sabato 24 settembre 2011

Ius Italiae (La legge è uguale quasi per tutti)

Tra le tante "palle al piede" che il sistema Italia si trascina da tempo immemorabile, e tra le più pesanti, c’è indubbiamente il sistema giudiziario, sia civile che penale, ognuno con i suoi diversi e spesso incancreniti problemi.
 
Come se non bastasse, il signor B. ci ha messo del suo, mostrando in questi anni a tutti gli italiani che:
- i giudici possono essere insultati e delegittimati a piacere
- la legalità è un concetto ambiguo e si applica con modalità diverse per gli amici e per gli avversari
- le sentenze non devono essere rispettate ed applicate, ma utilizzate come clave (se favorevoli) oppure demolite e ridicolizzate (se sgradite).
- Le leggi si fanno e si disfano secondo la convenienza immediata e personale del legislatore
 
Di tutte le cose negative che ci lascerà il signor B. (oltre ad alcune cose positive, oh yes !) la peggiore sarà proprio questo assalto devastante al senso di legalità generale, già così malconcio e derelitto in Italia.
 
Luigi Ferrarella, sul Corriere della Sera di qualche giorno fa (nell’ambito di un bellissimo articolo che tutti dovrebbero leggere), ha utilizzato questa sintesi strepitosa, che non posso non riportare:
 
<< il presidente del Consiglio (a Napoli – ndr) vuole scegliersi le regole del deporre, proprio come già ha voluto scegliersi i giudici (legge Cirami sul legittimo sospetto e conflitti di attribuzione su Ruby), le prove (legge sulle rogatorie e ddl sulle intercettazioni), i reati (legge sul falso in bilancio), i tempi (legge ex Cirielli sulla prescrizione e ddl processo lungo), le impugnazioni (legge Pecorella), le immunità (legge Schifani e legge Alfano) >>.
 
Ma i difetti della giustizia vengono, come detto, da molto lontano.
E allora, tanto per concludere con un sorriso, ecco un breve testo scherzoso (ma non troppo) che risale addirittura al primo seicento veneziano.
Per dire che – davvero – tutto torna e ritorna:
 
FABBISOGNA  PER  INTRAPRENDER  LITI  (Venezia 1612)
 
CASSE DA BANCHIERE
GAMBA DA CERVIERE
PAZIENZA DA ROMITA
AVER RASON
SAVERLA ESPOR
TROVAR CHI L’INTENDE
E CHI LA VOGLIA DAR
E DEBITOR CHE POSSA PAGAR !
 
Come dicevano i Latini: Nihil sub sole novi.
 
LUMEN

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