SERVIZI SOCIALI
Il grosso, vero problema, quando si parla di “servizi sociali” alla famiglia, è che tutti i meccanismi mentali (e quindi giuridici) elaborati dalla nostra civiltà erano corretti in passato, quando si sono codificati, ma adesso non lo sono più.
E questo, per via del boom spaventoso della popolazione mondiale.
Finchè la popolazione era limitata, poteva essere giusto che la società si facesse carico, gravando in particolar modo sui “single”, delle spese da sostenere per la procreazione e la crescita dei figli: dal congedo per maternità, alle tasse diversificate, dai servizi sociali semi-gratuiti, alle detrazioni per i figli, ecc.
Ma OGGI tutto questo non è più accettabile, perchè siamo in una situazione di emergenza demografica mai vissuta prima.
E quindi occorre ragionare al contrario: ovvero nessun servizio sociale per le madri, tasse maggiorate per chi ha tanti figli, e così via.
LUMEN
NUMERI
Ma se è vero che gli uomini sono tutti uguali, o pensano di esserlo, perché nessuno è contento di essere trattato come un numero ?
LUMEN
LIBRI SACRI
Ci sono i libri sacri; poi ci sono i commenti ai libri sacri; e poi ci sono le esegesi, le apologie, le esortazioni, le confutazioni, i florilegi, le testimonianze, gli inni, le preghiere, ecc. ecc. Insomma, pagine e pagine, migliaia, milioni, forse miliardi di pagine che parlano di Dio.
Eppure, tutta questa sterminata letteratura può essere condensata in sole tre parole: SONO TUTTE BALLE.
LUMEN
AMBASCIATE
Nel mondo di oggi, così iper-connesso, ci si può interrogare sull'utilità di mantenere quelle strutture pletoriche e impegnative che sono le Ambasciate.
Ma, dice ironicamente Marco Vallocchia di NoGod: << Fra le tante costose ambasciate [dell'Italia] ce n'è almeno una che si potrebbe chiudere senza problemi, quella presso la Santa (?) Sede. Ma che bisogno c'è di avere questa rappresentanza diplomatica, quando i rapporti con il Vaticano sono regolati dalle direttive periodiche emanate dalla CEI, il Governo Ombra dei vescovi che controlla e guida la politica “vaticaliana” ? >>
Purtroppo, si tratta di una domanda retorica che non avrà mai una risposta.
LUMEN
RECESSIONE
Dice l'economista Dean Fantazzini che il campanello d'allarme della recessione economica suona quando l'energia diventa una quantità sproporzionata della spesa totale del consumatore.
<< In questo contesto - dice Fantazzini - vengono richieste le pratiche di mitigazione del rischio da parte di governi ed aziende. In quanto ai primi, una tempestiva educazione alla cittadinanza sul rischio di contrattura economica è una politica prudente per minimizzare la futura potenziale discordia sociale. In quanto alle seconde, tutte le operazioni aziendali dovrebbero essere esaminate con l'obiettivo di costruire resilienza e prepararsi per uno scenario in cui capitale ed energia sono molto più costosi che in quelli BAU (Business As Usual). >>
Ma abbandonare la logica del BAU, e quindi dell'energia a buon mercato, non è per nulla facile.
LUMEN
Qualcuno ha detto che una gallina (fenotipo) non è altro che il mezzo con cui un uovo (cioè, in sostanza, il suo genotipo) produce un altro uovo. E' vero. Ma l'homo sapiens ha un vantaggio: può esserne consapevole. E capire meglio come funziona il mondo. Lumen
sabato 5 maggio 2012
Pensierini - XII
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1) Vallocchia si chiama Giulio, non Marco (Giulio Cesare Vallocchia)
RispondiElimina2) Il sistema cinese in Occidente non si può applicare (niente servizi sociali, multe, tasse maggiorate ecc.). C'è anche un aspetto importante da valutare: se si puniscono i genitori ci vanno invariabilmente di mezzo i figli, e questo la nostra coscienza non può accettarlo.
Allora? Allora niente, non c'è niente da fare, siamo fottuti, tanto più che tutti - dal Vaticano ai politici agli economisti - strillano: fate più figli!
Eppure c'è uno studio del 1994 dell'Accademia Pontificia delle Scienze che raccomandava due figli per coppia ...
Colgo l'occasione per ringraziare la Cina e i Cinesi della loro saggezza e lungimiranza. Non serve a niente nemmeno questo, ma visto che tutti condannano i Cinesi per la loro politica del figlio unico e dei metodi per realizzarla vorrei smarcarmi dall'ipocrisia e stupidità occidentale.
3) Non siamo tutti uguali - per fortuna. Se lo fossimo saremmo perfettamente fungibili, dei numeri appunto, nient'altro. La vita è un processo continuo di differenziazione e individuazione. Rivendichiamo il diritto naturale alla diversità - che non significa sopraffazione degli altri, ma distinzione. Il progresso è stato ed è reso possibile proprio dal fatto che non siamo tutti "perfettamente" uguali e fungibili (= uno vale l'altro, come i lingotti d'oro depositati in banca: la banca non è obbligata a rendere proprio il lingotto che abbiamo depositato, ma solo uno di uguale peso e valore).
4) SONO TUTTE BALLE. Verissimo, ma ci sono voluti secoli e millenni per arrivarci. Già oggi uno si chiede come sia stato possibile credere tutte le cazzate religiose, una più idiota dell'altra. Ma è stato possibile perché il potere esigeva che tutti si genuflettessero e il non genuflettersi era molto, molto pericoloso. Dante che era Dante tremava al pensiero di passare per eretico (cioè critico e nemico del potere). E anche Galileo non metteva minimamente in dubbio un solo dogma religioso, non diceva - che so - che Gesù era figlio del falegname, altro che Spirito Santo.
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RispondiEliminaCaro Sergio, anzitutto grazie per avermi segnalato l'errore del nome di Vallocchia, di cui mi scuso e che ho subito corretto.
RispondiEliminaIl sistema cinese sarà anche cinico e duro, per la nostra sensibilità buonista, ma mi sembra l'unico in grado di fronteggiare il problema.
Poi è vero, come dici Tu, che alla fine, << non c'è niente da fare >>, ma sperare non costa nulla.
Per il punto 3, ho appena finito di leggere un libro bellissimo di Edoardo Boncinelli che parla proprio di identità e differenze: IO SONO, TU SEI.
Se per caso Tu non lo avessi ancora letto, cerca di procurartelo perchè merita davvero di essere conosciuto.
Infine, per l'ultimo punto, vorrei chiudere con un aneddoto divertente: pare che in una biblioteca di non so dove, le opere di religione fossero state messe nella sezione "miti e fantascenza".