sabato 2 novembre 2013

Tap Model

Tutti sanno chi sono le Top Model (ragazze stupende, che vengono “pagate” per indossare abiti di lusso), ma ben pochi sanno chi sono i Tap Model (anche perché il termine l’ho appena inventato io).
Chi sono dunque i Tap Model ?
Sono i “Tappi Modello”, i “galleggiatori” di professione, ovvero quei personaggi che riescono, con diabolica abilità, a galleggiare sempre nel proprio ambiente, senza mai andare a fondo.
E quali sono le caratteristiche del Tappo Modello ?
Ce lo spiega il giornalista Alessandro Gilioli, in questo bellissimo post al vetriolo, tratto dal suo blog “Piovono Rane”.
LUMEN


<< I galleggiatori d’establishment si alzano al mattino pensando a come rimanere a galla; poi escono a pranzo per incontrarsi con altri galleggiatori d’establishment con cui intessono rapporti per continuare a far parte dell’establishment.

I galleggiatori d’establishment, essendo appunto establishment, stanno bene economicamente ma consumano ogni loro energia nello sforzo continuo di rimanere establishment.

I galleggiatori d’establishment di solito non hanno talenti, né know-how o conoscenze culturali particolari; più o meno oscuramente lo sanno: infatti sono terrorizzati da chi è più bravo di loro, specialmente se nella scala sociale o nello stesso establishment occupa un posto più basso – e magari è più giovane.

I galleggiatori d’establishment però non litigano quasi mai con nessuno, perché temono che un domani questo gli si ritorca contro; tuttavia, se sono del tutto sicuri che qualcuno è troppo debole per danneggiarli e non farà mai parte di un establishment, con quel qualcuno saranno spietati.

I galleggiatori d’establishment sono sospettosi, perché convinti che per tutti gli altri la vita sia com’è per loro; però spesso sembrano cordiali e a volte mandano gli sms di auguri per il compleanno o l’anno nuovo, sia ai componenti del proprio gruppo-cordata sia ai componenti di gruppi-cordate diversi o avversari, purché parte dell’establishment.

I galleggiatori d’establishment, anche se sono incazzati o tristi, fingono di essere di buon umore perché pensano così di rendersi più gradevoli a chi gli può servire per restare a galla nell’establishment.

I galleggiatori d’establishment non parlano mai in pubblico dei loro sentimenti; se hanno un lutto in famiglia, agli altri componenti dell’establishment diranno che è stato ‘un incidente di percorso’.

I galleggiatori d’establishment sono credenti ma appena appena, evasori ma appena appena, fedifraghi ma appena appena. Pensano che essere appena appena, in tutto, sia meno rischioso – e faccia più establishment.

I galleggiatori d’establishment possono avere un’idea politica, ma solitamente la smussano in pubblico perché temono che una presa di posizione troppo netta possa danneggiarli; in alternativa, hanno l’idea politica prevalente dei più potenti del gruppo-cordata in cui si trovano, da cui dipende il loro galleggiare: così avviene ad esempio all’interno dei partiti e dei giornali, ma non solo.

I galleggiatori d’establishment, più in generale, hanno le stesse opinioni del gruppo-cordata di cui fanno parte, e le considerano idee di buon senso; di solito hanno anche gli stessi vestiti, e li considerano di buon gusto.

I galleggiatori d’establishment, essendo appunto establishment, hanno tendenzialmente paura dei cambiamenti: però hanno anche un fiuto molto sviluppato per capire di volta in volta se questi cambiamenti saranno di giovamento o di danno per il loro galleggiare.

I galleggiatori d’establishment non criticano mai il proprio gruppo-cordata, ma tengono sempre gli occhi aperti per vedere se un altro gruppo-cordata garantisce loro un galleggiamento più duraturo; anzi, il miglior galleggiatore è proprio quello che capisce quando bisogna saltare da un gruppo-cordata calante a un gruppo-cordata vincente.

I galleggiatori d’establishment pensano che chiedere scusa rappresenti una perdita simbolica di potere, quindi non lo fanno; a meno che ovviamente chiedere scusa non gli serva nelle dinamiche per restare a galla nell’establishment: allora lo fanno.

I galleggiatori d’establishment quando devono decidere dove andare in vacanza scelgono luoghi che ritengono utili per galleggiare meglio negli altri giorni dell’anno.

I galleggiatori d’establishment sono stati ambiziosi da giovani e saranno disincantati da vecchi: intanto galleggiano.

I galleggiatori d’establishment in Italia sono dappertutto, o meglio ovunque ci sia establishment: nella politica, nelle professioni, nella burocrazia, nelle imprese, nei media, nei sindacati, nelle Chiese.

Ma non vale davvero la pena augurargli del male, perché la loro punizione consiste già nel loro ininterrotto e pavido galleggiare nell’establishment. >>

ALESSANDRO GILIOLI

2 commenti:

  1. Quello che è grave è che questi galleggiatori non stanno solo in politica e nei centri di potere. Stanno anche nelle Università e nella ricerca. Le pubblicazioni della ricerca in Italia sono quasi sempre scopiazzature di vere pubblicazioni estere (in genere americane o inglesi). per non parlare della cultura o pseudocultura italiana. Un mondo di uno squallore che mi impedisce, ad esempio, di leggere da anni un romanzo italiano. I galleggiatori nostrani galleggiano su un liquame fatto di idee scopiazzate, frasi fatte, un politically correct nauseabondo e maleodorante. Non sto a specificare la materia che compone i galleggiatori...

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  2. << Non sto a specificare la materia che compone i galleggiatori... >>

    Ma è facile da immaginare, caro Agobit.
    Similes cum similibus, dicevano i latini.

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