sabato 12 dicembre 2015

C’era una volta

Alcune considerazioni del professor Pietro Melis sull’evoluzione della vita sulla terra, la comparsa della nostra specie (Homo sapiens sapiens) e la sua incompatibilità con i miti religiosi (dal suo blog). 
LUMEN


<< Nel [periodo geologico del] Permiano, a causa di eruzioni vulcaniche avvenute 240 milioni di anni fa, sparì sulla Terra arroventata della Pangea il 95 % di tutte le specie viventi. Fu un caso o una necessità? In questo caso si può dire che prevalsero le necessità fisiche dell'assestamento del sottosuolo terrestre. Quel 5 % che sopravvisse diede poi luogo alla successiva formazione di altre specie viventi.
 
Sino a 65 milioni di anni fa la Terra fu abitata da insetti e da grandi rettili, mentre piccoli mammiferi vivevano nascosti e infrattati in piccole caverne uscendo di notte per nutrirsi perché di giorno potevano essere prede dei grandi rettili, che tuttavia non erano tutti carnivori. Infatti vi erano anche dei grandi rettili vegetariani che si difendevano bene da quelli carnivori.
 
Circa 65 milioni di anni fa un grande meteorite lungo circa 11 km impattò sulla Terra (sulla attuale penisola Yucatan del Messico) alla velocità di 70.000 km orari (…). La conseguenza fu tremenda: (…) la potenza di impatto fu pari all'energia di migliaia di bombe atomiche. Il pulviscolo sollevato dal meteorite pervase tutta l'atmosfera terrestre. (…) La conseguenza ulteriore fu l'oscuramento della Terra (…) e tale oscuramento fu la causa di una glaciazione di tutta la Terra.
 
A causa di tale glaciazione scomparvero tutti i grandi rettili (…) che non potevano più trovare cibo per nutrirsi. In effetti la concausa, che fu la causa principale della loro scomparsa, fu dovuta al fatto che i grandi rettili, come tuttora i rettili, sono a sangue freddo e hanno perciò bisogno di assumere continuamente del caldo dall'esterno (come le lucertole) perché sono privi di termoregolazione, come [invece] i mammiferi.
 
Se non fossero scomparsi tutti i grandi rettili, non vi sarebbe stata la successiva evoluzione di quei piccoli mammiferi. (…) I mammiferi sono la conseguenza di una evoluzione casuale di alcuni piccoli rettili che, già quando vi erano i grandi rettili, avevano subito delle modificazioni genetiche assumendo, ma solo parzialmente, i caratteri dei mammiferi. I biologi evoluzionisti hanno infatti introdotto la fase MAMMALIANA come fase di trapasso dal rettile al mammifero. (…)
 
Gli uccelli [secondo alcuni] sarebbero derivati da rettili che avevano avuto mutamenti genetici che consentirono loro di avere delle ali che, allungatesi sempre di più, consentivano loro di scendere su un albero con un volo planato, di discesa e non di ascesa. Falso. (…) Le penne delle ali si formarono unicamente come mezzo di protezione dal freddo. Infatti molte penne delle ali di tutti gli uccelli non sono affatto funzionali al volo. Il volo fu una conseguenza della formazione delle penne delle ali. Infatti vi sono molti uccelli che non volano. Come i pinguini e le galline.
 
A questo punto la domanda sorge spontanea: quel meteorite cadde per caso o per necessità? Certamente cadde per caso. E se questo è vero, quel meteorite fa franare ogni religione.
 
Infatti se è stato il caso a far scomparire tutti i grandi rettili e a favorire l'evoluzione ulteriore dei mammaliani e successivamente di tutti i piccoli mammiferi, poiché senza l'evoluzione dei mammiferi che ha dato luogo alla diversificazione di tutte le specie dei mammiferi non vi sarebbe stata l'evoluzione biologica sino all'uomo, si può concludere che anche l'apparizione dell'uomo sulla Terra è dovuta originariamente al caso, cioè a quel meteorite che cadde casualmente sulla Terra.
 
Da questa visione dell'evoluzione si trae una concezione che sconfigge qualsiasi concezione antropocentrica e perciò ogni religione. (…)
 
L'evoluzione dell'homo [va] dalla fase dell'australopithecus all'homo erectus di un milione e mezzo di anni fa, (…) per concludersi con il sapiens di Neanderthal e il “Sapiens sapiens”. Sono state affacciate varie ipotesi sulle cause dell'estinzione del Neanderthal, che si sarebbe trovato già in Europa 200.000 anni fa e che venne a contatto successivamente con il Sapiens sapiens.
 
Non è verosimile, ritengo, che il Neanderthal (che aveva un cranio di volume maggiore rispetto a quello del Sapiens sapiens) sia stato sterminato dal Sapiens sapiens. Le relative popolazioni erano così scarse e le regioni così vaste che non poteva esistere una competizione tra le due popolazioni. E' più verosimile che le due popolazioni si siano incrociate. (…)
 
[Vi è anche] l'ipotesi, sostenuta da alcuni studiosi, che in realtà il Sapiens sapiens non abbia avuto origine in Africa per poi diffondersi sino all'Asia, ma sia l'ulteriore evoluzione dell'erectus, giacché resti fossili dell'erectus si sono trovati persino in alcune isole dell'Indonesia e risalenti a 800.000 anni fa. Il che fa pensare che l'erectus fosse già in grado di costruirsi delle zattere per navigare tra le isole indonesiane dopo essersi spostato dal continente asiatico.
 
In effetti l'erectus (…) aveva già l'uso del fuoco e da preda era diventato predatore, cuocendo le carni degli animali uccisi nella savana. Divenne carnivoro solo per ragioni di sopravvivenza nell'arida savana, ponendosi in concorrenza con gli altri predatori. Ma aveva conservato la struttura fisica dell'animale erbivoro quale era l'australopithecus. Divenne dunque carnivoro per motivi culturali e non naturali.
 
Che dunque il papa si confronti con questi argomenti, che ne demoliscono qualsiasi autorità. Ci dica se, secondo lui, fu Dio a scagliare il meteorite sulla Terra per favorire l'evoluzione dei mammiferi e ci dica in quale fase dell'evoluzione dall'australopithecus al Sapiens sapiens abbia introdotto nella specie homo l'anima immortale e con essa la responsabilità morale e la coscienza del peccato.
 
Ci dica infine in che cosa sarebbe consistito il peccato originale, senza il quale cade tutta la cristologia. Altrimenti chiuda la bocca e taccia per sempre, evitando di seminare come verità le sue favole religiose. E se non ha alcuna autorità scientifica il papa si deve astenere dal fare discorsi che riguardano l'ecologia ponendola sotto la tutela di argomenti religiosi, cioè, nel suo caso, del cristianesimo. 

Altrimenti, (…) si arriverebbe alla conclusione che Dio avrebbe programmato un certo disegno dell'Universo sino a giungere alla formazione del nostro sistema solare. Poi, visto che l'evoluzione tardava ad indirizzarsi verso la formazione della specie homo, avrebbe trovato l'espediente del meteorite.
 
Dunque Dio, persa la pazienza perché i dinosauri impedivano l'evoluzione dei mammiferi, scagliò il meteorite sulla Terra per far scomparire i dinosauri e aggiustare il progetto con variazioni in corso d'opera, visto che sulla base delle sole leggi fisico-biologiche non gli sarebbe stato possibile indirizzare l'evoluzione verso l'homo.
 
Come si vede, con le religioni si finisce sempre in barzelletta (…). I cristiani sono condannati a vivere da schizofrenici perché a scuola debbono imparare nozioni di biologia evoluzionistica, mentre poi debbono credere a ciò che dicono i vangeli. I cattolici debbono credere anche al papa. (…)
 
Per gli islamici il contrasto tra scienza e fede non si pone nemmeno: infatti nelle scuole e nelle Università islamiche è proibito insegnare l'evoluzione biologica. Preferiscono essere ciechi che schizofrenici.
 
Il papa ha detto che ogni essere vivente è degno di rispetto. Mi domando che cosa avesse in mente questo scriteriato dicendo ciò. Escludo che abbia volto fare un'affermazione da manifesto animalista. Infatti avrebbe dovuto essere più chiaro, invitando, per esempio, come minimo, a non identificare più il Natale e la Pasqua con una strage di agnelli. Più chiaramente e coerentemente avrebbe dovuto invitare i cristiani a diventare vegetariani.
 
In altro senso la stessa frase è priva di senso. Infatti dovremmo avere rispetto anche per tutti insetti nocivi, pulci, zecche, pidocchi, zanzare, etc. E perciò non dovremmo usare antiparassitari contro di essi. Ma l'esistenza di questi insetti dimostra che la natura non può far parte di un disegno intelligente (divino) della natura.
 
Se si considerano poi tutte le malattie provocate da virus e da batteri si dovrebbe concludere, come Jago nell'Otello di Verdi: “Credo in un Dio crudele. >>
 
PIETRO MELIS

19 commenti:

  1. Riletto questo testo che già conoscevo. Non ho niente da dire, criticare, aggiungere. Forse questo: che sparare sul papa è come sparare sulla Croce Rossa. Troppo facile poi. Ormai almeno in occidente si dicono più o meno tutti agnostici (che fa più fino di atei, ma è la stessa cosa), nelle cosiddette verità di fede non crede praticamente più nessuno, nemmeno i vertici del cattolicesimo (resistono però alcuni gruppuscoli come i lefèbriani scomunicati da San Giovanni Paolo II e poi riammessi da Ratzinger). Non ci sono più accese discussioni teologiche che coinvolgano molti credenti come ai tempi di Lutero o anche di Pio IX. La Chiesa cattolica cerca in qualche modo di recuperare visibilità abbracciando per esempio la fede ecologica, ma ci è arrivata con mezzo secolo di ritardo (per non parlare della pedofilia: adesso si dichiara in prima fila per combatterla, dopo averla nascosta per secoli, ancora con Ratzinger).
    Penso però che resisterà o sopravvivrà ancora un po' alleandosi con l'islam e le altre fedi. L'islam non scherza, taglia teste, e all'ombra dell'islam la Chiesa potrà vivacchiare, magari esigendo di nuovo rispetto (niente scherzi sul Gesù e la Madonna!). Sì, l'alleanza delle fedi prolungherà l'agonia del cristianesimo.
    Voglio dire che articoli dissacranti o irrispettosi come questo di Melis (che per altro ha perfettamente ragione) sono ormai superflui (almeno per chi sa pensare un po'). Anche un'associazione come l'UAAR - che ho seguito per tanti anni - non m'interessa più. L'anticlericalismo ha qualche ragione, specie in Italia dove la Chiesa s'ingerisce ancora nella politica (anche altrova, in Polonia, Filippine ecc.), ma mi sembra ormai anche questo un vecchio arnese. Io mi sono sempre battuto per la rimozione del crocifisso dalle aule scolastiche, dai tribunali ecc. Ma oggi, visti l'invadenza e l'aggressività degli islamici, avrei quasi voglia di difenderlo. Non vorrei vedere le nostre belle chiese trasformate in moschee o in stalle (come ai tempi della grande Rivoluzione, la francese). Sgarbi ha sempre polemizzato con l'UAAR, per lui un branco di scemi o di fanatici. Ho sempre considerato Sgarbi un opportunista, anche se indubbiamente è intelligente e estroso, però quasi quasi oggi gli do ragione quando difende il crocifisso e l'arte sacra, la bellezza creata dal cristianesimo.
    Sul piano intellettuale il cristianesimo è sconfitto ormai da secoli, inutile infierire. La scristianizzazione rapida e coatta a cui stiamo assistendo in Italia, con l'abolizione dei presepi e delle altre tradizioni, non mi piace. Un agnostico come Thomas Mann diceva al figlio che aveva paura del crocifisso in camera da letto e ne voleva la rimozione: no, ci deve restare, perché è un simbolo della nostra tradizione, e se insisti lo inchiodo alla parete (doppia crocifissione del Cristo!). Be', oggi avrei voglia di dare ragione a Th. Mann.

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  2. << Non ci sono più accese discussioni teologiche che coinvolgano molti credenti come ai tempi di Lutero o anche di Pio IX >>

    Caro Sergio, il famoso romanziere Raymond Chandler diceva che "Gli scacchi sono il più cospicuo spreco di intelligenza umana che si possa riscontrare, al di fuori di un'agenzia di pubblicità".
    Forse ha ragione (e lo dico da scacchista dilettante), ma - come spreco di menti eccelse - anche la teologia mi sembra messa bene.

    << l'alleanza delle fedi prolungherà l'agonia del cristianesimo. >>

    Mah, su questo punto mi sento piuttosto perplesso.
    Le fedi religiose sono sempre state in concorrenza spietata tra di loro, per ovvii motivi, figuriamoci poi quando si tratta di religioni monoteiste.
    Se davvero la Chiesa cattolica cercasse di sopravvivere appoggiandosi all'islam, rischia di venire ingoiata in pochi bocconi.
    Loro sono ancora nella fase dei "duri e puri" (come eravamo noi qualche secolo fa) e quando si parla di religione i "duri e puri" hanno sempre una marcia in più, non fosse altro perchè sono più crudeli e spietati degli altri (ovviamente, in nome di dio).

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    1. Non c'entra nulla con l'articolo, ma dato il momento (cop21), e data la tendenza generale, anche degli studiosi, ad abbeverarsi solo a fonti millenaristiche-catastrofistiche, trovo interessante questo raro articolo, soprattutto perche' l'autore, Luigi Mariani, e' uno dei migliori agro-metereologi italiani:

      http://www.climatemonitor.it/?p=39717

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    2. "Le fedi religiose sono sempre state in concorrenza spietata tra di loro"

      Lo sono anche al loro rispettivo interno... e nulla vieta di considerare cattolicesimo e islam due rispettive eresie una dell'altra: ma la lotta fra diverse eresie le rinforza, dato che calamìta su di esse tutta l'attenzione e le risorse dei rispettivi gruppi che le sostengono.

      In ogni luogo e periodo (compreso il nostro) la tendenza sociale e' che debba essere uno solo l'argomento al centro dell'attenzione di tutti, il che, se non mitigato, invariabilmente porta allo squilibrio e alla follia (vedi le varie forme di millenarismo catastrofista attuali).

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    3. Mi ricorda una frase di Ortega y Gasset: se uno ha una sola idea in testa impazzisce (è fissato, non vede altro, il che non è sano). La vita è varia e offre alternative, fra cui per es. il distrarsi (dall'idea fissa) o da problemi apparentementi insolubili (che poi, guarda un po', si risolvono da soli). La (bio)diversitä aiuta.

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  3. Ho letto il lungo pezzo di Luigi Mariani. Devo dire con fastidio, frustrazione. Ci ho capito poco o solo che le cose non stanno esattamente così come dice il pensiero dominante e catastrofista. Anzi le cose vanno molto meglio di un tempo, anzi a gonfie vele.
    Mah, non so. Dovrei starmi zitto e magari istruirmi, informarmi (il che è faticoso e quasi impossibile - almeno per me, considerata anche l'età). Quante persone sono in grado di apprezzare l'articolo di Mariani? Non credo molte. La maggior parte della gente è semianalfabeta (e io tra questa). Non so cosa pensare.
    Su alcune cose però potrei obiettare. Per es. Mariani sostiene che grazie al CO2 si potrà incrementare la produzione di questo e di quello, una manna. E siamo di nuovo all'incremento di produzione? Per fare che? Per sfamare e far star meglio i prossimi 20 miliardi di esseri umani? Ma perché non fermarci ai quasi 8 attuali e magari poi regredire a 3 (senza fretta, *rientro dolce"),
    In conclusione: siamo manipolati. Ma da chi? Da Al Gore o da Mariani? Mariani è più competente di Al Gore, ma forse anche lui bara, chi lo sa! Forse è anche lui uno sviluppista, al soldo delle multinazionali, col supporto della Chiesa cattolica e anche dell'islam che vogliono a tutti i costi un incremento demografico (più siamo, peggio stiamo, più abbiamo bisogno di misericordia, cioè di chiesa).

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  4. Cari amici,
    ho letto il pezzo di Mariani il cui ottimismo di fondo mi consola da un lato e mi lascia perplesso dall'altro.
    Non sono un esperto per cui non ho assolutamente elementi per controbattere, così come non ho elementi per dare ragione ai catastrifisti, però, non so perchè, non riesco a sentirmi ottimista sul nostro futuro.
    Spero che non si tratti del classico pessmismo senile.

    Comunque se Mariani ha ragione, e tutti i catastrofisti-picchisti hanno torto, beh, io sono contento.
    Ma il principio entropico non perdona e noi stiamo stuzzicando l'entropia del sistema terra in modo un po' eccessivo.

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    1. "Comunque se Mariani ha ragione, e tutti i catastrofisti-picchisti hanno torto, beh, io sono contento."

      Io meno perché ci faccio la figura del pollo che si è bevuto tante balle. Sì, d'accordo, tanto meglio se ci siamo sbagliati e le cose andranno molto meglio di quando temessimo. Però che fessacchiotti che eravamo in questo caso! E poi non è che i fessacchiotti imparino qualcosa, diventino intelligenti. Temo che fessacchiotti restino.

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    2. "Comunque se Mariani ha ragione, e tutti i catastrofisti-picchisti hanno torto, beh, io sono contento."

      Sinceramente anche se Mariani avesse ragione cio' non implica che i picchisti abbiano torto, mentre non e' vero il contrario, e' questa la differenza fra le due posizioni, una pacatamente razionale, l'altra millenaristica. Il punto e' che Mariani lascia qualche finestra di speranza, i picchisti-catastrofisti sinceramente no, dipingono un quadro cosi' fosco per cui in realta' qualsiasi intervento sarebbe ormai inutile, cosa che mi fa non capire perche' allora continuino ad agitarsi come galline impazzite.

      Allo stesso modo ho letto un po' di blog di Meles, abbastanza divertente per la tassativita' delle sue opinioni, ma dalle risposte che da' vedo che ha un modo di offendere chiunque non solo gli dia torto, ma non sia abbastanza entusiasta nel dargli ragione, che consiglia di stargli BENE alla larga.

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  5. Oddio ho letto l'articolo un po' velocemente, ma non mi pare ottimista, ne' particolarmente complicato, richiama solo a un po' di sano realismo, e quasi quasi mi vien da dire di sanita' mentale. Per quanto riguarda la CO2, e' vero che la sua presenza in atmosfera incrementa e di molto la crescita delle piante: in olanda viene comunemente usata nelle serre, come sottoprodotto del combustibile usato per riscaldarle, il che aumenta molto la produttivita' (serve meno lavoro e meno terra per ottenere lo stesso prodotto, il che mi pare bene). Una serra chiusa vede precipitare il contenuto di co2 a causa dell'assorbimento delle piante in crescita, e la crescita si arresta.

    Be' per quanto riguarda l'incremento di produzione, cosa si dovrebbe fare, riportarla al livello di 500 anni fa in modo da raggiungere l'agognato numero di mezzo miliardi di umani come massimo sostenibile? Io avevo capito che la sovrappopolazione vi preoccupava per la scarsita' delle risorse che ne consegue, non che vi dispiace che ci siano troppe risorse perche' causano l'incremento di popolazione... in ogni caso purtroppo la situazione e' questa, tanto vale cercare di viverci decentemente per quella che e', magari tentando di correggere la mira strada facendo, le cose oggi come oggi non vanno poi cosi' male, anzi forse e' anche vero che non sono mai andate cosi' bene per cosi' tanta gente, promettere sfracelli e seminare terrore serve solo a far star ancora peggio la gente e soprattutto a renderla ancora piu' cattiva ed egoista di quello che e' gia' di suo.

    Rimarco che io non sono proprio per nulla ottimista, anzi sono un tremendo pessimista, ma che cerca di distinguere fra il suo spleen e la realta' dei fatti.

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  6. Io penso che i picchisti-catastrofisti alla agobit non vogliano seminare terrore ma mettere in guardia perché si possa evitare il peggio o il collasso. Non li chiamerei terroristi e oltretutto sperano ancora che le cose cambino, altrimenti sarebbero rassegnati e si starebbero zitti (come lo sono io: ho detto più di una volta che c'è ben poco da fare e che non avrei più detto niente, ma poi lo stesso intervengo ancora visto che sono in pensione, ho tempo da buttare e l'argomento continua ancora a interessarmi e m'illudo che chissà si possa fare ancora qualcosa). Chi interviene, e non per sfottere o dire cavolate senza senso o semplicemente sfogarsi, crede, spera di contribuire in qualche modo, anche modestamente, alla soluzione dei problemi.

    Purtroppo Melis usa un linguaggio a volte rivoltante (e persino da codice penale), tuttavia continuo a seguirlo perché condivido la sua linea politica e in genere filosofica (è socialista, nazionalista nel senso buono, agnostico, antislamico, filosionista, razionalista, ex docente di filosofia ma antifilosofo per la cultura scientifica che si è fatto da autodidatta e che gli fa considerare la maggior parte della filosofia - specie italiana (Severino, Cacciari, Pera ecc.) - spazzatura).

    Interessante obiezione: vi dispiace forse che aumentino le risorse perché ciò favorisce l'incremento demografico? volete magari ritornara ai livelli di produzione di 500 anni fa per favorire il decremento demografico?
    Be', proprio ai livelli di 500 o anche solo di 100 anni fa credo che veramente nessuno voglia tornare. A me sembra che tutti - religiosi, politici, economisti - in parte si augurino l'incremento demografico, in parte vi siano rassegnati e quindi per evitare il peggio (tracollo, tragedie, invivibilità) prendono misure che ritengono adeguate a quello che sembra sarà (in parte già è localmente) lo sviluppo demografico mondiale: il termitaio.

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    1. Errata corrige

      Melis non è filosionista bensì filoisraeliano. È stato persino processato e condannato per antisemitismo, mentre in realtà apprezza moltissimo l'élite mondiale ebrea del passato e del presente (in genere agnostica). Il processo gli è stato fatto per aver pesantemente offeso il rabbino di Roma Segni che si è risentito. In quanto animalista Melis disprezza gli ebrei e gli islamici per la loro orrenda pratica di sgozzare gli animali (ma ovviamente in quanto vegetariano disprezza anche gli umani carnivori). In quanto all'olocausto degli ebrei si dichiara non negazionista, ma dubitazionista perché non ha studiato il problema e non può quindi esprimere un giudizio serio e fondato. Posizione questa assunta anche da Odifreddi che ha scatenato le ire di tutti qualche mese fa, tanto da obbligare Odifreddi a scusarsi e a rivedere il suo giudizio.
      Quante sono state le vittime ebree del nazismo? E chi lo sa, nessuno lo sa esattamente. Ma la cifra di sei milioni di ebrei è ormai un dogma, tanto che il rabbino Segni esige che sia considerato reato anche il ridimensionamento di questa cifra. In Italia il negazionismo non è però ancora reato come in Germania, Francia, Svizzera, Canada, Austria ecc.
      La cifra di sei milioni è accettata apparentemente da tutta la comunità occidentale, benché quasi nessuno abbia studiato davvero il problema (e la quasi totalità di chi rispetta questo dogma non ha mai letto un'opera storica di rilievo e riconosciuta). Ricordo che la targa di Auschwitz indicava in 4 milioni il numero delle vittime del campo, cifra iperbolica. Difatti il numero sulla targa è oggi di 1,2 milioni.

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    2. Infatti, l'anche per me temuto, il termitaio... ma purtroppo il modo in cui viene affrontato il problema da coloro che se ne occupano secondo me finisce per anticiparne gli esiti funesti: nel senso che avremo il termitaio anche qualora non ce ne fosse bisogno, in quanto viene visto come l'unica soluzione per scampare alla supposta fine del mondo. Il termitaio l'avrai comunque, e promosso proprio dagli ossessi della catastrofe, dell'ecologia, e della sicurezza.
      Del resto sappiamo bene no cosa sia la filosofia "organicista" (occhio vado a memoria)
      L'altro ieri vedevo dei commenti, forse su "cassandra", che irridevano alla paura della pianificazione... ecco, cio' che mi spaventa e' che e' tipico di quella parte politica, trasversale a destra e sinistra (con maggiore preponderanza oggi della seconda solo perche' la prima e' per il momento meno di moda, ma nel mondo dell'ecologismo comincia ad riaffiorare chiaramente anche l'ecologismo della terra, del sangue e della razza), mi spaventa dicevo l'illiberalismo di fondo, visto come valore in se'. Avevo amici che, educati alla cultura comunista degli anni del dopoguerra, mi rimbrottavano se solo usavo troppo il pronome "io" nelle frasi: non era politicamente corretto, gia' allora, bisognava dire "noi" (anche se in realta' era l'opinione di un misero "io"). I poveretti non si rendevano nemmeno conto che in questo erano profondamente fascisti, il fascismo era per antonomasia il movimento che voleva far prevalere lo spirito del gruppo (il "fascio"), su quello individuale. Il partito della democrazia del dopoguerra che assomigliava di piu'a quello facista era di gran lunga il PCI.

      E secondo me non se ne puo' piu' di collassi, complotti, tragedie, disastri, catastrofi... chi ne parla in modo maniacale o e' un po' pazzo o un po' farabutto, una cosa non escludendo l'altra. La realta' vera, almeno per il momento, triste per il catastrofista, e' che non si e' mai stati cosi' bene in cosi' tanti nella storia del mondo, c'e' poco da dire, il malessere semmai e' dovuto ad eccesso di beni materiali, che ci schiaccia con le sue necessita' di manutenzione che costano piu' di cio' che rendono, e l'ossessione salutistico-ecologica.

      Adesso il giornale locale delle mie parti, ad esempio, ricomincia con la campagna delle morti da radon......... ma per piacere, non se ne puo' piu', moriamo tutti subito e che sia finita, cosi' non ci pensiamo piu', via il dente via il dolore. Mandiamo tutti i giornalisti e i blogger in un campo di rieducazione a zappare la terra... ;)

      https://it.wikipedia.org/wiki/Organicismo

      COme vedi sopra, e' normale che fascisti e socialisti siano ecologisti, ci si ritrovano con l'ideologia di fondo, molto meno invece i liberali, che infatti di solito lo osteggiano: gli uni e gli altri usando i dati come supporti a delle posizioni che comunque precedono e sono ideologiche, c'e' poco da fare, il che rende la discussione sull'argomento una pura e semplice guerra religiosa, dove gli argomenti, anche quando ci sono, vengono usati solo comepretesti.

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    3. Purtroppo la liberta' di pensiero, ammesso che sia in qualche misura possibile, e' veramente di pochi. Anche se poi ci si chiede, guardando gli altri, come vedranno loro me? Ma in questa forma di ricorsione c'e' gia', forse, in parte, la risposta. Anche se non so bene definire quale.

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    4. << Melis non è filosionista bensì filoisraeliano >>

      Lupus in fabula, il prossimo post parlerà proprio di Israele e dintorni.

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  7. << Io penso che i picchisti-catastrofisti alla agobit non vogliano seminare terrore ma mettere in guardia perché si possa evitare il peggio o il collasso. Non li chiamerei terroristi e oltretutto sperano ancora che le cose cambino, altrimenti sarebbero rassegnati e si starebbero zitti >>

    Caro Sergio,
    sono perfettamente d'accordo e - per quel poco che vale - mi inserisco tranquillamente nella categoria.

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    1. Io credo che sarebbe bene fare un po' di autocritica, la tendenza dei blog e' che sono intrinsecamente settari, si finisce per perdere l'equilibrio. ALtro che villaggio globale, cio' che stiamo avendo e' una moltiplicazione vertiginosa di micromondi parziali e isolati l'un l'altro, ognuno dei quali si crede l'intero universo.

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    2. Fermo restando che questo e' un'oasi di ragionevolezza e pacatezza;)

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    3. Beh, grazie.
      E' una delle cose a cui tengo di più, e sono contento di esserci riuscito.

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