sabato 7 luglio 2018

Il genio di Darwin – 6

(Dal libro “Perché non possiamo non dirci darwinisti” di Edoardo Boncinelli” – Sesta parte. Lumen)


<< Uno degli effetti non secondari di tutte queste scoperte [nel campo della genetica e dell’embriologia - NdL] è quello di aver ispirato nei biologi la nuova consapevolezza che spesso non sono gli individui a evolvere, ma i processi di sviluppo.

Quasi nessun individuo nasce infatti adulto, ma lo diventa e, nel cammino verso questo stadio, lo sviluppo ontogenetico – tutto ciò che accade nel periodo che intercorre tra la fecondazione e lo stadio adulto – può prendere diverse strade.

Oggi possiamo sostenere senza timore di smentita che la teoria evolutiva degli organismi pluri-cellulari tratta innanzitutto dell'evoluzione dei processi di sviluppo degli esseri in questione.

Non è un caso quindi che si sia venuta a imporre di recente una nuova disciplina, molto di moda negli ultimi tempi, che prende il nome di Evo-Devo, una contrazione di Evolutionary Developmental Biology, ovvero una biologia dello sviluppo studiata sotto il profilo evoluzionistico. Si tratta di una scienza che si propone di indagare contemporaneamente lo sviluppo embrionale e l'evoluzione in un unico contesto disciplinare.

In teoria si sarebbe dovuto procedere in questa direzione da sempre, poiché l'evoluzione riguarda lo sviluppo, ma lo studio dello sviluppo embrionale presenta delle difficoltà che solo di recente si sono potute aggirare. L'uomo, poi ama coniare nuovi termini e così è nata questa nuova disciplina.

Oggi non esiste comunque uno studio embriologico che non rientri o non possa rientrare nell'ambito dell' Evo-Devo. Come tutte le mode, questa gode forse di una considerazione esagerata, ma sicuramente è molto produttivo pensare in termini di evoluzione e sviluppo o di evoluzione dello sviluppo.

A seguito delle critiche scientifiche alla teoria dell'evoluzione, poi metabolizzate, e delle continue clamorose scoperte nel campo della genetica, della biologia dello sviluppo e molecolare, ma anche della zoologia, della botanica e dell'ecologia, ha preso corpo una proposta scientifica che oggi ci sembra l'unica valida e che possiamo chiamare neodarwinismo contemporaneo.

Si tratta di una teoria che da quindici anni circa si è stabilizzata e di cui possiamo finalmente esporre i punti fondamentali, anche se non è questa la sede per addentrarsi troppo a fondo nella sua articolazione.

L'intera situazione può essere facilmente riassunta con una considerazione di carattere generale: se la teoria di Darwin e le sue prime varianti risultavano assai difficili da accettare perché conferivano al caso e a eventi casuali un'importanza secondo molti esagerata, il moderno neo-darwinismo ha finito per assegnare al caso un ruolo ancora maggiore, così che questo è divenuto protagonista assoluto della vicenda evolutiva.

Abbiamo già avuto modo di definire cosa si intende con il termine caso. Vediamo quindi più specificamente di che cosa stiamo parlando e come il caso entri di diritto in molte, moltissime vicende evolutive.

Se i capisaldi della moderna teoria dell'evoluzione rimangono infatti ancora oggi quelli della proposta originaria di Darwin, ci si rende conto con sempre maggior evidenza del fatto che la vita non si sarebbe evoluta, e non apparirebbe come è, se non ci fossero stati nei secoli e nei millenni grandissimi sconvolgimenti di natura essenzialmente casuale, che possiamo assegnare ad almeno tre grandi categorie: quelli non biologici, quelli biologici esterni e quelli genetici o biologici interni. >>

EDOARDO BONCINELLI

(continua)


3 commenti:

  1. La pubblicazione di questi brevi stralci del libro di Boncinelli è giunta più o meno alla metà e conto di terminare entro la fine dell'anno.
    Spero che li abbiate trovati interessanti.

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  2. In effetti avevo già letto l'ottimo Saggio di B. alcuni anni fa, ma sicuramente rileggerne alcune parti NON fa male, anzi può aiutare a comprenderlo meglio...

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    1. E' un saggio che si rilegge sempre volentieri, sia per l'argomento, sia per il talento divulgativo e la chiarezza espositiva di Boncinelli.
      Se qualcuno degli amici del blog non lo ha ancora letto, glielo consiglio... caldamente (data la stagione :-)).

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