problemi, se affrontati correttamente, si possono risolvere.

LUMEN - Ed infine deve essere "Saggio", per accettare serenamente i problemi che non si possono risolvere, evitando di rovinarsi la vita.
EUGENIO - Grazie, Lumen, adesso mi è tutto più chiaro.

LUMEN - Ne sono lieto. 

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