sabato 10 agosto 2013

Le grandi domande

LUMEN – Abbiamo qui con noi oggi due personaggi molto importanti: il grande filosofo tedesco Paul Heinrich d’Holbach, ed il famoso teologo Joseph Ratzinger, suo connazionale, noto anche come Papa Benedetto XVI. Sarà un dialogo che farà sicuramente scintille. A voi, barone d’Holbach, la prima domanda.

HOLBACH - Se Dio, il quale, a vostro giudizio, era sovranamente beato prima della creazione del mondo, poteva continuare ad essere sovranamente beato senza crearlo, perché non è rimasto in riposo ?
RATZINGER – Non abbiamo le risposte. Però un giorno potremo capire tutto.

HOLBACH - Perché è necessario che l'uomo soffra ?
RATZINGER – Non abbiamo le risposte. Però un giorno potremo capire tutto.

HOLBACH - Perché è necessario che l'uomo esista ? Che importa a Dio la sua esistenza ?
RATZINGER – Non abbiamo le risposte. Però un giorno potremo capire tutto.

HOLBACH - Non importa nulla o importa qualcosa ? Se la sua esistenza non gli è affatto utile o necessaria, perché non l'ha lasciato nel nulla ?
RATZINGER – Non abbiamo le risposte. Però un giorno potremo capire tutto.

HOLBACH - Se la sua esistenza è necessaria alla sua gloria, egli aveva dunque bisogno dell'uomo. Gli mancava qualcosa prima che l'uomo esistesse ?
RATZINGER – Non abbiamo le risposte. Però un giorno potremo capire tutto.

HOLBACH - Si può perdonare ad un artigiano inabile di aver fatto un lavoro imperfetto, poiché bisogna che egli lavori, bene o male, se non vuol morire di fame. Quell'artigiano è scusabile: il vostro Dio non lo è affatto. Non è così ?
RATZINGER – Non abbiamo le risposte. Però un giorno potremo capire tutto.

HOLBACH – Se Dio è autosufficiente, allora, perché crea degli uomini ? Se Dio ha tutto il necessario per rendere felici gli uomini, perché dunque non li fa felici ?
RATZINGER – Non abbiamo le risposte. Però un giorno potremo capire tutto.

HOLBACH – Bisogna concludere che il vostro Dio ha più malvagità che bontà, a meno che non ammettiate che Dio è stato costretto a fare ciò che ha fatto, senza poter fare altrimenti ?
RATZINGER – Non abbiamo le risposte. Però un giorno potremo capire tutto.

HOLBACH - Eppure, ci assicurate che il vostro Dio è libero; dite anche che è immutabile, anche se ha incominciato e cesserà in un dato tempo l'esercizio della sua potenza, come tutti gli esseri mutevoli di questo mondo. E allora ?
RATZINGER – Non abbiamo le risposte. Però un giorno potremo capire tutto.

LUMEN – E con questa ultima affermazione, direi che abbiamo terminato. Ringrazio il barone d’Holbach per le sue interessanti, anche se un po’ provocatorie, domande, ed il professor Ratzinger per le esaurienti ed illuminanti risposte (*).

(*) - Nel maggio 2011, all’indomani di un terribile terremoto che aveva colpito il sud-est asiatico, Joseph Ratzinger, già Papa Benedetto XVI, partecipò ad un dialogo televisivo con le popolazioni colpite. Alla domanda di una bambina giapponese, che chiedeva perché anche i bambini dovessero sopportare tanta tristezza, Ratzinger rispose con le immortali parole sopra riportate. Prosit.
 

2 commenti:

  1. Be', troppo facile: è come sparare sulla Croce Rossa. Per chi non conoscesse il barone d'Holbach raccomandiamo una sua opera che il francesista Giovanni Macchia definì un capolavoro: "Il buon senso" (Garzanti) con una eccellente introduzione di Sebastiano Timpanaro. Il libro contiene anche le obiezioni di Voltaire all'opera del barone. Voltaire detestava d'Holbach - perché era molto più radicale di lui. Voltaire aveva ancora bisogno di un Dio orologiaio che garantisse l'ordine cosmico e soprattutto tenesse a freno la "canaille", anche se non era il Dio cristiano. D'Holbach invece non ha bisogno di questo burattinaio ed è estremamente radicale. Nonostante tutta la mia ammirazione e simpatia per Voltaire debbo dire che ne ho ancora di più per il barone, accanto al quale Voltaire fa una magra figura.

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    1. Caro Sergio, anche io ho grande simpatia per il barone d'Holbach (di cui ho letto solo qualche citazione qua e là), in quanto ha formulato le sue "grandi domande" in modo assolutamente ineccepibile.
      Quanto al Dio-orologiaio di Voltaire, in realtà non serve a nulla, in quanto per eseguire le leggi della natura basta... la natura stessa.
      Dio serve al fedele esattamente per il contrario: cioè per violare le leggi di natura, quando serve, a proprio vantaggio.
      Ma questa è un'altra storia.

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