tag:blogger.com,1999:blog-9195574766629585105.post7509043511519013274..comments2024-03-27T06:57:29.776-07:00Comments on IL FENOTIPO CONSAPEVOLE: New lookUnknownnoreply@blogger.comBlogger14125tag:blogger.com,1999:blog-9195574766629585105.post-77587391048470358012014-11-06T03:50:16.710-08:002014-11-06T03:50:16.710-08:00<< non so se avete notato, ma nel giro di qu...<< non so se avete notato, ma nel giro di qualche decennio dall'introduzione del sistema di misurazione della valenza scientifica basato sul numero delle pubblicazioni, siamo sommersi dalla fuffa >><br /><br />E' vero, e la cosa finisce per danneggiare anche i molti scienziati più seri.<br />D'altra parte, come si dice: fatta la legge, trovato l'inganno (o almeno il trucco).Lumenhttps://www.blogger.com/profile/09577415088030394041noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9195574766629585105.post-86344341754184903332014-11-05T03:01:04.472-08:002014-11-05T03:01:04.472-08:00Mi spiego meglio, secondo me un test per capire se...Mi spiego meglio, secondo me un test per capire se qualcosa ha valore di scienza consiste nel saggiarne il grado di "socraticita'". Condizione necessaria ma non sufficiente. E' incredibile come la percezione popolare della scienza sia ignara di tutti i problemi interpretativi che sono al suo interno, e la usi a mo' di "big brother" per dar peso alle proprie opinioni (nel senso letterale di "fratello grande", e doxa). Comunque era ovvio che finiva cosi'... alla fine anche cio' che e' nato come espressione di dubbio sistematico si e' risolto in dogma prescrittivo da imporre con la forza, cio' che si legge fra le righe nella quasi totalita' degli interventi nei blog, e a volte nemmeno troppo fra le righe. Il fatto che l'ecologismo sia diventato terreno esclusivo dei piu' o meno consapevoli adoratori della legge, della pianificazione e del gulag, di destra o di sinistra, non e' per caso.<br />Inoltre non so se avete notato, ma nel giro di qualche decennio dall'introduzione del sistema di misurazione della valenza scientifica basato sul numero delle pubblicazioni, siamo sommersi dalla fuffa, dalle riscoperte quotidiane dell'acqua calda.Firmato Winston Diazhttps://www.blogger.com/profile/17133186601036982637noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9195574766629585105.post-61638143869168110052014-11-05T02:43:52.152-08:002014-11-05T02:43:52.152-08:00Anche questo è vero.
Però, non so perchè, mi viene...Anche questo è vero.<br />Però, non so perchè, mi viene da associare la cultura umanistica con certi voli di fantasia senza freni, per i quali tutto sarebbe possibile (metafisica et similia).<br /><br />Forse il senso dei limiti che sicuramente una volta esisteva, se anche non era figlio della mentalità scientifica, era comunque figlio di un pragmatismo pratico che non aveva molto in comune con la cultura umanistica dell'epoca.Lumenhttps://www.blogger.com/profile/09577415088030394041noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9195574766629585105.post-4035887732906617772014-11-04T15:26:34.981-08:002014-11-04T15:26:34.981-08:00Ma non direi, e' piuttosto condiviso il fatto ...Ma non direi, e' piuttosto condiviso il fatto che e' col positivismo scientifico che l'uomo ha cominciato davvero a credere di non avere limiti, e di essere di fatto un Dio, tanto da non avere piu' bisogno di quello tradizionale.<br />La questione dei "limiti oggettivi" non e' scientifica, e' frutto dell'idea illuministica che la scienza sia onnipotente nel prevedere gli eventi e nell'essere misura di tutte le cose, che la costituisce in nuova divinita'.Firmato Winston Diazhttps://www.blogger.com/profile/17133186601036982637noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9195574766629585105.post-30593517856597560332014-11-04T04:07:24.646-08:002014-11-04T04:07:24.646-08:00Caro Diaz, in effetti quando si parla di questi ar...Caro Diaz, in effetti quando si parla di questi argomenti c'è sempre il rischio di una grande confusione terminologica.<br />Personalmente, ritengo che la cultura umanistica sia fondamentale per la maturazione della persona, ma che debba essere completata da quella scientifica per poter affrontare i problemi che la natura ci pone.<br />Questo perchè nella cultura scientifica è insita l'esistenza di limiti oggettivi che non possono essere ignorati, mentre nella cultura puramente umanistica il senso di questi limiti, a mio avviso, non c’è.<br />Con tutti i (potenziali) disastri che ne conseguono.<br />Lumenhttps://www.blogger.com/profile/09577415088030394041noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9195574766629585105.post-55731768798975415872014-11-03T13:17:11.202-08:002014-11-03T13:17:11.202-08:00Se questi sono i nuovi sacerdoti, e lo sono, tenia...Se questi sono i nuovi sacerdoti, e lo sono, teniamoci i vecchi, che almeno sapevano di essere tali!<br />L'uomo e' l'essere programmabile per eccellenza: questa liberta' flessibile ha un contrappasso, che senza un programma (es. un religione, una scienza, un sapere escatologico qualsiasi) l'uomo non sa che fare, e' vuoto di senso e scopo.<br />Per qualcosa di livello un po' meno infimo sulla ridicola contrapposizione umanesimo-scienza-tecnica, vi consiglio il blog di Giorgio Israel.Firmato Winston Diazhttps://www.blogger.com/profile/17133186601036982637noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9195574766629585105.post-60827926645045482462014-11-03T09:29:29.812-08:002014-11-03T09:29:29.812-08:00Se neoliberismo e' questo qui sotto nella defi...Se neoliberismo e' questo qui sotto nella definizione della Treccani, accostarlo alla decadenza della cultura umanistica e' veramente una sciocchezza, uno slogan vuoto buono per definire il clan, una parola d'ordine per riconoscere l'appartenenza alla stessa loggia.<br />Peraltro gli autori citati sotto, e walras stesso, sono tutti esponenti se non creatori del marginalismo, quella concezione del valore per cui niente ha valore assoluto bensi' ce l'ha in funzione del soggetto che valuta, in aperta opposizione alla visione marxista, quella si' religiosamente scientista, per cui gli oggetti hanno un valore assegnato a seconda del valore-lavoro in essi incorporato, che e' evidentemente una sciocchezza circolare, dato che il valore-lavoro a sua volta con che lo si misura?<br />Insomma, siamo a livello di fuffa o poco meno.<br /><br />Neoliberismo: Indirizzo di pensiero economico che, in nome delle riconfermate premesse dell’economia classica, denuncia le sostanziali violazioni della concorrenza perpetrate da concentrazioni monopolistiche all’ombra del laissez faire e chiede pertanto misure atte a ripristinare la effettiva libertà di mercato e a garantire con ciò il rispetto anche delle libertà politiche. Gli economisti neoliberisti, come gli austriaci F.A. von Hayek e L. von Mises e il francese J.-L. Rueff, non insistono tuttavia più sugli ipotetici vantaggi della libera concorrenza, ma sugli inconvenienti pratici dell’intervento dello Stato, ritenuto spesso inefficace, sempre tardivo, pesante e facile a degenerare in costrizione. Firmato Winston Diazhttps://www.blogger.com/profile/17133186601036982637noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9195574766629585105.post-20137477738374577932014-11-01T11:25:55.653-07:002014-11-01T11:25:55.653-07:00Aldo Giannuli è tornato proprio oggi in argomento,...Aldo Giannuli è tornato proprio oggi in argomento, pubblicando un commento dello storico Luigi Vergallo.<br />Secondo Vergallo, l'attuale crisi del sapere umanistico. sarebbe un effetto collaterale della guerra al Marxismo condotta dalla stessa sinistra. <br />Mah. <br /><br />(il link è questo: http://www.aldogiannuli.it/2014/11/la-crisi-del-sapere-umanistico-effetti-collaterali-di-una-guerra-al-marxismo-condotta-dalla-stessa-sinistra/)Lumenhttps://www.blogger.com/profile/09577415088030394041noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9195574766629585105.post-30674034520225192742014-11-01T11:04:57.445-07:002014-11-01T11:04:57.445-07:00"... un'occasione per parlare della sua v..."... un'occasione per parlare della sua visione del mondo "<br /><br />Mah, non penso, piuttosto la visione di quei "pazzi" interessanti, di quell'epoca. Non penso sia un riepilogo del pensiero occidentale, piuttosto un grande affresco dell'epoca con riflessioni di natura storica, religiosa, letteraria. Sainte-Beuve era comunque agnostico. Il giudizio di Contini, che era un grande filologo, incuriosisce, perché era uno che aveva letto tutti i libri (almeno quelli che contano, quella della nostra tradizione occidentale). Il capolavoro di Sainte-Beuve non è però molto noto, credo che non esista nemmeno una traduzione integrale in tedesco. Se ci fosse in italiano non lo so, comunque adesso c'è. Non credo che spaventasse la mole (anche Gibbon e Gregorovius hanno composto opere di 3000 pagine ed erano nel catalogo Einaudi).<br /><br />Ma dov'è finito Giannuli? Sergio https://www.blogger.com/profile/15653878427001468778noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9195574766629585105.post-10790935144863420492014-11-01T09:46:51.915-07:002014-11-01T09:46:51.915-07:00Grazie della spiegazione.
Quindi, probabilmente, S...Grazie della spiegazione.<br />Quindi, probabilmente, Sainte-Beuve ha usato la storia tormentata di questi religiosi e della loro lotta contro il potere costituito, come un'occasione per parlare della sua visione del mondo o comunque per riepilogare la storia del pensiero occidentale.<br />Certo però, che 3000 pagine non sono poche...Lumenhttps://www.blogger.com/profile/09577415088030394041noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9195574766629585105.post-57683552798810824552014-11-01T04:11:30.534-07:002014-11-01T04:11:30.534-07:00" ... sarebbe la storia di un monastero."..." ... sarebbe la storia di un monastero."<br /><br />Accidenti come ti esprimi, altro che monastero. Fu un centro di opposizione al potere della Chiesa e del re, un covo di giansenisti. Il re alla fine lo fece radere al suolo, di Port-Royal non resta traccia. Ma la vicenda di Port-Royal vive e rivive nelle pagine di Sainte-Beuve (sei volumi, 3000 pagine). Ma io non l'ho ancora letto, ce l'ho da un'eternità in programma, ho trovato anche un'edizione dell'Ottocento per 500 euro. Einaudi l'ha pubblicato un paio d'anni fa (due vol. 200 euro!). <br />Da quanto ho capito è un'opera storica, filosofica, religiosa, letteraria, con ritratti di grandi personaggi letterari francesi (Pascal, Racine, Corneille). I religiosi di Port-Royal erano dei fanatici, ma le loro vicende devono essere interessanti, specie per la lotta contro i poteri costituiti, ma non solo. Sergio https://www.blogger.com/profile/15653878427001468778noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9195574766629585105.post-2209746837540587842014-11-01T03:21:56.958-07:002014-11-01T03:21:56.958-07:00<< Di Port-Royal Gianfranco Contini disse: &...<< Di Port-Royal Gianfranco Contini disse: "È, per me, il più gran libro che sia stato scritto, il più nutriente per qualunque momento della mia vita.” >><br /><br />Caro Sergio, devo confessare la mia ignoranza abissale in materia, in quanto non conosco nè il libro nè l'autore.<br />Leggo su wiki che sarebbe la storia di un monastero (ma non vorrei aver capito male).<br />Cos'è che rende questo libro così speciale ?<br />Lumenhttps://www.blogger.com/profile/09577415088030394041noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9195574766629585105.post-22906673686894857032014-11-01T03:02:31.127-07:002014-11-01T03:02:31.127-07:00Subito dopo aver scritto il mio commento qui sopra...Subito dopo aver scritto il mio commento qui sopra leggo una citazione da "Port-Roya", il capolavoro di Sainte-Beuve: "... bisogna aiutare gli studenti al massimo che si può, per rendergli lo studio stesso, se ciò è possibile, più piacevole che giochi e divertimento." Questo è naturalmente il massimo, un ideale. Ma si può ancora divertire, appassionare con l'umanesimo, con la letteratura? Sainte-Beuve tenne un corso di mezzo anno su Port-Royal a Losanna verso la metà del XIX s. Poi ne fece un libro che pubblicò dal 1840 al 1859 (in sei volumi). Di Port-Royal Gianfranco Contini disse: "È, per me, il più gran libro che sia stato scritto, il più nutriente per qualunque momento della mia vita.”<br />Chissà se Port-Royal potrebbe battere lo smartphone!Sergio https://www.blogger.com/profile/15653878427001468778noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-9195574766629585105.post-61919459247451746352014-11-01T02:37:31.299-07:002014-11-01T02:37:31.299-07:00Mah, mi sembra tutto un po' astratto, anche se...Mah, mi sembra tutto un po' astratto, anche se qualche ragione l'autore di questo scritto ce l'avrà. Nessuna affermazione mi scuote o m'ispira anche che qualche cosa di vero contengono. E nemmeno mi viene voglia di criticare qualche affermazione. Sarà vero quel che dice Giannuli, ma non mi tocca profondamente. Quel rinnovamento che invoca non so da dove potrebbe prendere concretamente le mosse. Certo sento anch'io che "la crisi del sapere umanistico è conclamata" e reale. Se chiudessimo tante facoltà universitarie ci rimetterebbero solo i docenti che a volte hanno anche solo uno o due studenti ad ascoltarli. Inutile nascondersi, c'è aria di crisi - anche perché ormai siamo troppi, troppi sono gli autori e i discorsi, un mare di chiacchiere, e nessuno sa bene come finirà. Com'è possibile per un povero insegnante di lettere o filosofia o storia dell'arte (e altre "fesserie") attirare l'attenzione di giovani tutti ormai "armati" di smartphone (al 97%) a cui quelle materie non interessano minimamente, anzi li fanno ridere (a parte forse che ci tengono ancora stranamente al pezzo di carta)? Ai miei tempi gli insegnanti erano autorevoli (certo anche autoritari, sostenuti cioè dal sistema).<br />Ma oggi l'autorevolezza è scomparsa, almeno nelle cosiddette materie umanistiche dove c'è poco rigore e si chiacchiera troppo. La chiacchiera scolastica ormai non interessa più nessuno (per le chiacchiere basta lo smartphone).<br />Diverso è il discorso nelle materie scientifiche dove di chiacchiere ce ne sono decisamente meno, anzi zero. <br />Giannuli dice che certamente bisogna studiare anche Leopardi. Ne dubito. Weber magari sì, anche se in quanto sociologo appartiene anche lui alla categoria dei chiacchieroni, come i filosofi da strapazzo (ma forse tutti i filosofi sono da strappazzo).<br />Eh sì, c'è aria di crisi. "Se va avanti così chissà come finirà" (Il ragazzo della Via Gluck).Sergio https://www.blogger.com/profile/15653878427001468778noreply@blogger.com