PERCHE' IL CRISTIANESIMO ?
Mi sono sempre chiesto perchè il Cristianesimo, che alla nascita era solo una delle tante piccole religioni orientali presenti nel Mediterraneo, abbia poi avuto il successo che conosciamo.
Credo che il motivo possa essere questo: il Cristianesimo è stata la prima religione che invece di puntare sulla potenza ed il successo, che gli Dei avrebbero concesso ai loro fedeli in cambio della loro devozione, ha puntato invece sulla sofferenza, a cui ha dato la dignità e l'importanza di uno strumento di salvezza.
La figura di Gesù, infatti, non era quella di un Dio vincente, ma sofferente.
E siccome all'epoca la vita della gente comune era terribimente grama e la sofferenza era un elemento quotidiano, ecco che una religione che la glorificava e le dava un'importanza positiva al cospetto degli Dei, ha finito per sedurre la maggioranza della gente, portando il Cristianesimo a dominare mezzo mondo.
LUMEN
GLI INTELLETTUALI E LA FEDE
Ho notato che gli intellettuali cristiani, che sono tra i credenti più colti ed intelligenti, nonostante abbiano con sé la forza della fede, non rinunciano a porsi delle domande sui grandi temi dell'umanità, come, per esempio, il senso della vita.
Ora, se c'è una categoria di persone che, da questo punto di vista, è la più fortunata al mondo, perchè ha già tutte le risposte, è proprio quella dei credenti.
Infatti, qual è il senso della vita per i cristiani ? Semplice: obbedire alla volontà di Dio per conquistare il paradiso. Non devono scervellarsi come noi atei.
Ed invece, da quanto ho visto, anche gli intellettuali cristiani continuano a rimuginare su queste cose.
Forse, senza rendersene conto, credono in Dio, ma non in tutto il resto.
LUMEN
IL PRINCIPIO DEL PIACERE
Roberto Pecchioli si scaglia, in un suo articolo, contro la deriva moderna del pensiero che, dall'illuminismo in poi, ha dato sempre più importanza al principio del piacere individuale, a scapito della coesione sociale, basata sui valori tradizionali di stampo religioso.
Sostiene quindi, da buon cattolico, che, a fronte della sempre più evidente crisi della civiltà occidentale, si deve abbandonare l'errore del modernìsmo individualista e ritornare alle origini dei sani principi della vita sociale religiosa, in quanto espressione della 'verità'.
Purtroppo, Pecchioli non ha le idee molto chiare su come funziona il mondo, per cui combatte contro il nemico sbagliato.
E' vero che il principio del piacere individuale è in netto contrasto con le regole del vivere sociale, ma questo non perchè il primo sia sbagliato ed il secondo sia giusto.
Anzi, se guardiamo alla realtà della natura, è esattamente l'opposto: gli istinti individuali sono veri, perchè frutto della selezione naturale, mentre le regole sociali sono solo finzioni, perchè fondate su sovrastrutture culturali.
Quindi se si vuole difendere il primato delle regole sociali (ed io sono d'accordo), non bisogna farlo perchè esse racchiudono la verità, ma solo perchè sono necessarie per il vivere civile, NONOSTANTE siano false,
LUMEN
CHIESA E DEMOCRAZIA
La C.E.I. (Conferenza Episcopale Italiana) è sostanzialmente il braccio politico della Chiesa Cattolica in Italia, e capita spesso che autorevoli esponenti della CEI invitino i partiti politici, o i governi in carica, a prendere questa o quest'altra iniziativa di legge.
Il tutto, sulla base di un esplicito apprezzamento della nostra democrazia, che deve sempre essere conservata ed adeguatamente difesa contro i suoi nemici.
Insomma, secondo la CEI la democrazia italiana sarebbe – anche nell'ottica del messaggio cristiano - un valore importante da preservare.
Un Pontefice del novecento, però, e precisamente Papa Pio XI, fece questa inequivocabile affermazione: “Se c’è un regime totalitario – totalitario di fatto e di diritto – è il regime della Chiesa, dato che l’uomo appartiene totalmente alla Chiesa.”
Ma allora, la democrazia è un valore oppiure no ? E i vertici della Chiesa da che parte stanno ?
La risposta è molto semplice: dalla loro. E per questo si sentono autorizzati ad affermare, secondo la (loro) convenienza del momento, una cosa oppure il suo opposto.
LUMEN
BEST SELLER
Ho letto che la Bibbia è il libro più stampato e venduto nell'intera storia storia dell’umanità: è stato tradotto in tutto il mondo in oltre 3.000 lingue (o dialetti) e ne sono state stampate, complessivamente, oltre 5 miliardi di copie.
Inoltre è stato il primo libro mai stampato con caratteri mobili da Gutenberg nel XV secolo, segnando l’inizio dell’editoria moderna.
Sono numeri che, dal punto di vista editoriale, fanno impressione, ma mi sembrano ancora più incredibili se paragonati con il livello modestissimo del testo.
Come ha scritto Piergiorgio Odifreddi con spietata concisione, la Bibbia è piena di cose << sbagliate scientificamente, contraddittorie logicamente, false storicamente, sciocche umanamente, riprovevoli eticamente, brutte letterariamente e raffazzonate stilisticamente >>.
È proprio vero che la Fede può smuovere le montagne (di carta).
LUMEN
BEST SELLER
RispondiEliminaAnche a cagione del fatto che le bibbie si trovano specialmente nei paesi bigotti anglosassoni, in ogni camera di albergo, dalla stamberga in su , invece del più utile bidè....Ovvero stampate in quantità industriali per essere "regalate " ai baluba dai missionari, squallidi piazzisti di fregnacce, che il diavolo se li porti.....
"Un tempo noi avevamo le terre ed i missionari le bibbie. Adesso i missionari hanno le terre, e noi le bibbie."
Patrice Lumumba
In effetti, può anche darsi che le copie stampate non corrispondano a quelle lette, anche perchè si tratta di un libro molto ponderoso, che può intimidire molti lettori.
EliminaIl Vangelo ed il Corano, per esempio, essendo testi più agili, hanno forse una platea di lettori maggiore.
I numeri editoriali, però, fanno ugualmente impressione.
QUAESIVI ET NON INVENI.
RispondiEliminaNon ho trovato, forse non ho cercato bene, oppure abbastanza, ma tant'è.....non ho più interesse di conoscere il parere degli intellettuali, credenti o meno, conoscere la loro idea su dio, sull'olimpo post ellenico eccetera eccetera, e credo che un intellettuale che si rispetti non dovrebbe impicciarsi di cose vacue, roba da fantascemenza.
A me son bastate le mirabolanti gesta dei soldati di cristo , della ancelle del signore, divorati più dall'amore della tagliatelle che dall'amore per iddio, amanti dei fanciulli, delle fanciulle. Magari anche troppo. Esempi di rettitudine, di virtù , come la sciagurata Caterina da Siena , che riportò il papa a Roma, tanto in odore di santità che si pensava possedesse il dono dell'ubiquita ' , mentre invece erano le sue parti intime,non lavate da decenni, che lasciavano un tanfo untuoso e permanente dovunque ella passasse.
'Quaesivi et non inveni' è il titolo di un delizioso libretto del giornalista Ricciardetto (al secolo Augusto Guerriero) che raccoglie i suoi articoli (scritti da ateo) in materia religiosa.
EliminaSe non lo conosci, te ne consiglio la lettura.
Si si Lumen, letto 40 anni fa e passa grazie...
RispondiEliminaLo immaginavo... ;-)
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