martedì 9 maggio 2023

Pensierini – LVII

GLI ANNI DELLA SCUOLA
Una delle maggiori difficoltà legate alla scuola è costituita dagli anni in cui si svolge, ovvero l'adolescenza dei ragazzi.
Dal punto di vista biologico si tratta di una scelta quasi obbligata, perchè in quegli anni i loro cervelli sono più plastici e ricettivi e la capacità di apprendere è massima.
Dall'altro, però, le motivazioni culturali dei ragazzi sono ai minimi termini.
Come osserva argutamente Gianni Pardo: << La scuola è un ambiente in cui dei ragazzi che, per età, tendono a pensare soltanto al sesso, allo sport e ai divertimenti, sono costretti ad interessarsi di cose di cui non gli importa assolutamente niente e di cui, dopo tutto, non capiscono niente. >>
Per conseguenza, conclude Pardo: << Gli alunni, salvo rarissime eccezioni, non studiano per imparare qualcosa: studiano per avere la sufficienza, non essere bocciati e non avere problemi in famiglia. >>
Come se ne esce ?
Probabimente non se ne esce, in quanto si tratta di un dilemma insolubile. Altrimenti, dopo tanti anni, qualcuno si sarebbe già inventato una soluzione.
LUMEN


MOLECOLE
Leggendo i testi di biologia, ci si rende subito conto dell'assoluta inutilità dell'ipotesi divina per spiegare la complessità della vita.
Ma ci si rende conto anche di una cosa apparentemente incredibile: e cioè che tutte le complessità e le sottigliezze degli esseri viventi, riposano, in ultima analisi, sulla semplice, ripetitiva attività di miliardi di piccolissime molecole che si incastrano (o non si incastrano) tra loro.
Senza che nessuna di esse abbia la minima consapevolezza di ciò che sta facendo.
Spaventoso ed affascinante !
LUMEN


DIVENTARE ATEI
Anche se adesso sono un ateo convinto, da giovane, essendo nato in una famiglia tradizionale, ero un credente altrettanto convinto e mi ero fatto tutta la trafila religiosa prevista per i ragazzi dell'epoca (catechismo, prima comunione, messa alla domenica, ecc.).
Poi le prediche incoerenti e contraddittorie dei vari preti, che ascoltavo con molta attenzione (e non distrattamente come molti fedeli), mi hanno aperto gli occhi.
Per cui, seguendo il noto principio logico secondo cui se una dottrina è coerente può essere vera o falsa, ma se è contraddittoria può solo essere falsa, non ho potuto far altro che diventae ateo.
Questo ovviamente per quanto riguarda il Dio dei cristiani.
Gli altri però non li conosco, per cui non posso di nulla su di loro, se non ignorarli.
LUMEN


ECCESSI
Noi siamo affascinati dagli eccessi, dalle cose estreme, dai record; eppure il modo migliore di vivere è fatto di equilibri.
Un altro dei tanti paradossi dell'uomo
LUMEN


CATTOLICI E AMBIENTE
I credenti cattolici non possono affrontare nessun problema scientifico serio, come per esempio quello del degrado ambientale, perchè partono da presupposti concettualmente errati.
Credere in un Dio onnipotente e buono, infatti, vuol dire avere sempre il jolly da giocare del suo intervento miracoloso e salvifico, un intervento che – secondo la loro fede - può sistemare qualsiasi situazione e risolvere qualsiasi problema.
Quindi, possono anche interessarsi un poco di questi problemi, visto che ne parlano tutti, ma senza preoccuparsene troppo; tanto c'è sempre Lui.
Gigante, pensaci tu....
LUMEN


UNO, NESSUNO, (DUE) CENTOMILA
Nel giugno del 2017, quando il mio piccolo blog tagliò il traguardo simbolico delle 100.000 visualizzazioni, decisi di dedicargli un post.
Ora, che è stata raggiunta la quota di 200.000, mi accontento di un pensierino.
Ovviamente, la mia gratitudine ed il mio sincero ringraziamento vanno a tutti voi che mi seguite e che non vi siete ancora annoiati.
C'è chi legge i post, chi li commenta, chi (ogni tanto) ne manda qualcuno da pubblicare, chi si è registrato come follower e chi ha deciso di gemellare il suo blog con il mio.
Non faccio i nomi, ma le persone citate si saranno sicuramente riconosciute.
Tutti, nessuno escluso, hanno dato il loro prezioso contributo a questo piccolo blog ed a tutti, pertanto, mando il mio abbraccio virtuale. Ad maiora.
LUMEN

11 commenti:

  1. Ahimé , la stima che avevo di Gianni Pardo finisce sotto le suole! La sua affermazione è debole per due motivi:
    a) un argomento può anche essere non interessante per un adolescente, ma può essere molto importante se attiva capacità di ragionamento;
    b) la sfida consiste proprio nell'avvicinare i giovani alla cultura e stimolare curiosità e desiderio di conoscenza.

    RispondiElimina
  2. Caro Agostino, apprezzo molto il tuo ottimismo e lo stimolo della sfida educativa.
    Credo però che in certe situazioni il pessimismo di Pardo possa essere giustificato.
    Ci sono troppe variabili nell'ambiente che possono ostacolare la capacità e l'impegno degli insegnanti più bravi.
    La mia impressione, sa profano, è che molto dipenda dalla sorte.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ostacoli ce ne sono moltissimi, ma proprio qui sta il bello. Se così non fosse, mi annoierei.

      Elimina
  3. CATTOLICI E AMBIENTE
    I credenti cattolici (ma obiettivamente occorre aggiungere: anche i credenti in quasi tutte le principali ideologie politico-religiose in circolazione) NON possono affrontare seriamente un problema come quello ambientale (anche) perché trascurano completamente il problema delle disastrose conseguenze ambientali (oltre che sociali) dell'impetuosa crescita demografica umana afro-asiatica contemporanea...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai detto bene.
      Anche se riuscissero a percepire il problema in tutta la sua oggettiva gravità, poi non avrebbero gli strumenti concettuali per intervenire sulla sua causa principale, che è la sovrappopolazione.
      E se non si interviene alla radice, tutti gli altri espedienti risultano inutili.

      Elimina
  4. Un ateo dovrebbe prescindere dall'aldilà, ovvero far pace coi rovelli cerebrali afferenti al destino post mortem e compagnia bella. Beato chi ci riesce. Detto con una punta di invidia, anche se io mi reputo agnostico, non avendo sufficienti argomenti né per negare, né per affermare... Sono agnostico anche per stanchezza, a dirla tutta.

    Arrivato ai 40,una trentina di anni fa, decisi di vivere prescindendo dal campionato di calcio e dall'aldilà, ché entrambe le cose mi procuravano ansia, angoscia... Da qualche tempo ahimè, il rovello secondo mi si ripresenta, mai forse digerito, come lo stufato coi peperoni. Tutto questo ambaradan si risolve in un teschio e due tibie incrociate? Troppo poco, è una burla. Forse anche io aspetto il salvifico effetto di mr Parkinson, per certi versi il sommo protettore degli anziani irrequieti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Mauro, se si pensa che quasi tutti i credenti sono peccatori, e che da peccatori si va all'inferno, ecco che noi atei, che non abbiamo il rovello dell'aldilà, siamo dei privilegiati... ;-)

      Elimina
  5. ECCESSI
    Io credo che noi siamo attratti dagli eccessi perchè, come ho detto in un altro pensierino, la nostra massima aspirazione è quella di sentirci superiori.
    E chi eccede (anche se in modo autolesionistico) può essere considerato superiore.

    RispondiElimina
  6. LA SCUOLA
    Quella di Illich mi sembra una esagerazione, ma il sistema scolastico attuale (ameno quello che vige in occidente) mi pare eccessivo, perchè spreca tempo e risorse per attività che - per una serie di motivi - non sono veramente educative.
    Forse bisognerebbe studiare di meno, per studiare meglio.

    RispondiElimina