sabato 16 giugno 2018

Pensierini – XXXVIII

SOLDI E IDEOLOGIE
Tutti i movimenti ideologici - dai partiti politici alle religioni – vivono e prosperano grazie alla propaganda, e la propaganda ha bisogno di soldi.
Quindi, quando vediamo uno di questi movimenti entrare in crisi, dobbiamo chiederci, come prima cosa: non saranno finiti i soldi ?
E, subito dopo: perché sono finiti ?
Sono convinto che una risposta 'azzeccata' a queste due domande possa essere più illuminante e chiarificatrice di qualsiasi analisi sociologica.
Certo, è possibile che i “soldi” finiscano dopo, come conseguenza della crisi sopravvenuta, ma credo proprio che il rapporto giusto sia quello inverso.
LUMEN


CURVA DELLA FERTILITA’
Sono convinto che la curva della fertilità umana dipenda in modo significativo dal tasso di mortalità atteso.
Se questo tasso è alto (per guerre, malattie, povertà) anche la curva si alza.
Se invece questo tasso cala, la curva della fertilità dovrebbe scendere.
Però, se anche scende, lo fa sempre con molto (troppo ) ritardo.
Ed è questo disallineamento cronologico che rompe l'equilibrio potenziale che, in qualche modo, si era creato.
Con le conseguenze che tutti vediamo.
LUMEN


SUPERARE I LIMITI
E’ molto diffusa la convinzione che bisogna sempre impegnarsi allo spasimo per (cercare di) superare i propri limiti, perché solo così un essere umano può davvero realizzarsi.
A parte le perplessità dovute alla mia innata pigrizia, a me sembra che questo approccio sia figlio di una sottile illusione: i limiti non possono mai essere superati, per definizione, perché altrimenti non sarebbero limiti.
E se, qualche volta, si va oltre le aspettative è solo perché i limiti a suo tempo presupposti erano sbagliati.
Quindi non si tratta di eroismo, ma, molto più semplicemente, di un errore di valutazione.
LUMEN


BLOG
Attualmente in Italia ci sono oltre un migliaio di blog attivi, quasi tutti (o forse proprio tutti) abbastanza inutili.
Né la storia, né la cultura, né la civiltà passano da lì.
Però, per chi li scrive, sono un piccolo divertimento e ve lo posso confermare per la mia esperienza personale.
Diciamo che si apre un blog sostanzialmente per 2 motivi: per narcisismo, per poter diffondere quello che pensiamo, e per curiosità, per vedere cosa pensano gli altri delle nostre idee.
Difetti - tutto sommato - non ne vedo, visto che sono gratuiti, consentono l'anonimato e possono essere ignorati facilmente.
Qualche pregio invece lo possiamo trovare nel consentire amicizie virtuali tra persone anche distanti, che si trovano ad avere comunanza di pensiero, ma che, per motivi logistici, non avrebbero potuto incontrarsi.
Quindi, tutto sommato, meglio avere migliaia di blog inutili che non averne nessuno.
LUMEN


RELIGIONE E SOFFERENZA
Guardando alla storia passata, viene il sospetto che le dottrine religiose che funzionano meglio, cioè che hanno più fedeli e durano nel tempo, sono quelle che impegnano e fanno soffrire la gente, non quelle buoniste.
Nei periodi di massimo splendore, il cattolicesimo era vincente perché la gente faceva una vita ingrata, lavorava con fatica per edificare le cattedrali, dava ricchezze alla chiesa in cambio di nulla e moriva terrorizzata dal pensiero dell'inferno.
Eppure erano credenti convinti e non avrebbero rinunciato alla loro fede per nulla al mondo.
Oggi invece la chiesa buonista non attrae più nessuno.
A volte penso che la religione, in molti casi, finisca per soddisfare la parte più instabile, contorta e violenta del nostro subconscio, che può essere anche quella sadica (per gli inquisitori) o quella masochista (per i martiri).
LUMEN


7 commenti:

  1. A proposito di religione e sofferenza, è ben noto l'aneddoto su Madre Teresa di Calcutta (di cui ho già parlato in un altro post) ed il malato sofferente.

    << Un povero sta per morire e siccome muore da malato, soffre orribilmente.
    Madre Teresa, in piedi di fronte a lui, gli tiene la mano e volgendosi verso la tele-camera, prima descrive la malattia di quel povero (un cancro allo stadio terminale), poi gli dice: stai soffrendo come Cristo sulla croce, sicuramente è Gesù che ti sta baciando.
    E il povero risponde: allora, per favore, digli di smettere di baciarmi. >>

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  2. "Curva della fertilità" e "Superare i limiti"

    Una certa tendenza a (cercare di) superare i limiti nel senso di spingerli sempre un po' più avanti sembra una caratteristica fondamentale di Homo S.: si pensi al prodigioso sviluppo scientifico-tecnologico di questi ultimi secoli.
    Il problema credo nasca allorquando si ritiene che, in un qualsivoglia ambito, OGNI limite possa/debba essere superato.
    In tale ottica, appare interessante (cercare di) riflettere sui motivi per i quali le principali Religioni, che generalmente invitano ad un "ascetico" rispetto del 'senso del limite' (si pensi alle ricorrenti accuse a "giocare a fare Dio" rivolte agli Scienziati), in ambito demografico solitamente smarriscano completamente ogni (invito al rispetto del) senso del limite propagandando una fertilità tendenzialmente illimitata e dunque completamente sganciata da un saggio equilibrio con le risorse ambientali e socio-economiche ragionevolmente disponibili nei vari contesti storico-geografici...

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    Risposte
    1. Caro Claude (ex Claudio ?) trovo molto interessante la tua osservazione sulla (apparente) incoerenza della religione, che in certi campi (come quello scientifico) amplifica l'importanza dei limiti, mentre in altri (come in quello demografico) la ignora bellamente.

      Ma forse una spiegazione c'è ed collegata al concetto di potere.
      Nel primo caso, c'è la necessità di opporsi ad un modello di pensiero, quello scietifico, che può mettere in grave difficoltà il primato religioso.
      Nell'altro caso, invece, abbiamo un meccanismo naturale che agevola sicuramente il potere religioso, in quanto aumenta il numero dei fedeli potenziali.

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    2. Si, tra le potenziali spiegazioni di questa (apparente?) contraddizione quella legata alla strenua difesa del tradizionale potere etico-politico-teologico, insidiato (da una parte) dalle fedi "concorrenti" e (dall'altra) dalle acquisizioni del moderno pensiero laico-scientifico, appare indubbiamente una delle più convincenti.
      Rimane peraltro l'amarezza legata alla constatazione del pressoché totale appiattimento delle principali religioni storiche sull'antico e rudemente materialistico 'assioma' secondo cui "il numero è potenza"...

      Ex Claudio

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    3. E' un appiattimento, però, che non deve stupire.
      Il fatto che "il numero è potenza" è uno degli assioni fondamentali di tutte le elites che guidano o hanno guidato l'umanità.
      E che i vertici religiosi facciano parte di queste elites non può certo essere negato.

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    4. In tale quadro, un paradosso non meno drammatico del precedente è costituito dal fatto che le varie élites (quelle religioso-sacerdotali, quelle politico-nazionali, quelle economico-finanziarie), in generale impegnate in una feroce competizione reciproca, (con le dovute e nobili ma ahinoi sparute eccezioni) risultano sostanzialmente "affasciate" nel propagandare sempre & comunque elevati tassi di natalità infischiandosene allegramente dei conseguenti gravi danni di ordine ambientale e socio-economico...

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    5. Caro Claude, le elites se ne infischiano dell'eccessiva natalità perchè da un lato ne hanno un vantaggio (soprattutto economico), e dall'altro sono convinti di non pagarne le conseguenze, in quanto protetti dalla loro ricchezza e dal loro potere.
      Per loro quindi è una scommessa che ha un senso, mentre per noi gente comune è già persa in partenza.

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