lunedì 20 novembre 2023

Pensierini – LXIV

LA NOIA
Una delle categorie di persone più patetiche in assoluto (da intendersi in senso ironico) è rappresentata da coloro che dicono di 'annoiarsi'.
Non solo perchè per annoiarsi è necessario non avere nessuna altra preoccupazione, cosa che dovrebbe già da sola renderci contenti, ma anche perchè, al giorno d'oggi, annoiarsi è praticamente impossibile, visto che con pochi soldi è possibile leggere libri e giornali, guardare film e spettacoli, sentire musica, e molte altre cose.
Ma chi si lamenta per la noia non si riferisce a queste cose, che potrebbe fare facilmente. Si riferisce, ovviamene senza saperlo, alla mancanza di attività sociali che lo facciano sentire superiore.
Ed allora diventano pericolosi, non solo per sé stessi, tanto da dedicarsi a sport estremi od altre attività border-line, ma anche per gli altri, in quanto diventano capaci, pur di ottenere il loro scopo, di offendere, deridere o addirittura maltrattare le persone più deboli.
E questo è davvero molto triste.
LUMEN


ELITES OPPORTUNISTE
In campo socio-politico, io seguo la teoria delle c.d. 'elites opportuniste', cioè che si limitano a sfruttare le nuove tendenze sociali senza determinarle.
Ritengo pertanto che i movimenti popolari di rottura (femminismo, ecologismo, veganismo ecc.), siano effettivamente spontanei e non creati appositamente ex nihilo.
Questi movimenti, cioè, sono nati da istanze autonome della società, per motivi inizialmente libertari, e solo dopo, quando, aumentando di importanza, potevano diventare pericolosi per il potere, le elites sono poi intervenute per manipolarli dall'interno e tenerli sotto controllo.
Alla base di questa teoria c'è la convinzione che le elites possono molto, ma non possono tutto, e che il mantenimento del potere (che è il loro unico vero scopo), è già un'impresa notevolmente impegnativa.
LUMEN


TECNOLOGIA PSEUDO-MAGICA
Molti sono convinti che il progresso continuo della scienza e delle sue scoperte possa rendere sempre più razionale il pensiero umano, anche tra la gente comune.
Io, però, non riesco a sentirmi troppo ottimista.
Ho paura infatti che la scienza, non venga vista come un nuovo 'metodo razionale di pensiero', al quale adeguarsi per ragionare meglio, ma solo come la 'madre' della tecnologia, che tanto apprezziamo.
E che la moderna tecnologia, non potendo più essere compresa (data l'enorme complessità che ha finito per acquisire) venga interpretata soltanto come un nuovo sistema pseudo-magico di risolvere i problemi.
Perchè, per come è strutturata la mente umana, ho la sensazione che il pensiero magico non possa morire mai.
LUMEN


SANGUE BLU
Ma secondo voi, per un occidentale di etnia 'caucasica', è più desiderabile avere la pelle molto chiara, oppure molto abbronzata ?
Dipende. Dipende da quale 'aspetto' della pelle è più utile, secondo i tempi, per rimarcare la propria ricchezza e la propria superiorità.
Una volta, i ricchi cercavano la pelle bianca (da cui l'espressione 'sangue blu' per indicare i nobili, le cui vene erano ben visibili sul corpo pallido) perchè era un segno della loro vita oziosa, che non li obbligava a lavorare all'aperto, come i contadini e tutti gli altri.
Oggi invece va di moda l'abbronzatura, perchè dimostra che la persona è così ricca da potersi permettere molti mesi di vacanza nelle località più soleggiate.
Come vedete, il diavoletto della superiorità si infila proprio dappertutto.
LUMEN


GUERRE
Quando due nazioni entrano in guerra tra loro, è sempre molto difficile (salvo casi particolari) prevedere chi risulterà alla fine il vincitore.
Una previsione sicura, però, la possiamo fare uguamente: quando la guerra sarà finita una delle due Nazioni si ritroverà più povera; e l'altra si ritroverà MOLTO più povera.
LUMEN


PROSELITISMO ATEO
Anche se molti atei si limitano tenere per sé le proprie convinzioni su Dio, ve ne sono altri che, invece, si danno molto da fare per cercare di convincere i credenti religiosi, in una sorta di proselitismo laico.
Forse lo fanno con spirito positivo, nella convinzione che un mondo di atei sia preferibile ad un mondo di credenti.
Io, però, su questo punto, sono molto perplesso; anzi ritengo che nessun ideale laico potrà mai costruire una coesione sociale paragonabile a quella religiosa.
Per conseguenza, ho rinunciato da tempo al proselitismo ateo, preferendo lasciare a ciascuno le proprie illusioni.
LUMEN

11 commenti:

  1. COMMENTO di SERGIO

    "Io, però, su questo punto, sono molto perplesso; anzi ritengo che nessun ideale laico potrà mai costruire una coesione sociale paragonabile a quella religiosa."

    Interessante osservazione, condivisibile. Ma la coesione sociale è davvero così importante, fondamentale?
    E che cosa potrebbe favorire, incrementare il senso di appartenenza comune? Per noi, agnostici o atei, la religione ha aspetti chiaramente negativi, almeno come si è costituita in occidente. Il cattolicesimo o il cristianesimo sono stati per molti aspetti deleteri e non debbo spiegare a te perché.
    Forse bisognerebbe intendersi anche sul senso di religione. Croce parla della “religione della libertà” da lui praticata.
    L’ateismo militante può apparire in effetti ridicolo, tanto più che la religione cristiana sta scomparendo. Però si sta diffondendo da noi l’islam che è una religione viva e combattiva con cui probabilmente dovremo fare i conti.
    Tu non credi troppo a una religione universale, eppure alle elite farebbe molto comodo. Bergoglio e soci ci stanno lavorando (con il plauso delle elite).

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    1. << Ma la coesione sociale è davvero così importante, fondamentale? >>

      Caro Sergio, io penso che la coesione sociale sia importantissima, che sia quello che tiene insieme tutta la baracca.
      Perchè gli esseri umani, come tutti i viventi, sono programmati per l'altruismo principalmente a livello genetico, per cui quando si passa dalla piccola tribù, dove tutti sono imparentati, alla grande società composta da milioni di persone, che non si conoscono e non sono imparentati, ci vuole un cemento eccezionale per tenerle insieme ed evitare che si scannino a vicenda alla prima occazione.
      Ecco quindi l'importanza fondamentale della religione, che può essere forse sostituita dal patriottismo, ma, a mio avviso, con una grado di efficacia molto inferiore.
      Ed infatti, in genere, le due ideologie viaggiano collegate e non in alternativa.

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    2. COMMENTO di SERGIO

      Tutto bello e vero quello che dici, ma lo stesso ho dei dubbi sulla coesione sociale, sempre invocata da tutti. La religione e la cultura sono o erano sicuramente il cemento di questa coesione che però secondo me si va INEVITABILMENTE allentando col progresso e il benessere.
      Mettici anche il cosmopolitismo che le tue elites promuovono e avremo alla fine una massa di monadi e decerebrati interessati soprattutto al consumo e al proprio benessere.
      La coesione è fortissima in Israele per ovvi motivi. In questo caso c’è anche il fattore dell’etnia che rafforza la coesione. Da noi il concetto di patria è vilipeso, soprattutto dalle sinistre internazionaliste. E allora cosa tiene insieme noi italiani, a parte la lingua? Ben poco direi. La storia e l’arte forse o il tifo idiota per i nostri campioni, ricevuti con tutti gli onori dal presidente della repubblica perché appunto rafforzerebbero la coesione sociale? Pertini che faceva il tifo a Madrid per la nazionale italiana campione del mondo nel 1982, che pena.
      Credo che in Europa occidentale nessuno andrebbe oggi al fronte per difendere la patria. Farsi ammazzare per chi e per che cosa? Lo stesso ammetto che un “comune sentire” ha la sua utilità nonostante la sua vaghezza.

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    3. << E allora cosa tiene insieme noi italiani, a parte la lingua? Ben poco direi. >>

      Sono d'accordo.
      Forse un po' di orgoglio per certe eccellenze nazionali (moda, alimentari, motori e poco altro); e per lo sport, che funziona sempre.
      Ma, dal punto di vista sociale, non mi pare che l'Italia attriversi un periodo particolarmente brillante.
      O mi sbaglio ?

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  2. TECNOLOGIA PSEUDO-MAGICA
    "Ogni tecnologia sufficientemente evoluta finisce per essere indistinguibile dalla Magia."
    (Arthur C. Clarke, scienziato e narratore di fantascienza)

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  3. COMMENTO di SERGIO

    " Ma chi si lamenta per la noia non si riferisce a queste cose, che potrebbe fare facilmente. Si riferisce, ovviamene senza saperlo, alla mancanza di attività sociali che lo facciano sentire superiore. "

    E dàlli con questa storia della superiorità, del volersi sentire superiori a tutti i costi, cosa che sarebbe iscritta nei nostri genii.

    Diciamo invece molto semplicemente che tutti vogliono un riconoscimento sociale che è anche garanzia della sopravvivenza. Se mi è riconosciuto un ruolo - tanto meglio se importante - la comunità mi passerà lo stipendio e tante altre belle cose.

    Ma anche ammessa la storia dei genii siccome abbiamo una corteccia cerebrale evoluta potremmo anche darci una calmata e ambire semplicemente a svolgere un ruolo utile in società senza voler sopraffare gli altri.

    Fra parentesi, per Leopardi la noia era un sentimento nobile, ignoto agli altri animali …

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  4. Caro Sergio, hai ragione, batto spesso su questo punto, ma lo faccio perchè, secondo me, è una chiave di lettura importante, che mi aiuta a comprendere i comportamenti, apparentemente assurdi, di tante persone.

    Quanto al fatto di poter tenere sotto controllo questa spinta genetica, temo che, soprattutto per chi non è consapevole del meccanismo (ovvero la quasi totalità delle persone), sia molto più difficile di quanto pensiamo.
    E basta guardarsi intorno, per capire come gli istinti la fanno ampiamente da padrone sulla razionalità.

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  5. << Fra parentesi, per Leopardi la noia era un sentimento nobile, ignoto agli altri animali >>

    Questa, sinceramente, non la sapevo. Ero convinto che lui considerasse la noia 'umana' un sentimento negativo.
    E' proprio vero che con Giacomino c'è sempre qualcosa da imparare.

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    1. COMMENTO di SERGIO

      Mah, Giacomino ama contraddirsi. Prima fa strage delle illusioni, poi si accorge che senza illusioni la vita è insopportabile.
      Quanto alla noia fa davvero questa affermazione, che sia un sentimento nobile, ma poi aborre la noia. Ranieri scrive che Leopardi odiava la campagna e non vedeva l’ora di rientrare in città … Gli animali non si annoiano, scrive Leopardi, mentre noi "il tedio assale”.
      Noia poi che tormenta soprattutto i nobili come lui che sono esentati dalla dura fatica di lavorare, come scrive in una poesia. In effetti la noia è per tutti molesta, quando ci annoiamo non ci sentiamo bene.
      Una certa tensione fa bene ai muscoli e alla mente (lo stress positivo o eu-stress). Ma se la tensione è eccessiva siamo ovviamente stressati e possiamo pure ammalarci per questo …

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    2. Come al solito, si tratta di trovare il giusto equilibrio tra due tendenze contrapposte.
      Facile a dirsi, più difficile a farsi.

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