giovedì 13 luglio 2023

Pensierini – LIX

CATTOLICI E COVID
Molti cattolici tradizionalisti si sono infuriati moltissimo per le regole di quarantena imposte dallo Stato durante il Covid ed accettate passivamente dalla Chiesa.
La motivazione ufficiale è che ciò avrebbe leso la libertà dei fedeli.
Io però non ci credo: sono duemila anni che la Chiesa non fa altro che conculcare la libertà dei fedeli, con le sue regole ed i suoi divieti, e non vedo proprio perchè dovrebbe mettersi a dfienderla proprio ora.
Forse le cose sono molto più semplici e quello che ha fatto arrabbiare i tradizionalisti è il fatto che, durante il Covid, la Chiesa si è messa ad ubbidire agli obblighi ideati ed imposti dal potere secolare, sulla base di dati scientifici.
Loro sono sempre stati abituati a comandare sulla base delle loro regole 'sacre' (rigorosamente inventate, ma gelosamente osannate e custodite) e la perdita di questa supremazia è vista come una abdicazione epocale, dalla quale hanno paura di non riuscire più a risollevarsi.
Insomma, nella lotta (storica) tra il potere sacro e qullo profano, ha vinto l'Imperatore e per il Papa non resta che abbozzare ed arrendersi, come ha fatto Bergoglio che, con molto senso pratico, si è adeguato su tutta la linea.
Perchè uno può usare le parole più belle del mondo per giustificare il proprio ruolo di preminenza, ma sotto sotto, quando si gratta la superficie, vengono sempre fuori le solite due cose: il potere e la ricchezza.
LUMEN


DIFFERENZE TRA ELITES
Una delle differenze più importanti tra le Democrazie e le Autocrazie è che nel primo caso le Eites sono distinte dalla Classe Politica (le prime comandano, le altre eseguono), mentre nel secondo caso coincidono.
Ne deriva che le le Elites della Democrazia sono 'migliori' delle altre – non in senso morale, ma come capacità ed efficienza - e, per conseguenza, c'è più ricchezza anche per i cittadini.
LUMEN


SANTI E FANTI
Un noto proverbio ammonisce di scherzare coi Fanti (le cose secolari), ma lasciare stare i Santi (le cose sacre).
Però, tenuto conto che i Santi, per definzione, sono tutti morti (e che le condanne al rogo non si usano più), mentre i soldati e gli eserciti sono sempre di attualità (ed anche piuttosto irascibii), il proverbio dovrebbe forse essere rovesciato, e diventare: “Scherza coi Santi, ma lascia stare i Fanti”.
E' proprio vero che non c'è più religione...
LUMEN


AUGURI
Un mio caro amico, che ha compiuto gli anni nei giorni scorsi, mi ha raccontato di aver ricevuto, per una serie di circostanze, tantissimi messaggi di auguri, molti di più di quelli che riceveva di solito.
Il caso ha voluto, però, che proprio quel giorno lui abbia avuto un piccolo infortunio ed abbia dovuto andare al Pronto Soccorso per farsi curare.
Si è trattato di mera sfortuna, certamente, ma allora io mi chiedo: a cosa sono serviti tutti quegli auguri di buon compleanno ?
Ed a cosa servono gli auguri in generale, che noi dispesiamo con tanto entusiasmo ? A niente.
LUMEN


TENORE DI VITA
Molte persone, in perfetta buona fede, sono convinte che basterebbe assicurare a tutte le persone del mondo un tenore di vita decente per avere un mondo pacificato, senza le guerre e le violenze che affliggono l'umanità.
Purtroppo, il problema non è quello.
Assicurare un buon tenore di vita a tutte e persone al mondo è difficile (molto difficile se siamo 8 miliardi, più facile se siamo 1-2 miliardi), ma non è teoricamente impossibile.
Però la cosa non finisce lì. Certo, la gente, prima di tutto, vuole stare bene, ma questo non gli basta, vuole anche sentirsi superiore.
E una situazione in cui TUTTI possono sentirsi superiori a qualcun altro è, ovviamente, impossibile.
LUMEN


CARNIVORI E VEGETARIANI
Io, personalmente, mangio pochissima carne e, se fosse necessario, potrei anche vivere da vegetariano (non da vegano).
Ma gli animali in natura muoiono: di morte naturale o per predazione. Pertanto non vi è alcun motivo per cui io non li possa mangiare.
La cosa importante, se ho davvero empatia nei loro confronti, è quella di non farli soffrire.
Ma questa dovebbe essere la nostra unica preoccupazione. E sarebbe già un grandissimo passo avanti rispetto ad oggi.
LUMEN

16 commenti:

  1. Anche uno tollerante come me, perché agnostico, non può far a meno, se mi ci metto, di scherzare con, sui santi. Si comincia con Stefano, protomartire, che gli apostoli, già costituiti ad accolita truffaldina, usavano per commissioni varie, tipo ragazzo di bottega. Fu preso a petrate dagli ebrei fedeli al vecchio credo. Riposa, Stefano, in Russia... Mah... Poi abbiamo Lorenzo in graticola, che dava consigli di cottura ai suoi rosticceri, sì ma con fare pacato, distaccato. Oppure Sebastiano dagli occhi languidi, che incitava gli arcieri a trafiggerlo, via di mezzo fra un masochista ed un omosex non ancora dichiaratosi. San Luigi Gonzaga, invece, a cagione del suo viso bianco, emaciato, è venerato da stuoli di adolescenti dediti all'autoerotismo... Cosa non si fa per amore del Signore... Si potrebbe continuare stante la scarsa attendibilità dei martirologi. Va detto che le vere persecuzioni contro i cristiani nell'"antica Roma, avvennero in età tardo imperiale, quando il cristianesimo era religione di stato.....

    Il mio santo preferito è Giuliano imperatore, detto apostata, che tentò, invano, di ripristinare il paganesimo, rivisitato, edulcorato, corretto. Egli, purtroppo fallì, e anziché tenervi il nostro Dash, cademmo nella truffa dei due fustini, in cambio... Pareri personali.

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    1. Molti storici affermano che il culto ipertrofico concesso dal cristianesimo ai santi ed ai martiri (per non parlare della Madonna) altro non sarebbe che il recupero camuffato del vecchio politeismo, tanto amato dalla gente comune.
      Ed infatti i Musulmani, che sono dei monoteisti 'duri e puri', condannano fieramente questo caravanserraglio.

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    2. Proprio così..... E caravanserraglio è il giusto termine.

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  2. COMMENTO di SERGIO

    Cattolici e Covid

    Io però i cattolici tradizionalisti li capisco. Sono
    infatti ancora credenti e cattolici, mentre ormai
    la Chiesa ufficiale è altra cosa. Personaggi
    altolocati del clero parlano apertamente di
    nuova teologia! E quale sarebbe la nuova teologia?
    Non si capisce bene, ma sembra che non si
    deva dare più tanta importanza ai cosiddetti
    errori dottrinali ovvero eresie. Basta cristologia,
    mariologia e altre diavolerie. I veterocredenti
    sono allibiti - giustamente direi.
    È vero, Bergoglio è più avanti, più moderno.
    Ha fatto la riverenza all’imperatore facendo
    chiudere le chiese durante la pandemia e
    esortando, anzi ordinando la vaccinazione
    (che nel suo staterello era davvero obbligatoria).
    La Chiesa si è piegata davanti alla scienza,
    ha di fatto abdicato. Giusto, normale, era ora.
    Però Bergoglio gioca sporco: non ha il coraggio
    di dire apertamente quello che pensa (che
    il peccato originale, la redenzione, la Trinità,
    l’immacolata concezione ecc. ecc. sono tutte
    baggianate - quel che conta oggi è il clima
    e l’accoglienza). Se fosse onesto dovrebbe
    dichiarare fallimento e chiudere la baracca.
    Ovviamente non può.

    P.S. Divertentissimo il commento di Mauro,
    vorrei ringraziarlo.

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    1. << La Chiesa si è piegata davanti alla scienza,
      ha di fatto abdicato. Giusto, normale, era ora. >>

      Però, per loro, questa è una sconfitta epocale, forse non più rimediabile.
      Ed infatti, storicamente, hanno cercato di opporsi all'avanzata della scienza sino a che hanno potuto, con tutti i mezzi possibili ed un accanimento feroce, perchè capivano che si trattava di una battaglia decisiva.
      Oggi, però, non ci riescono più ed è per questo che sono così disorientati.

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    2. COMMENTO di SERGIO

      << Oggi, però, non ci riescono più ed è per questo che sono così disorientati. >>


      La Chiesa ha però attraversato altre crisi gravissime
      (pensa a S. Francesco che sorregge la Chiesa cadente
      in un affresco di Giotto ad Assisi, dunque nel XII-XII
      secolo, poi il Rinascimento, l’Illuminismo ecc.), ma
      lo stesso è riuscita a risollevare il capo e ad arrivare
      all’inizio del XXI secolo. Ma la crisi attuale sembra
      davvero definitiva, come teme il filosofo contemporaneo
      cattolico Joseph Seifert nella sua accorata lettera
      a vescovi e cardinali. E il colpo di grazia viene
      dall’esplosione delle conoscenze nel XX secolo.
      E forse anche dall’esplosione demografica.
      È ormai impossibile credere in palesi assurdità
      come il peccato originale e la necessità dell’opera
      di redenzione del “figlio di Dio”, lui stesso Dio
      (c’è poi anche un parente povero, lo Spirito Santo).
      La Chiesa cattolica sembra ormai davvero
      al capolinea e cerca di salvarsi alleandosi con
      le altre religioni del libro, ma anche con altre
      religioni che considera alla pari, vie diverse
      della fede volute addirittura da Dio stesso (e
      si sa che la diversità è ricchezza …).
      Tu non credi nella religione universale, ma
      io penso invece che sia questo l’unico modo di
      tenere in piedi la credenza in Dio. Riti diversi,
      ma riconoscimento di un principio ovvero
      dell’autorità del Governo Mondiale (non proprio
      domani ma forse ben presto).

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    3. << Tu non credi nella religione universale. >>

      No, in effetti non ci credo, per vari motivi.
      Ma che cosa diventerà non lo può sapere nessuno.
      Da un lato c'è il trionfo della scienza, che ha sparigliato molto le carte, dall'altro c'è (ancora presente) il bisogno di magico e di soprannaturale, che è troppo radicato nell'uomo.

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  3. Grazie a te Sergio, che ti sei sorbito il mio pippone....

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  4. Le religioni servono per scacciare la paura.
    Quella rossa ha rimpiazzato quelle tradizionali, è stata rimpiazzata da quella arcobalenga a sua volta in competizione con il tecnoteismo e il nuovo vitello d'oro, Al_Scienzah.


    Di recente i razionalisti scettici sui prodotti anti-COVID e sul mai dimostrato bilancio positivo costi-benefici sono stati messi al bando dagli zeloti della fiducia speranzosa in essi.
    Peraltro anche l'attività di apostolato, missionaria di conversione degli scettici, dei riottosi e la loro colpevolizzazione, segregazione, dimostra similitudini stringenti con pregressi storici e religiosi inquietanti.

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    1. Caro UNIC, è vero che le religioni servono per scacciare la paura (della morte), ma proprio per questo tutte le alternative 'laiche' non possono che fallire, perchè si limitano all'aldiquà, dove l'esito può essere verificato.
      Quindi le religioni tradizionali, che puntano sul'aldilà, avranno sempre un vantaggio e non potranno mai essere veramente soppiantate.

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  5. Castalie e piu' ricchezza per paesani e cittadini sotto.
    Mah.
    Malthus osservava come dal banchetto, a quelli sotto, casca qualche boccone.
    Cosa succede se
    o - in cucina e poi sul desco non arriva piu' pescato (non è affatto una metafora!)
    o - quelli sopra e ancor piu' quelli sotto aumentano di numero
    ?

    Le castalie che si ritrovano a Davos, a Portofino, pasteggiano a cervo e composta di mirtillo rosso, oppure con tagliata di tonno rosso e agli inferiori fanno il lavaggio del cervello affinché si cibino di farina di blatte, vermi, grilli.
    MI ricorda la signora progressista Ferragni che pontificava questo e quello, della sostebilita' questa e quell'altra e poi se ne andò a farsi l'ape(ritivo) in ghiacciaio in elicotttero.

    Le castalie sono ai vertici pure per quanto riguarda la ipocrisia.

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    1. Certamente il vantaggio di certe elites funziona solo con le 'vacche grasse': quando la ricchezza diminuisce, tutte le elites si assomigliano, perchè fanno quadrato intorno alla loro quota di ricchezza.
      Però la differenza, secondo me, resta e rimane importante.

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  6. Chi ci dice una melanzana non soffra mentre la affetti, per prepararla magari, alla parmigiana? Oppure una cipolla che uno svelle dal terreno per mangiarsela direttamente sul campo, con un pizzico di sale, come facevano i contadini di una volta? Nessuno.

    Per contro, l'uomo allevatore, agricoltore, stabilisce uno scellerato ed unilaterale patto con il vegetale, con l'animale. Ti coltivo, ti nutro fino ad un certo punto, poi, o ti colgo o ti uccido e finisci nel mio apparato digerente. Poscia in latrina. Fine crudele. Ingloriosa.... Peraltro specchio della nostra pochezza, prosaicita', rozzezza strutturale, ovvero bisognosi, per sopravvivere, divorare altri esseri, diversamente senzienti, tanto per usare frasologia di moda e politically correct

    IL massimo della improntitudine spetta ai religiosi che, nelle specie del pane e del vino, si accrescono, si nutrono del divino, scaricando poi nel solito famoso posto le scorie residuali a tale egregio banchetto.

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    1. << Chi ci dice una melanzana non soffra mentre la affetti, per prepararla magari, alla parmigiana? >>

      Caro Mauro, pare proprio di no.
      Per soffrire occorre un sistema nervoso ed i vegetali, a quanto mi risulta, non ce l'hanno.
      Per gli animali, invece, sono d'accordo con te.
      D'altra parte, siamo animali noi stessi e quindi non possiamo che seguire le regole della piramide alimentare (con l'aggravante di esserne proprio al vertice).

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  7. COMMENTO di SERGIO

    @ Mauro

    I vegetali sono esseri viventi e reagiscono perciò
    agli agenti esterni (aria, acqua, luce, tagli ecc.),
    ma che “soffrano” in modo simile a noi
    è da escludere non avendo un sistema nervoso,
    quindi possiamo mangiarceli senza troppi scrupoli.

    Quanto all’eucaristia invece, dunque in merito alla
    fine che fanno il corpo e il sangue di Gesù di cui
    i credenti si cibano, le tue osservazioni sono
    naturalmente blasfeme per loro ma vere. L’ostia
    è sottile e forse viene assimilata completamente
    dall’organismo, si trasforma dunque in sangue e poi
    in spirito, non necessariamente santo …
    Anch’io ci ho pensato quando ero credente, è
    naturalmente un pensiero irriverente, forse anche
    peccaminoso, ma è direi impossibile non pensare
    alla digestione …
    Io sono sicuro che i grandi papaveri vaticani,
    a cominciare dal boss, alla transustanziazione
    non ci credono più anche se non possono
    naturalmente ancora dirlo (bisognerà aspettare
    ancora qualche decennio). Eppure è un dogma,
    dunque una verità di fede, ribadita ancora
    negli anni Cinquanta del XX secolo (si sostenne
    allora che sì le “specie” non cambiano - pane e vino
    restano esteriormente tali - ma la trasformazione
    in carne e sangue di Cristo è reale fin - non
    ridere - nella struttura atomica della materia!).

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    1. Per fortuna, pochissimi fedeli, mentre prendono l'eucarestia, si rendono conto di quello che significa: siamo in pieno cannibalismo (sacro).

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