venerdì 20 luglio 2018

Pensierini - XXXIX

DEBITO PUBBLICO
Il debito pubblico è un fardello che colpisce praticamente tutti gli Stati.
Molte persone di buon senso si chiedono pertanto: ma perché uno Stato deve finanziarsi con il debito ? Perché non può semplicemente spendere nei limiti di quello che incassa (per imposte od altro) ?
La domanda, di per sé, è ineccepibile, ma ha una risposta abbastanza semplice.
Il “debito” infatti, come tutti gli strumenti dell’economia, comporta sia dei vantaggi che degli svantaggi.
Il “debito pubblico”, però, ha una caratteristica particolare che lo rende diverso dal debito privato: e cioè che coloro che decidono di avvalersene, ovvero i politici, possono godere dei suoi vantaggi (sotto vari aspetti), ma non ne pagano gli svantaggi.
E se per loro, è un 'gioco' solo positivo, non si vede perché non dovrebbero approfittarne.
Poi si potrebbero analizzare i motivi storici per cui i primi Stati hanno incominciato a fare i debiti (in genere per qualche guerra), ma non avrebbe molta importanza.
LUMEN


SALVARE LA FACCIA
Spesso le crisi internazionali precipitano perché le parti, passo dopo passo, hanno finito per superare il punto di non ritorno e si trovano in una situazione di stallo, molto difficile da gestire sotto il profilo dell'immagine.
A quel punto, se non si trovano delle soluzioni win-win, che spesso semplicemente non esistono, una delle 2 parti sarà costretta a fare marcia indietro, pendendoci la faccia.
E questa, per un politico, è la cosa peggiore di tutte.
Io credo che moltissime delle tragedie più gravi della storia siano derivate proprio da questo fenomeno: nessuno dei potenti in ballo voleva tirarsi indietro, ed era pronto a sacrificare il suo popolo per non perdere la propria faccia (che poi magari perdeva lo stesso, insieme alla testa, ma questo è un altro discorso).
LUMEN


COMUNISMO
A coloro che sono stati comunisti convinti per tutta la vita non posso che rimproverare un errore fondamentale, che mi rende inaccettabile tutto il loro sistema di pensiero: i comunisti non volevano cambiare il mondo (la società), volevano cambiare l'umanità.
E siccome la cosa è assolutamente impossibile, non si trattava di un errore politico, ma semplicemente di un errore 'antropologico', una cosa inaccettabile per gente che - almeno ai vertici - non era sicuramente ignorante, ma, anzi, era colta ed informata e si basava su un sistema di analisi storica, il famoso “materialismo marxista”, che era sicuramente di alto livello.
Ma le carenze di comprensione dei meccanismi "biologico-genetici" che guidano gli uomini hanno finito per rovinare tutto, portando, per inevitabile conseguenza, alle sofferenze ed alle tragedie che ben conosciamo.
Questo ovviamente vale per quelli che erano in buona fede.
Poi, invece, c'erano quelli in malafede, che usavano l'ideologia marxista solo per raggiungere il potere e conservarlo. Ma questa è una cosa del tutto diversa.
LUMEN


SCHERZA COI FANTI
Tutti sappiamo che i vari corpi militari hanno le loro peculiari caratteristiche, in genere di origine storica, e che il loro nome ci aiuta a comprenderle.
Possiamo pertanto arguire che i Carabinieri avessero le carabine, i Lancieri le lance, i Moschettieri i moschetti, e così via.
Ma per i Bersaglieri, come la mettiamo ?
Non è che li mandassero in guerra per fare da... “bersaglio” ?
LUMEN


MISTERI TEOLOGICI
Qualcuno ha detto che l’epigramma è il componimento che può provocare il maggior numero di nemici con il minor numero di parole.
Parafrasando questo aforisma, si può dire che i misteri teologici sono le affermazioni che possono contenere il maggior numero di sciocchezze nel minor numero di parole.
Gli esempi non mancano, ma il mio preferito è il (giustamente) famoso verso di Dante che, riferendosi alla Madonna, la definisce “vergine madre, figlia del tuo figlio”.
Il verso, in sé, è bellissimo, ma l’affermazione è doppiamente assurda, perché se Maria è madre non può essere vergine, e se ha un figlio questo non può essere anche suo padre.
Ma queste sono le prodezze della teologia: e due assurdità in un verso solo non sono un’impresa da poco.
LUMEN

2 commenti:

  1. DEBITO PUBBLICO

    Resta il "fatto bruto" che (come avviene nel caso della demografia e in tanti altri ambiti) anche il debito pubblico NON può/ NON deve crescere in maniera illimitata, pena il definitivo & drammatico 'default' economico (e sociale) del medesimo Stato: una considerazione forse ovvia, ma che a volte sembra del tutto ignota soprattutto proprio a quei nazional-sovranisti che oggi vanno così di moda in mezzo mondo...

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    1. << anche il debito pubblico NON può/ NON deve crescere in maniera illimitata >>

      Caro Claude, questo è sicuramente vero, ma, anche se non sempre ci pensiami, il sistema di rallentamento / rientro del debito pubblico, in teoria, ci sarebbe, ed è costituito dalla fiducia degli investitori.
      Perchè per contrarre un debito ulteriore, occorre qualcuno che sia disposto a concedere un credito ulteriore, cosa che resta, per il momento, un atto volontario.

      Purtroppo oggi il mercato finanziario è talmente drogato da ricchezze inesistenti, che la liquidità in eccesso non sa più dove collocarsi ed ecco allora che continuano ad essere sottoscritte anche le emissioni di debito pubblico di paesi già pesantemente onerati, con le conseguenze che si possono immaginare.

      E' il solito vecchio braccio di ferro tra l'economia, che produce la ricchezza, e la finanza, che si limita a spostarla (ma anche a distruggerla).
      Al momento la finanza sembra dominare il pianeta, come i dinosauri nel lontano passato.
      Speriamo solo di non fare la stessa fine...

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