martedì 30 luglio 2024

Lavoro povero

Il post di oggi riporta alcune riflessioni di carattere economico, dedicate al problema, sempre più diffuso, del c.d. 'lavoro povero', ovvero poco pagato.
Un problema che non ha solo una rilevanza strettamente economica, ma anche di equilibrio sociale.
LUMEN


SINISTRA E GLOBALIZZAZIONE
L’adozione della politica 'no border' da parte della sinistra è una novità assoluta, dato che a sostenerla era sempre stata la destra, per le stesse ragioni per cui si oppone alla limitazione dei movimenti di capitale.
In assenza di un potente movimento operaio, la sinistra è rimasta “radicale” nella sfera della cultura e delle libertà individuali, ma non sa offrire di meglio che impotenti lagnanze in tema di diritti sociali. Così i benpensanti di sinistra divengono utili idioti al servizio del big business.
La globalizzazione genera un circolo vizioso: le politiche liberiste distruggono l’economia di intere regioni del mondo da cui provengono le migrazioni di massa, ciò che, da un lato, impoverisce ulteriormente il potenziale dei Paesi di origine, dall’altro deprime i salari dei lavoratori dei Paesi di destinazione. (...)
Oggi il Messico è uno dei maggiori esportatori di lavoratori altamente qualificati per cui la sua economia soffre anche di un persistente deficit di lavoro qualificato. Analogamente ci sono più medici etiopi che lavorano a Chicago che in tutta l’Etiopia (un Paese di 80 milioni di persone).
ANGELA NAGLE


SALARIO MINIMO - 1
I possibili effetti di un salario minimo sono stati a lungo studiati dall’analisi economica.
Lo scetticismo che prevaleva in passato, alimentato dall’idea che un aumento del costo del lavoro si sarebbe tradotto inevitabilmente in una contrazione dell’occupazione, ha progressivamente lasciato il posto a una maggiore apertura.
In particolare, si è mostrato che, quando i datori di lavoro possiedono potere di “monopsonio”, ossia pagano salari che non remunerano adeguatamente i lavoratori in base a quanto producono, un salario minimo andrebbe semplicemente a ripristinare quel livello di compensazione che si osserverebbe in un mercato competitivo, e non causerebbe necessariamente una più alta disoccupazione. >>
LA VOCE INFO


SALARIO MINIMO – 2
Gran parte della ricerca economica sul salario minimo si è concentrata sui possibili effetti distorsivi generati dalla sua introduzione sul mercato del lavoro e sul rapporto tra lavoratori e imprese. 
Più di recente la letteratura economica ha iniziato a studiare gli effetti dell’introduzione del salario minimo sul benessere dei lavoratori. (...)
La 'prospect theory' suggerisce che le persone sono solitamente molto avverse al rischio di perdere soldi e tendono ad ancorarsi su di un reference point che giudicano “giusto” per loro.
Nel caso del salario minimo, i lavoratori ricevono un reference point molto chiaro, che è solitamente ritenuto equo.
Infatti, oltre ad aumentare il salario dei lavoratori, aver fissato un minimo ha un effetto informativo molto forte: ogni anno un lavoratore che prende il salario minimo sa molto chiaramente a quanto ammonterà il suo stipendio e di quanto sarà aumentato l’anno successivo.
Questo perché il livello e gli scatti vengono scelti istituzionalmente e pubblicizzati dalle autorità.
Sapere con certezza il proprio livello di salario e, soprattutto, sapere che l’assegno non potrà diminuire può aumentare notevolmente la sicurezza dei lavoratori riguardo i propri salari.
LA VOCE INFO


SCHIAVITU' MODERNE
La mentalita' schiavista in USA non e' MAI venuta meno. La schiavitu' dei neri e' finita, guarda caso, insieme con le grandi migrazioni che hanno portato milioni di immigrati/schiavi, che sono stati la forza lavoro sottopagata e maltrattata degli USA, e hanno sostituito i negri.
E quando anche questi schiavi di molti colori sono diventati ceto medio, negli anni '80/90', la corporate america si e' rivolta alla Cina alla mera ricerca di un nuovo schiavo, questa volta giallo (dopo un tentativo maldestro di ridurre in schiavitu' i messicani, rappresentato dal NAFTA).
Per questo non abbiamo mai sentito nessuno negli USA lamentarsi quando gli schiavi lavoravano PER le industrie americane.
Per questo non abbiamo sentito nessuno lamentarsi delle condizioni orrende dei lavoratori cinesi, degli orari inumani, delle morti per sfinimento, sino a quando producevano gli iPhone di Apple.
Se e' per questo, non abbiamo sentito gli americani lamentarsi della schiavitu': Lincoln la aboli' sotto la spinta delle lobbies degli USA del nord, gli industriali, il cui problema era principalmente il fatto che tutti gli schiavi fossero al Sud, e le loro fabbriche non ne beneficiavano. 
E per la cronaca, Lincoln era Repubblicano, non democratico. Ai democratici del periodo la schiavitu' andava benissimo.
Non per nulla, le stesse industrie del nord USA non si fecero mai scrupoli ad usare i nuovi negri, gli immigrati , alle stesse condizioni degli schiavi.
URIEL FANELLI

5 commenti:

  1. A proposito del 'Salario Minimo' in ambito UE, sul web ho trovato questo breve riepilogo:
    << Il salario minimo può essere stabilito per legge (salario minimo legale), dalla contrattazione collettiva nazionale o dalla combinazione della fonte normativa con la contrattazione collettiva.
    Attualmente in 22 Stati membri dell’Ue esistono salari minimi legali, mentre in 6 Stati (Danimarca, Italia , Austria, Finlandia e Svezia) la protezione del salario minimo è fornita esclusivamente dai contratti collettivi. >>
    Personalmente sono favorevole, ma in Italia - per il momento - non sembra esserci la volontà politica.

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    1. Ma cosa è in concreto il salario minimo? Vale per tutti gli italiani, cioè sarebbe uguale per tutti, o dipende dalla categoria, dagli impieghi? Per es. tutti gli edili d'Italia hanno diritto a tot, tutti i camerieri a tot ecc. ? E se un imprenditore non è in grado di assicurare questo salario minimo deve chiudere o subentra lo Stato? Comunque i salariati sono difesi dai sindacati che riescono in genere a imporre remunerazioni eque.
      E il famoso o famigerato reddito di base incondizionato chi lo stabilisce? In Svizzera era stato fissato a 2'500 franchi a persona per gli adulti, 650 franchi per i minorenni. Dunque una coppia percepirebbe 5000 franchi al mese. Sembrano tanti ma non bastano in Svizzera per vivere "dignitosamente" (su cosa significhi dignitoso ci sarebbe anche da discutere). Inoltre con il reddito di base incondizionato verrebbero cancellati tutti gli altri sussidi e aiuti sociali (perciò 5000 franchi non bastano a una vita dignitosa, bisogna per forza avere un'altra entrata - se la trovi, se c'è lavoro, il che non è sicuro).
      Comunque saremo tutti più o meno d'accordo che è compito dello Stato sociale garantire il minimo vitale che non comprende più solo pane e giochi, ma anche istruzione, sanità, casa e persino il lavoro - lo Stato deve fornire a tutti un lavoro - dicono alcuni). Dunque nel nostro futuro dovrà esserci per forza una specie di socialimo o comunismo - per la massa. E le élite che faranno?

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    2. Caro Sergio, il salario minimo dovrebbe servire per i lavoratori non coperti da un contratto collettivo, e ce ne sono ancora parecchi, soprattutto nell'agricoltura.
      Inoltre mi pare che nei paesi in cui è stato istituito non abbia provocato grandi difficoltà.

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    3. In Finlandia ci hanno provato col reddito incondizionato, ma hanno smesso anzitempo, si vede che non funzionava come sperato. Comunque il salario minimo che si applica per es. in Francia (lo "smic", salaire minimum) è cosa ben diversa dal reddito di base incondizionato. In Svizzera l'iniziativa per l'introduzione di tale reddito fu bocciata (popolo saggio che rifiutò persino una settimana in più di vacanze - ma ultimamente anche gli svizzeri stanno prendendo gusto al socialismo). Comunque penso che prima o poi il reddito incondizionato sarà introdotto ovunque e non sarà la miseria dei 700 euro elargiti in Italia dai grillini.

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    4. Caro Sergio, si tratta di due provvedimenti molto diversi tra loro: un conto è garantire a chi lavora un salario minimo per legge, un altro conto è dare dei soldi a chi non lavora.
      Una società seria, che voglia fare del walfare intelligente, deve garantire chi lavora, perchè il lavoro svolto va a vantaggio di tutti; mentre deve stare molto attenta al secondo.

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