sabato 18 giugno 2011

Lezioni di Catechismo - 3

 LA MORALITÀ DELLE PASSIONI


370. Che cosa sono le passioni?

CATECHISMO - Le passioni sono gli affetti, le emozioni o i moti della sensibilità - componenti naturali della psicologia umana - che spingono ad agire o a non agire in vista di ciò che è percepito come buono o come cattivo. Le principali sono l'amore e l'odio, il desiderio e il timore, la gioia, la tristezza, la collera. Passione precipua è l'amore, provocato dall'attrattiva del bene. Non si ama che il bene, vero o apparente.

LUMEN - Le passioni sono gli affetti, le emozioni o i moti della sensibilità - componenti naturali della psicologia umana - che spingono ad agire o a non agire in vista degli interessi specifici del Genoma e della sua riproduzione. Le principali sono l'amore e l'odio, il desiderio e il timore, la gioia, la tristezza, la collera. Passione precipua è l'amore, provocato dall'attrattiva del sesso o dalla cura dei figli. Non si ama per sé, ma nell’esclusivo interesse del Genoma.



371. Le passioni sono moralmente buone o cattive?

CATECHISMO - Le passioni, in quanto moti della sensibilità, non sono né buone né cattive in se stesse: sono buone quando contribuiscono ad un'azione buona; sono cattive in caso contrario. Esse possono essere assunte nelle virtù o pervertite nei vizi.

LUMEN  - Le passioni, in quanto moti della sensibilità, non sono né buone né cattive in se stesse: sono buone o cattive solo le azioni che vengono commesse. Esse possono essere tenute sotto controllo solo con una buona conoscenza di sé.



LA COSCIENZA MORALE

372. Che cos'è la coscienza morale?

CATECHISMO - La coscienza morale, presente nell'intimo della persona, è un giudizio della ragione, che, al momento opportuno, ingiunge all'uomo di compiere il bene e di evitare il male. Grazie ad essa, la persona umana percepisce la qualità morale di un atto da compiere o già compiuto, permettendole di assumerne la responsabilità. Quando ascolta la coscienza morale, l'uomo prudente può sentire la voce di Dio che gli parla.

LUMEN - La coscienza razionale, presente nell'intimo della persona, è un giudizio della mente, che, supportato da adeguata conoscenza delle circostanze e delle conseguenze, ingiunge all'uomo di compiere il bene e di evitare il male. Grazie ad essa, la persona umana percepisce la correttezza sociale di un atto da compiere o già compiuto, di cui ha la responsabilità. Quando ascolta la coscienza razionale, l'uomo saggio può sentirsi in pace con se stesso.



373. Che cosa implica la dignità della persona nei confronti della coscienza morale?

CATECHISMO - La dignità della persona umana implica la rettitudine della coscienza morale (che cioè sia in accordo con ciò che è giusto e buono secondo la ragione e la Legge divina). A motivo della stessa dignità personale, l'uomo non deve essere costretto ad agire contro coscienza e non si deve neppure impedirgli, entro i limiti del bene comune, di operare in conformità ad essa, soprattutto in campo religioso.

LUMEN  - La dignità della persona umana implica la reciprocità della coscienza razionale  (che cioè sia in accordo con ciò che è giusto e corretto secondo le regole condivise della società). A motivo della stessa dignità personale, l'uomo non deve essere costretto ad agire contro ragione e non si deve neppure impedirgli, entro i limiti del bene comune, di operare in conformità ad essa.



374. Come si forma la coscienza morale perché sia retta e veritiera?

CATECHISMO - La coscienza morale retta e veritiera si forma con l'educazione, con l'assimilazione della Parola di Dio e dell'insegnamento della Chiesa. È sorretta dai doni dello Spirito Santo e aiutata dai consigli di persone sagge. Inoltre giovano molto alla formazione morale la preghiera e l'esame di coscienza.

LUMEN - La coscienza razionale corretta e veritiera si forma con l'educazione scientifica,   con l'assimilazione delle leggi della natura e con l'insegnamento adeguato. È sorretta dalle capacità della propria mente e aiutata dai consigli di persone sagge. Inoltre giovano molto alla formazione razionale la riflessione e la piena conoscenza di sè.



375. Quali norme la coscienza deve sempre seguire?

CATECHISMO - Ce ne sono tre più generali: 1) non è mai consentito fare il male perché ne derivi un bene; 2) la cosiddetta Regola d'oro: « Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro» (Mt 7,12); 3) la carità passa sempre attraverso il rispetto del prossimo e della sua coscienza, anche se questo non significa accettare come un bene ciò che è oggettivamente un male.

LUMEN - Ce ne sono tre più generali: 1) non è mai consentito fare il male, salvo che ne derivi sicuramente un bene maggiore; 2) la cosiddetta Regola d'oro: « Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro»; 3) la correttezza passa sempre attraverso il rispetto del prossimo e della sua coscienza, il che significa accettare la sorte di chi rifiuta il tuo aiuto, anche se sta facendo il suo male.



376. La coscienza morale può emettere giudizi erronei?

CATECHISMO - La persona deve sempre obbedire al giudizio certo della propria coscienza, ma può emettere anche giudizi erronei, per cause non sempre esenti da colpevolezza personale. Non è però imputabile alla persona il male compiuto per ignoranza involontaria, anche se esso resta oggettivamente un male. È quindi necessario adoperarsi per correggere la coscienza morale dai suoi errori.

LUMEN - La persona deve sempre obbedire al giudizio certo della propria coscienza razionale, ma può emettere anche giudizi erronei, per mancanza di conoscenza non sempre esente da colpevolezza personale. Non è però imputabile alla persona il male compiuto per ignoranza involontaria, anche se esso resta oggettivamente un male. È quindi necessario adoperarsi per correggere la coscienza razionale dai suoi limiti di conoscenza.

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