venerdì 13 ottobre 2023

Punti di vista - 33

POPOLAZIONE MASSIMA
Ormai una contrazione economica globale non può essere evitata e sarà quasi certamente accompagnata da una grande “correzione” della popolazione umana.
Stime attendibili indicano che la capacità di carico a lungo termine della Terra varia da un minimo di 100 milioni a un massimo di tre miliardi di persone.
WILLIAM REESE


CINA E RICCHEZZA
Il primo nemico della Cina [di oggi] è la ricchezza.
La cosa può sorprendere perché la ricchezza è universalmente considerata una cosa positiva. E certamente lo è.
Ma, paradossalmente, quanto più la gente sta bene, tanto più si lamenta del governo, se è libera di farlo.
Soprattutto la ricchezza presenta svantaggi per chi vuole dominare totalmente.
Un popolo miserabile può essere imbottito di propaganda finché manca di dati; ma un popolo prospero, che viaggia e conosce il mondo, come può essere ingannato sulla reale situazione del proprio Paese?
Ed oggi i cinesi viaggiano a decine di migliaia.
GIANNI PARDO


I CONFINI DELLA LIBERTA'
La libertà non è tutto ciò che mi va di fare, la libertà confina in alto col dovere, in basso con la responsabilità, ai lati col rispetto degli altri e da ogni parte con la misura.
Nella misura c’è la discrezione, la non ostentazione, la capacità di discernere ciò che è intimo da già che è pubblico, ciò che è privato da ciò che è solenne.
E tutto questo si chiama buon gusto. E la netta separazione tra ciò che è intimo e privato e ciò che è pubblico e solenne.
MARCELLO VENEZIANI


NOI E GLI ALTRI
Il bias di proiezione è una tendenza cognitiva che porta le persone a pensare che gli altri la pensino come noi, o che abbiano le nostre stesse caratteristiche.
Si tratta di una forma di auto-percezione, in cui le persone proiettano le proprie preoccupazioni, aspettative e opinioni sugli altri. In altre parole, questo bias può spingere le persone a vedere negli altri le caratteristiche che vedono in se stesse o che temono di possedere.
Ad esempio, un individuo potrebbe essere incline a sospettare che gli altri siano bugiardi (o generosi) solo perché è consapevole del fatto che mente spesso (o che lui stesso è una persona generosa).
Questo tipo di tendenza alla proiezione può influire su come ciascuno percepisce la realtà e interagisce con gli altri.
ANA MARIA SEPE


MATRIMONI DI IERI E DI OGGI
Ho letto che i matrimoni combinati di un tempo non erano poi quell’inferno che molti credono oggi.
I coniugi venivano “messi insieme” a freddo, molte volte senza nemmeno la loro partecipazione, e loro stessi non si aspettavano dal matrimonio niente di ciò di cui si parla oggi: né sesso appassionato, né dialogo, né particolare affetto.
Ambedue i coniugi conoscevano i loro doveri e i loro diritti, si rispettavano formalmente, mettevano al mondo dei figli perché era un dovere farlo, ma per il resto il matrimonio cominciava tanto prosaicamente che, col tempo, non poteva che migliorare.
Invece, da quando il matrimonio è divenuto “un affare di cuore”, da esso ci si aspetta la felicità, tanto che finisce con un divorzio più di un matrimonio su due.
A nessuno viene seriamente insegnato che una convivenza in tanto può riuscire, in quanto si sia disciplinati, in quanto si impari a tollerare e perdonare. La serenità coniugale è al prezzo della padronanza di sé.
La spontaneità non è quella deliziosa virtù che molti credono. Spontaneamente siamo dei maleducati e degli egoisti. È con la ragione e con la buona educazione che diveniamo persone perbene.
GIANNI PARDO


OTTO SETTEMBRE
Non ci siamo più ripresi dall’8 settembre di ottant’anni fa, quando sull’Italia fu fatta una croce e il paese fu così spaccato in quattro: l’Italia fascista, l’Italia partigiana, l’Italia monarchica e l’Italia neutrale.
Quella croce sul Paese pesa ancora, nonostante quei quattro spicchi d’Italia si siano rimescolati e disciolti, nonostante l’Italia abbia perso la memoria storica di quel che accadde e vive solo brucando nel presente.
Ma quegli stampini, quei quattro spicchi d’Italia, separati ormai dalle loro matrici storiche e ideologiche, sono ancora i recinti in cui vive l’Italia, pur con attraversamenti continui e passaggi di campo: magari si chiamano conservatori, progressisti, moderati e fluttuanti.
MARCELLO VENEZIANI

22 commenti:

  1. A proposito di matrimoni, quelli combinati di un tempo, fermo restando il senso del dovere dei coniugi, le unioni venivano spesso salvate dalle comari, dai compari, che fungevano da diversivo allo squallido menage, ove spesso il sesso era solo finalizzato alla procreazione . Tutti sapevano, tutti sorvolavano....

    I maschi di città potevano pure contare sulle case di tolleranza , le specchiate signore ricorrevano spesso alle "cure" dei medici per gli accidenti del corpio, alle "cure" dei sacerdoti per rinsaldare la fede....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Diciamo che c'erano equilibri sociali diversi. Oggi siamo più liberi, ma non sempre più felici. O meglio possiamo anche essere più felici, ma non a lungo.

      Elimina
  2. E, comunque, concordo in linea di massima col pensiero di Gianni Pardo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Resta da chiedersi se certi meccanismi sociali possano ritornare.
      Ed io non mi sento di escluderlo a priori.

      Elimina
    2. In qs casi fissare cifre precise e' difficile dato l'alto numero di fattori implicati, tuttavia resta il fatto che continuare a produrre prole in quantità industriale quando sei già povero in canna e le risorse ragionevolmente disponibili scarseggiano significa moltiplicare e perpetuare miseria, fame, sottosviluppo, distruzione degli habitat naturali, conflitti per le risorse, migrazioni di massa, ecc. ecc.
      Sfortunatamente qs irrazionale comportamento e' causato anche dal natalismo costantemente propagandato dalle principali ideologie economico-politico-religiose per meri "interessi di bottega". Rompere qs circolo vizioso risulta così molto difficile...

      Elimina
    3. Caro Claude, io sono più pessimista di te, e quindi dove tu dici 'molto difficile', io dico 'impossibile'.
      La convergenza tra genetica e cultura diventa invincibile.
      Ci penseranno i 'cavalieri dell'apocalisse' a raggiungere - tra mille sofferenze - quello che noi non siamo capaci di fare con mezzi pacifici.

      Elimina
  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  4. COMMENTO di SERGIO

    Popolazione massima

    Sul carico umano massimo del pianeta non c’è accordo, si può discutere all’infinito. Sembra comunque che quasi nessuno si preoccupi della “cosiddetta” sovrappopolazione, da molti negata (ma non dal papa progressista che disse a una donna incinta dell’ottavo figlio che non bisogna procreare come i conigli, con sommo scandalo della donna e di Giuliano Ferrara il quale osservò che il papa si esprimeva come un sociologo da strapazzo).
    I demografi e tanti altri si dicono preoccupati del calo demografico (in Italia staremmo vivendo un inverno demografico). Anche i Cinesi sono preoccupati: per conquistare la leadership mondiale e favorire la crescita ci vuole carne da cannone.
    Io non sono un demografo, ma mi preoccupavo già cinquant’anni fa quando eravamo appena tre miliardi. C’era il boom economico ma precarietà e disoccupazione erano diffusi in Italia benché fosse l'ottava potenza economica del pianeta. Immaginarsi come stavano le cose altrove. Ferrara dice che grazie al capitalismo siamo in grado di sfamare miliardate in più di esseri umani. Vero in parte: grazie a innovazione e progresso miliardi di persone in più vivono o sopravvivono. Ma c’è anche l’altra faccia della medaglia: crisi ecologica, scarsità d’acqua, cambio climatico, equilibri politici instabili ecc. Ma poi cosa faranno tutti questi miliardi di esseri umani? Forse i turisti, si dedicheranno alle belle arti e al sesso, vivranno finalmente in paradiso? Benessere e felicità anche per trenta miliardi di persone? Difficile crederlo, probabile piuttosto un reset drastico e doloroso, non indotto dalle diaboliche elite ma dalla natura.
    Si può comunque immaginare anche un ulteriore incremento demografico senza collasso economico e ambientale, ma in un mondo artificiale governato o schiavizzato dall’IA. Grattacieli di 800 metri d’altezza ovunque come ad Abu Dhabi, hai voglia quanti umani ci puoi stipare dentro. Io ho sempre vissuto a pianterreno o al primo piano, mai vorrei vivere al decimo piano o più su ancora. Certo a 800 metri si godrà una vista mozzafiato, ma speriamo che gli ascensori funzionino in caso d’incendio.
    P.S. Se si fermano i depuratori (per guasti, mancanza di energia) buona notte, colera e altre malattie dilagheranno, la recente pandemia sarà stata niente al confronto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Sergio, hai fatto osservazioni molto centrate e buon senso, ma a quanto pare nessuno ci ascolta (o almeno ben pochi, e nessuno tra i decisori politici).
      Comunque la battuta del Papa sugli eccessi 'coniglieschi' è abbastanza imbarazzante, ma non nel senso indicato da Ferrara: Bergoglio probabilmente ha compreso il problema, ma non lo può dire.

      Elimina
    2. Anzi: tutte le ultime uscite pubbliche papali in materia demografica agitano con toni assai allarmistici lo spettro (del tutto fuorviante) del cd 'inverno demografico' italiano/europeo e incitano a combatterlo in tutti i modi possibili e immaginabili.

      Elimina
    3. Beh, certo, la posizione ufficiale della Chiesa è sempre stata quella.
      Ma sarebbe abbastanza in carattere con un gesuita (e per di più un gesuita Papa) dire una cosa e pensarne un'altra.

      Elimina
  5. Alla mia età conviene dire quanti saranno, anziché quanti saremo.....e comunque l'abbattimento delle Georgia Guidestones farebbe supporre un cambiamento di programma, non più necessariamente 500 milioni di umani degni di sopravvivere. Correzione al rialzo oppure al ribasso? Mah!? Andate e moltiplicatevi non andava detto, anche perché gli organi riproduttivi umani spesso hanno buon gioco sul raziocinio, sulla ragione.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Confesso di non saperne molto della Stonehenge americana (che oggi, in effetti non esiste più), ma forse tu puoi darci qualche indicazione in merito.

      Elimina
    2. Mah, è un argomento lungo, basta digitare Georgia Guidestones e si apre un mondo.....A chi interessa, ovviamente.

      Elimina
  6. COMMENTO di GP VALLA

    POPOLAZIONE MASSIMA
    L'affermazione di Reese mi pare sconcertante: come possono essere egualmente attendibili le ipotesi citate, quando quella massima è trenta volte quella minima? Fra l'altro, la popolazione mondiale ha superato la soglia dei cento milioni da secoli, e non è successo nulla.
    In effetti le variabili sono cosi numerose da rendere impossibile una seria valutazione. E quelle che ci vengono ammannite in continuazione? Forse sono troppo diffidente, ma ho.l'impressione che in molti casi prima venga stabilito il risultato finale (in funzione degli interessi del committente), poi si manipolino i fattori finché -"scientificamente" - non saltano fuori i numeri desiderati.
    In ogni caso non ha senso trattare allo stesso modo situazioni diverse: in gran parte del mondo, compresi Cina, India, Stati Uniti, tutta l'Europa il tasso di natalità è inferiore, anche di molto, al semplice tasso di sostituzione. Se si vuole contenere l'incremento demografico, si pensi a strategie adeguate per l'Africa.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Beppe, capisco le tue perplessità; in effetti anche a me la cifra minima appare troppo 'minima'.
      Però che l'equibrio stia tra 1 e 3 miliardi l'ho letto in molti altri posti e lo trovo ragionevole.
      Quanto ai tassi di fertilità, è vero che sono molto diseguali, ma l'emigrazione su larga scala, che vediamo ormai quasi ovunque, livella tutto.

      Elimina
  7. COMMENTO di GP VALLA

    CINA E RICCHEZZA
    Ho l'impressione che Pardo sia afflitto dalla sindrome di Borrell,il responsabile Esteri della commissione dell'Unione Europea, che definisce la stessa "un giardino", mentre al di fuori c'è la giungla.
    Perché mai i cinesi dovrebbero criticare un governo che in trent'anni ha portato dalla povertà al benessere un miliardo almeno di cittadini, ha trasformato la Cina nella massima potenza industriale mondiale e l'ha candidata al ruolo di prossima mondiale, e tutto ciò senza scatenare alcuna guerra o invadere alcun paese straniero?
    E poi, quali viaggi, quali destinazioni? L'Europa, deindustrializzata e impoverita, con disuguaglianze sociali sempre più gravi ed uno Stato sociale in corso di smantellamento?
    Gli Stati Uniti, dove le stesse dinamiche sono in coso da piu tempo ed un vero Stato sociale non è mai esistito?
    Quanto alla pretesa
    "democrazia" occidentale, ne ho scritto ampiamente nel commento al post precedente.
    No, oggi un viaggio nell'Occidente collettivo non può che mostrare ai Cinesi quanto sono fortunati...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Oppure mostrare quanto sono stati sfortunati ai tempi di Mao.
      Io sono d'accordo con te sul fatto che la Cina ha fatto passi da gigante in senso positivo, ma non credo che gli attuali governanti siano dei fenomeni.
      Si sono semplicemente limitati a fare cose delle normali, con una popolazione laboriisa, dopo decenni di di cose assurde.

      Elimina
    2. COMMENTO di GP VALLA

      Mi permetto di insistere. Lungi da me l'idea che la Cina sia il paradiso in terra, però quelli ottenuti dalla PRC non sono risultati normali: dal 1990 al 2021 il PIL cinese si è moltiplicato di cinquanta volte, ed ora è secondo solo a quello USA (e lo supera a parità del potere di acquisto). E tutto questo ha comportato, come ammette anche Pardo, un significativo arricchimento di tutta la popolazione, e non solo di pochi oligarchi, rimasti sotto il penetrante controllo del potere politico.
      Al contrario, in Europa (e anche negli USA da Reagan in poi) i governi hanno deliberatamente - e purtroppo effcacemente - operato per distruggere la classe media e e concentrare la ricchezza in capo ad un'élite sempre più ristretta e potente.
      Perché mai i cinesi dovrebbero protestare contro il loro governo (come ipotizza Pardo) dopo aver visto all'opera i nostri?

      Elimina
    3. Tutto giusto, caro Beppe; però occorre considerare che l'occidente la sua crescita tumultuosa l'ha già avuta, ed è stata anch'essa spettacolare.
      Ora, chiaramente, sta declinando, ma era impossibile tenere quel ritmo. Mentre la Cina, da parte sua, partiva da un livello davvero infimo.
      Questo, ovviamente, nulla toglie all'evidente abilità degli attuali dirigenti politici.

      Elimina
    4. Inoltre se l'Occidente democratico-liberale (con tutti i suoi limiti) è la meta primaria delle attuali tumultuose migrazioni di massa allora evidentemente esso NON può essere così economicamente declinante ed eticamente degradato come viene abitualmente descritto (spesso anche da alcuni di noi occidentali). Non risulta invece che masse di migranti premano ai confini di Cina, Russia, Iran et similia... Saluti

      Elimina
    5. Una considerazione ineccepibile. Certi fenomani dicono più di tante parole.

      Elimina