LA VERITA' DEGLI ALTRI
Il mito della 'conoscenza personale' come unica guida valida ed affidabile della nostra vita è, purtroppo, solo un mito.
Le nostre esperienze dirette, infatti, anche dopo molti anni, restano modestissime se paragonate alle complessità del mondo, per cui non sono assolutamente sufficienti per consentirci una adeguata comprensione della realtà.
Per ovviare a questo inconveniente è necessario pertanto seguire l'opinione degli altri, ovvero, nei primi anni, quelle dei nostri genitori e poi, da adulti, quella della maggioranza delle persone.
Ci sono campi, però, in cui l’opinione comune è vittima di pregiudizi infondati e va accolta con molte riserve; occorre pertanto alzare l'asticella e cercare l'opinione prevalente non di tutti, ma dei più competenti (che sono, in genere, gli uomini di scienza).
Questo non modifica il 'criterio di maggioranza', ma ci aggiunge, per usare un termine giuridico, la necessità di una 'maggioranza qualificata'.
Come dice acutamente Gianni Pardo:
<< L’opinione della maggioranza dei competenti costituisce, nella vita concreta, l’unico criterio di verità. Quando essi pensano tutti la stessa cosa, si ha una verità assoluta, anche nel caso in cui non corrisponda alla realtà: si pensi al sistema tolemaico.
Quando alcuni dissentono, la verità diviene discutibile. Quando i competenti si dividono in due gruppi opposti e pressoché uguali, non esiste verità ufficiale, ma solo un dibattito. La realtà non offre di più. >>
LUMEN
LE CONSEGUENZE DEL POTERE
E' opinione comune che le persone che raggiungono il potere cambino la loro personalità, e la cambino in peggio.
Qualcuno però non è del tutto d'accordo, a giunge ad una conclusione più sottile.
Come, per esempio, il grande attore Anthony Hopkins, che ha fatto questa riflessione:
<< Il potere non cambia le persone, semplicemente toglie loro il bisogno di fingere. Il giusto protegge, l’ambizioso abusa, l’insicuro diventa un tiranno. Non è il potere a corrompere, è il vero volto di ciascuno che emerge quando non si ha più paura delle conseguenze. >>
E se è vero (come sono convinto anche io) che il carattere profondo delle persone non cambia con gli anni, ma resta sempre quello, credo che Hopkins abbia colto nel segno.
LUMEN
IL TEMPO
Hanno perfettamente ragione coloro che sostengono che se non esistesse nulla, cioè non esistessero le 'cose' che compongono l'universo, non esisterebbe neppure il tempo.
Il concetto di tempo, infatti, è strettamente connesso con la legge fisica dell’Entropia (2′ legge della termodinamica), secondo la quale tutte le strutture passano inevitabilmente da uno stato di ordine ad uno di disordine; e questo passaggio costituisce, appunto, lo scorrere del tempo, la cui freccia, come ben sappiamo, può andare solo in avanti e mai indietro.
E siccome il ritmo dell’entropia non è uniforme, questo può forse spiegare (ipotesi mia) la soggettività che proviamo di fronte al passaggio del tempo, che sembra scorrere ora più veloce, ora meno veloce.
LUMEN
ELOGIO DELLA SINTESI
Io adoro la sintesi: la apprezzo ogni volta che la trovo e cerco di utilizzarla ogni volta che posso.
Sono consapevole del fatto che, a volte, una sintesi eccessiva può rendere più difficile la comprensione di un concetto, che rischia di non essere adeguatamente sviluppato, ma in genere la cosa è più forte di me.
Mi ha pertanto molto consolato queste considerazioni sulla sintesi, che Alida Pardo ha pubblicato sul blog del marito Gianni:
<< La sintesi è un momento di gratificazione della mente.
L’essere umano può dire alla realtà: “Cara realtà, ho intaccato la tua durezza, ti ho fatta a fettine e alla fine sono riuscito a penetrare la tua essenza. Le mie conclusioni ti inchiodano, ti imprigionano in un punto chiaro e fermo da cui non puoi uscire”.
La sintesi rappresenta il piacere intellettuale della comprensione. Limitatamente al problema esaminato, ovviamente. Subito dopo comincia un’altra sfida. >>
LUMEN
COSE NUOVE
In genere, ci piace molto aggiungere cose nuove alla nostra vita, perchè pensiamo in questo modo di renderla migliore, dando per scontato (per abitudine mentale) che potremo conservare anche tutti vantaggi delle cose che già abbiamo.
Purtroppo non è sempre così.
Molto spesso per ogni cosa nuova che aggiungiamo, ne perdiamo una vecchia e i pregi della cosa nuova, anche se notevoli, non riusciranno mai a ricomprendere tutti i vantaggi che ci venivano dati dalla cosa vecchia.
Pertanto per migliorare la nostra vita non basta aggiungere, ma occorre anche accettare di perdere qualcosa. Certo, sono cose difficili da prevedere in anticipo, ma la cosa peggiore è di non esserne consapevoli.
LUMEN
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